Nelle Marche un progetto artistico nel borgo epicentro del terremoto nel 2016
Epicentro del terremoto del Centro Italia nel 2016, Frontignano (piccola frazione del Comune di Ussita, in provincia di Macerata) ospita un nuovo progetto di Land Art. Una serie di installazioni pubbliche per riattivare i luoghi montani e promuovere nuovi modelli di turismo consapevole
Riflettere sul senso e sulle possibilità delle “terre alte”, ripensando la montagna e il modo di viverla in maniera autentica e non invasiva. Nasce da queste premesse Frontignano Art Walks, il nuovo itinerario artistico-culturale pronto ad aprire i battenti a Frontignano, frazione più alta del Comune di Ussita, in provincia di Macerata. Collocata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la località è tristemente nota per essere stato uno degli epicentri dei terremoti del 2016: un evento, quello sismico, che ha messo in ginocchio il paese danneggiandolo in maniera sostanziale, decimando allo stesso tempo il numero di turisti che ogni inverno si riversavano in queste zone per le attività sciistiche. In risposta a questa condizione, e con la speranza di invertire un destino purtroppo comune a molti altri borghi dell’entroterra marchigiano, il progetto chiede supporto all’arte e alle istituzioni culturali locali, innescando nuovi modelli di socialità e di relazione con il territorio.
Frontignano Art Walks. Frontignano. Ph Antonio di Cecco
LA PRIMA EDIZIONE DI “FRONTIGNANO ART WALKS”
Ideato e curato da Sineglossa (organizzazione culturale che applica i processi dell’arte contemporanea per produrre modelli di sviluppo sostenibile in risposta alle sfide globali) e coordinato da C.A.S.A. – Cosa Accade Se Abitiamo (associazione di promozione sociale e sede per residenze d’artista radicata sul territorio di Ussita), Frontignano Art Walks consiste nella realizzazione di una serie di installazioni artistico-architettoniche, collocate in punti strategici e simbolici del borgo. Messe a segno da orizzontale (collettivo romano di architetti specializzato nella progettazione di spazi pubblici relazionali), le opere sono in totale quattro: due fisse e due mobili, tutte realizzate in collaborazione con la comunità locale nel corso di alcuni workshop tenuti a partire dallo scorso aprile. Tra queste l’intervento Acqua Friddula, una serie di sedute in ferro e legno affacciate sulla Val di Bove, e Fontanile, un’installazione pensata per stabilire una nuova coabitazione tra gli animali che popolano il bosco.
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L’INAUGURAZIONE DI “FRONTIGNANO ART WALKS”
Il progetto sarà presentato il prossimo 15 ottobre a Frontignano, con una giornata dedicata ad approfondire gli argomenti alla base dell’iniziativa. Il programma prenderà il via con un intervento della poetessa Renata Morresi che, partendo dalla raccolta Terzo Paesaggio, scritta sul terremoto nel 2018, amplierà con un nuovo componimento poetico, realizzato per l’occasione, le riflessioni verso un nuovo modo di abitare le montagne. Contestualmente si potrà osservare in volo Aerocene, sculture aerosolari in grado di librarsi in aria grazie al calore del sole e alle radiazioni infrarosse della superficie della Terra. Seguirà nel pomeriggio un workshop di autocostruzione collettiva, a cura di orizzontale, e l’azione performativa di Effetto Larsen, che coinvolgerà gli abitanti di Frontignano partendo dal concetto di “terre alte”.
LE PAROLE DI FEDERICO BOMBA DI SINEGLOSSA
“Si doveva ricostituire un’intera comunità dopo gli eventi sismici che avevano sconvolto il territorio, e abbiamo colto l’occasione per ripensare il vero senso del vivere la montagna”, ha dichiarato Federico Bomba, direttore artistico di Sineglossa. “‘Frontignano Art Walks’ è la possibilità per chi esplora questi luoghi da ‘nonturista’ di immaginarsi cosa significa vivere le Terre Alte, che hanno qualità molto specifiche rispetto a quello che significa vivere in qualsiasi altro contesto. Frontignano con le sue caratteristiche speciali ci ha fatto decidere fosse il luogo più giusto per ripensare le montagne e il modo per viverle in maniera autentica”.
Alex Urso
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