Lea Contestabile – Nidi d’ombre
Lasciandosi ispirare dall’iconografia della cultura popolare, dall’ancestrale, dai valori e dalle pratiche delle tradizioni e dalla sua memoria intima e personale, Lea Contestabile costruisce un ponte tra passato e presente, tra tra autobiografia e linguaggio collettivo, tra intensa emotività e profondo impegno sociale e civile.
Comunicato stampa
Monitor ha il piacere di presentare la prima mostra personale nella sua sede di Pereto dell’artista Lea Contestabile (Ortucchio 1949), dal titolo Nidi d’Ombre.
Lasciandosi ispirare dall'iconografia della cultura popolare, dall’ancestrale, dai valori e dalle pratiche delle tradizioni e dalla sua memoria intima e personale, Lea Contestabile costruisce un ponte tra passato e presente, tra autobiografia e linguaggio collettivo, tra intensa emotività e profondo impegno sociale e civile.
L’artista lavora rielaborando e riattivando tracce, oggetti e simboli di un passato, di una comunità e di un territorio - quello abruzzese nel caso specifico - immortalando un poetico recupero di un tempo perduto che aspira ad essere ritrovato.
In mostra una serie di lavori realizzati in periodi diversi, un percorso nel lavoro sfaccettato di un’artista che partendo dalla sua storia e dal suo vissuto, travalica il concetto di memoria personale e la lascia libera di muoversi, permettendo ad ognuno di ritrovarvi la propria dimensione.
La familiarità dell’artista con l’utilizzo dei tessuti e con l’artigianalità del cucito, è all’origine delle opere-arazzo che sono un’importante parte della sua produzione. Sulla parete centrale della prima stanza di Palazzo Maccafani si ramifica un arazzo di grande formato in cui si innestano il tema dell’infanzia, della casa, delle radici e del ritorno alle origini. Una combinazione fitta e urgente di simboli e pattern, di stoffe e ricami che trascrivono un messaggio coeso e leggibile su tutta la superficie dell’opera, donando allo sguardo infinite possibilità combinatorie di immagini e di lettura. Le visibili suture che tengono insieme i pezzi di questo morbido mosaico, sembrano voler rimarginare rotture, ricomporre i fili dell’identità millenaria di un territorio, delle donne e delle relazioni, di un’umanità che nella società di oggi fatica ad emergere.
Nella sala degli affreschi, si entra nel vivo di una pratica dell’artista in cui si fondono ideazione e architettura dell’opera. La struttura di ferro sorregge la narrazione di un mondo sospeso e sognante, un giardino animato ma silente, in cui intravedono le ombre e i segni di un tempo felice, di una dimensione fatta di giochi e di meraviglia.
Un villaggio sospeso di case di un rosso vibrante - colore ricorrente nelle opere della Contestabile - si sorregge su palafitte in ferro in un equilibrio precario.
L’installazione nella stanza della cisterna, è un altro tassello importante nella ricerca dell’artista, ovvero la fotografia documentaria. Protagoniste di morbide sculture fluttuanti nello spazio sono foto di donne immortalate nel giorno delle nozze realizzate dal padre dell’artista, Guido Orante - fotografo amatore – il quale dal dopoguerra fino agli anni ‘60 realizzò una serie di ritratti della comunità di Ortucchio.
L’opera di Lea Contestabile è un processo continuo di recupero, rilettura e rielaborazione. Un processo in cui tutto allude alla vita, alle sue radici ma anche alle sue infinite possibili di trasformazione.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Manuela De Leonardis storica dell'arte, giornalista e curatrice indipendente.
ORARI DI APERTURA
sabato e domenica ore 15-19
Gli altri giorni su appuntamento | Prenotazioni a [email protected]
BIO
Lea Contestabile vive e lavora a L’Aquila. Dal 1976 insegna Anatomia Artistica e Didattica dell’Arte ai Corsi Cobaslid all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Nel 1995 fonda il MuBAq - Museo dei Bambini L’Aquila e nel 2009, dopo il terremoto, si dedica alla realizzazione del Villaggio d’arte dei bambini a Fossa (L’Aquila). Nel 2011 è invitata alla Biennale di Venezia e nel 2013 e nel 2017 alla Biennale di Bodrum in Turchia.
2022 Nidi D’Ombre, Monitor Pereto (2021 Le Tendenze Attualizzanti – The Actualizing Tendencies, Giardino Virginia Ryan, Trevi; Corpo.doc – performance e arti visive, Museo delle Arti Castello di Noccianon 2020 – E…riuscimmo a riveder le stelle, Ospedale Santa Maria delle Croci, Ravenna; Della resilienza della sopravvivenza – l’Arte ai tempi del Covid19, MACC Museo Arte Contemporanea Cisternino; Contest #Do maniInArte, Galleria d’Arte Moderna di Roma; Elementi di cosmografia amorosa, Istituto Italiano di Cultura, Zagabria; Il soffio del tempo. Lea Contestabile e Carola Masini, Palazzo Ruspoli, Cerveteri, One Gallery, L’Aquila; Todi Open Doors – Festival Progetti Beverly Pepper, Todi; Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, Auditorium Vallisa, Bari; 2019 – Il Giardino della memoria – L’angolo delle piccole stelle, MuBAQ-Villaggio d’arte dei Bambini, Fossa (AQ); Elementi di cosmografia amorosa, Casa della Memoria e della Storia, Roma; 2018 – Un giardino tutto per me, NiArt Galery, Ravenna; Atelier, MACRO, Roma; Art Lovers Open Their Gardens, Berlino; Il giardino della memoria, Galleria Theodor Pallady, Iasi, Romania; Una stanza tutta per sé, Scuderie Aldobrandini e Mura del Valadier, Frascati; Tutte, l’altra metà dell’arte, Museo MAGI 900, Pieve di Cento; Lessico famigliare-Nostos, Centro di cultura delle donne “Hannah Arendt”, Teramo; 2017 – Una stanza tutta per me, ex Aurum, Pescara; La fragile bellezza, Arte Contemporanea 23, Museo didattico territoriale Arte contemporanea Roma Muditac/Mairana; Terza biennale Bodrum, Centro Culturale Sevket Sabanci, Castello di Bodrum e Osmanli Tersanesi, Bodrum, Turchia; Arcobaleno liquido della creatività-Mostra di libri d’artista, Mubaq – Museo dei Bambini L’Aquila; PACI Premio Auditorium Città di Isernia