Alessandro Jasci – La memoria nutre la storia

Informazioni Evento

Luogo
PONTE DI DIOCLEZIANO
Ponte di Diocleziano, Lanciano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
16/10/2022

ore 18

Contatti
Email: alex_jasci@yahoo.it
Artisti
Alessandro Jasci
Generi
arte contemporanea

Una grande mostra al Ponte di Diocleziano di Lanciano (Chieti).

Comunicato stampa

Lo straordinario scenario medievale del Ponte di Diocleziano di Lanciano (Chieti) ospita dal 16 al 29 ottobre 2022 una grande mostra personale dell’artista Alessandro Jasci dal titolo La memoria nutre la storia con inaugurazione domenica 16 ottobre ore 18.00 alla presenza dell’Artista con presentazione del critico Luca M. Venturi.

Il racconto di Alessandro Jasci è per immagini che combinano fotografia e pittura, caratterizzate da un protagonista autobiografico che si pone in profondo rapporto con tutte le avversità, ma anche con le bellezze dei sogni e le potenzialità dell’arte.

L’esposizione comprende una cinquantina di opere di pittura, installazioni, foto, vetro, terracotta, resina, marmo e si caratterizza per il suo percorso nella maestosità e incanto degli spazi scanditi dalle opere. Dal corridoio segreto, nel cuore del ponte, si accede alla Camera dei Trofei, Camera dei Sogni del piacere, Camera della Tempesta, fino allo spazio delle Pitture da porre tra i fiori, i vetri della Memoria trasparente. E, nell’antro conclusivo, Il tesoro dell’Arte.

La figura di Alessandro Jasci è ben nota a livello internazionale, in considerazione della sua presenza e del suo ruolo straordinario nella Storia della Milano dell’arte in un’epoca singolare, dal 1969 al 1979. Con lui, una compagine di giovani artisti che hanno saputo fare di Milano una capitale dell’arte in Europa.

Ricopre, Jasci, una funzione esemplare come vitale ispiratore, inevitabile testimone, protagonista e soprattutto memoria infallibile per una narrazione e documentazione di oltre mezzo secolo di dibattito dell’arte contemporanea con la sua pittura-fotografia nobile e irriverente, talora difficile da catalogare e descrivere.

Con la sua intelligenza curiosa e lungimirante e la sua attenta presenza ovunque si agitassero istanze difficili, idee autentiche, artisti capaci, soluzioni smaliziate, Jasci si propone come studioso dalla personalità prorompente e teorico ponderato.

Un autore che tende a superare le asperità di un tempo difficile e discontinuo, anni di lavoro che lo hanno visto infaticabile realizzatore di vivaci aspirazioni e coraggiosi rifiuti, di tecniche non convenzionali e di soluzioni inedite.

Il suo progetto espositivo al Ponte di Diocleziano traccia un percorso fortemente personale, ma estremamente potente, che cita tradizioni, simboli, identità culturali, focalizzandosi sull’individuo e traducendosi in intensi autoritratti. È l'umanità nella sua interezza ad essere colta in queste immagini in una situazione ambigua, velata e inafferrabile.