L’iconica Battersea Power Station di Londra riapre dopo 40 anni

A decenni dalla chiusura, la monumentale centrale termoelettrica apre come polo multifunzionale: all’interno oltre 250 residenze, negozi, ristoranti, il nuovo Apple Campus, spazi per il benessere e il tempo libero. E anche per la cultura

La Battersea Power Station è ora un parco giochi per super ricchi?”, si chiedeva con la consueta schiettezza qualche giorno fa sul Guardian il giornalista Oliver Wainwright, fra i pochi ad aver già varcato la soglia della rinata centrale termoelettrica londinese. Dal 14 ottobre, dopo quasi quarant’anni dello spegnimento dell’impianto che forniva fino a un quinto dell’elettricità necessaria alla capitale inglese, tutti potranno accedere al complesso. Situato sulla riva sud del Tamigi e acquisito nel 2012 per 400 milioni di sterline da un consorzio di investitori malesi, il colossale edificio “veste a pennello” l’ormai abusata definizione di icona urbana. Stiamo infatti parlando di un luogo, prima ancora che di uno strategico stabilimento industriale, capace di conquistare un posto nell’immaginario collettivo grazie anche al contributo di cinema, musica e mass media. Ragione che insieme all’appetibilità della area su cui ricade, oggetto di un’articolata operazione di riqualificazione in 8 fasi, prima di approdare alla sua seconda identità la Battersea Power Station ha ripetutamente alimentato visioni progettuali, ambizioni imprenditoriali, controversie e falliti tentativi di rilancio. Con la sua imminente apertura, Londra acquisisce un maxi-hub commerciale, con residenze, un campus Apple da oltre 46.000 mq, il primo art’otel londinese con 60 camere, cinema, spazi per il wellness e la cultura e varie attrazioni per il tempo libero, come l’ascensore panoramico in vetro Lift 109 per salire su una delle ciminiere.

IL PROGETTO DI RICONVERSIONE DELLA BATTERSEA POWER STATION

Nell’ambito del più vasto programma di rigenerazione urbana del sito a ridosso del Tamigi – un intervento da 9 miliardi di sterline in cui sono coinvolti anche Gehry Partners, BIG e Foster + Partners –, il pluripremiato studio di architettura WilkinsonEyre si è occupato del restauro e della riqualificazione della centrale elettrica. Decretato edificio di interesse storico culturale di II grado, secondo la classificazione anglosassone, il manufatto è stato oggetto di un intervento concepito per salvaguardarne l’integrità e la riconoscibilità, anche attraverso mirate ricostruzioni. Sono stati ad esempio mantenuti i vuoti a tutta altezza degli ingressi sud e nord ed è stato adottando un abaco di materiali in linea con il passato: “Abbiamo preso grande ispirazione da Sir Giles Gilbert Scott in tutto”, ha dichiarato il direttore dello studio Sebastien Ricard, evidenziando la volontà di porsi in continuità con l’architetto cui si deve il progetto. Due sono le anime che convivono nell’impianto: la prima riflette lo spirito Art Déco degli anni Trenta del Novecento; la seconda, relativa al nucleo completato negli anni Cinquanta, possiede un’identità brutalista e industriale.

Battersea Power Station – Peter Landers from WilkinsonEyre on Vimeo.

UFFICI, HOTEL, RESIDENZE E SPAZI COMMERCIALI NELL’EX CENTRALE LONDINESE

Lo studio di architetti WilkinsonEyre ha scelto di mantenere questo doppio registro formale, lavorando affinché le persone siano in grado di riconoscere le presenze storiche, restaurate e consolidate a seconda dello stato di conservazione, e gli innesti contemporanei. Un principio adottato anche nel restauro delle sale di controllo, i cui diversi stili d’epoca sono stati preservati. Eterogenee le loro funzioni attuali, con la Control Room A ripensata come spazio per eventi e la Control Room B a vocazione gourmet. Oltre alle attività commerciali e di ristorazione, in parte collocate nelle gallerie nelle Turbine Hall, il programma prevedeva la realizzazione di residenze di varie metrature: 254 nel complesso. Gli appartamenti, già occupati dai residenti dal maggio 2021, sono stati ricavati sia la Switch House West che la Switch House East, su entrambi i lati della centrale elettrica; dispongono di accessi privati e di spazi all’aperto di pertinenza. Apple, infine, non è l’unica azienda che ha scelto di insediarsi nella Battersea Power Station, sebbene occupi al momento la quota più rilevante. Gli spazi per il lavoro, fra cui open space di gusto industrial, si trovano su sei livelli della Boiler House.

IL FUTURO DELLA BATTERSEA POWER STATION DI LONDRA

Dopo essere apparsa sulla copertina dell’album Animals dei Pink Floyd, uscito nel 1977 e in molte altre opere, la Battersea Power Station si avvia dunque verso una nuova fase della propria storia. Per celebrarne la “riattivazione” è stato organizzato il Festival of Power, che dal 14 al 16 ottobre e dal 22 al 23 ottobre proporrà spettacoli dal vivo, attività per famiglie, installazioni e iniziative pubbliche. Sul fronte più strettamente legato all’intrattenimento, dall’11 novembre entrerà in funzione la pista di pattinaggio, che assieme al rafforzamento della linea metropolitana e del trasporto pubblico punta a trainare l’area commerciale in vista delle festività natalizie. A precedere questa attesa apertura, era stato il completamento nel 2017 del Circus West Village, su progetto di SimpsonHaugh, in cui abitano 1.800 persone e che include a sua volta bar, ristoranti, caffetterie e luoghi di svago: un altro “tassello” di questa porzione di Londra in trasformazione.

Valentina Silvestrini

https://batterseapowerstation.co.uk/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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