A Milano l’ex Scalo Farini diventa il campus green dell’Accademia di Brera
Al via la riqualificazione dell'area da 20mila mq, con tanto di studentato a prezzi calmierati. La fine dei lavori è prevista entro gli ultimi mesi del 2025. Altrimenti addio ai soldi del Pnrr
Rinasce finalmente l’ex Scalo ferroviario Farini, a Milano, punta di diamante dell’operazione di rigenerazione da 1.2500.000 mq dei sette scali ferroviari dismessi della città (insieme a Porta Romana, dove verrà fatto il Villaggio Olimpico per i Giochi del 2026, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo). L’area, che abbraccia una superficie di circa 20mila metri quadri, accoglierà i nuovi spazi didattici dell’Accademia delle Belle Arti di Brera e il relativo studentato, che ospiterà duecento posti letto per i fuori sede. Dopo l’apertura del cantiere del campus a fine agosto 2022, si è rogitato l’8 febbraio 2024 con FS ed entro la fine del 2025 il progetto sarà presentato al pubblico, anche se la prima stecca sarà aperta entro il 2024. Per compensare il fatto che “il magnifico palazzo di Brera non era pensato per ospitare laboratori”, come detto dal direttore dell’Accademia Giovanni Iovane, le nuove aule saranno pensate da zero come degli atelier, anche grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano (partner finanziario del progetto).
Il nuovo campus di Brera allo Scalo Farini
Il nuovo polo da 18mila metri quadri, le cui ampie vetrate si affacceranno su un corridoio verde e i binari del vecchio scalo, si aggiunge alla sede storica con aule, spazi espositivi e laboratori di scultura e scenografia, oltre al dipartimento delle Nuove tecnologie per l’arte (oggi all’istituto Zappa) e alla Scuola di Restauro che ha sede ad Arcore. A completare l’edificio, un atrio aperto alla cittadinanza, che andrà a ospitare anche concerti e manifestazioni, e una passerella sospesa che collegherà il campus alla fermata del passante di Lancetti. “Regione Lombardia ha creduto fin da subito in questa operazione di grande rilevanza. Lo ha fatto finanziando il primo lotto di realizzazione del campus Brera come esempio di motore della formazione culturale di eccellenza in Lombardia. L’intervento ridisegnerà il futuro dello Scalo Farini e di un’importante porzione di Milano”, ha commentato l’assessora alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi. Il progetto da cento milioni di euro, che beneficia dei fondi del Pnrr, è co-finanziato da Regione Lombardia e da Cassa depositi e prestiti per un totale di 20 milioni, anche come investimento per la città: a questo primo intervento seguirà infatti lo sviluppo di tutta l’area dell’asse Nord-Ovest di Milano.
Lo studentato per i fuori sede di Brera
Lo studentato da 3mila metri quadri troverà spazio in una palazzina a sei piani energeticamente consapevole (grazie a geotermia e pannelli solari), dove accoglierà gli studenti fuori sede: parliamo di numeri considerevoli, se si considera che il 30% dei 5mila iscritti all’accademia sono solo gli studenti internazionali. Gli appartamenti – 87 in totale, tra camere singole e doppie – saranno dotati di balconi e terrazzamenti, ma niente cucine in comune (anche per la rinnovata attenzione sanitaria post-Covid). Al piano terra, gli spazi aperti e vetrati saranno anche disponibili per eventi ed esposizioni, ma soprattutto, dicono dall’Accademia, i costi degli affitti saranno posti sotto controllo per “andare incontro anche alla difficoltà degli allievi di trovare studentati a prezzi calmierati”.
Giulia Giaume
https://www.accademiadibrera.milano.it/
Articolo aggiornato il 12 febbraio 2024.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati