Alla Berlin Fashion Week i nuovi talenti della moda tedesca
Da sempre la Berlin Fashion Week accoglie e sostiene i giovani talenti della moda attraverso eventi, mostre e premi, comprendendo il valore delle nuove generazioni. Nel frattempo l'Italia come si muove su questo fronte?
La Berlin Fashion Week ‒ che si tiene due volte l’anno – si è conclusa a settembre 2022, dimostrando ancora una volta di essere un perfetto ginnasio. Focalizzata sulle tematiche più dibattute oggi, come la sostenibilità dei processi produttivi e il confronto diretto tra i designer e i buyer, la BFW si dedica completamente ai giovanissimi, aiutandoli a emergere attraverso le proprie creazioni.
Se lo scorso appuntamento invernale era iniziato con un commovente tributo all’Ucraina ‒ erano infatti passate poche ore dallo scoppio del conflitto ‒, la recente edizione ha inaugurato in una delle aree architettoniche più emblematiche della città: il Kulturforum, un insieme di complessi tra Potsdamer Platz e il canale Landwehr identificato come l’arena della cultura berlinese, progettato da Hans Scharoun, uno dei più stimati architetti degli Anni Cinquanta.
DER BERLINER SALON
Der Berliner Salon ha accolto le voci di trentuno stilisti puntando su un ospite internazionale, il designer ucraino Jean Gritsfeldt. L’appuntamento, che segna l’inizio di ogni edizione, fa il punto sulla moda tedesca attraverso una serie di eventi, tra cui la mostra collettiva, che nasce con l’obiettivo di dare un’idea del panorama nazionale, curata da Christiane Arp, ex caporedattore di Vogue Germania nonché presidente del Fashion Council Germany, che dal 2015 sigla il format insieme a Marcus Kurz, amministratore delegato di Nowadays.
I designer coinvolti nell’incubatore, supportato dal Segretario di Stato per l’Economia, l’Energia e le Imprese Pubbliche di Berlino Michael Biel, sono perlopiù nuovi al pubblico, anche a quello più attento: Alexandra Biron of Curland, Atelier Balagans, Avenir, Danny Reinke, Detlev Diehm, Fade Out Label, Fassbender, Fiona Bennett, Golpira, Horror Vacui, Jonathan Aurel e tanti altri ancora.
IL RISING VOICES AWARD
Berlino è identità, memoria, progettualità e futuro ma anche una delle capitali della moda emergenti che presta particolare attenzione alle tematiche ambientali. L’ambizione del Fashion Council Germany è infatti quella di creare una maggiore consapevolezza delle pratiche sostenibili e di promuovere nuovi talenti emergenti con il Rising Voices Award.
Il progetto, nato in collaborazione con UGG, è dedicato a sostenere, motivare e rafforzare la nuova generazione di designer tedeschi che si impegnano per un futuro più sostenibile dell’industria della moda, e la cui visione e il cui DNA incarnano la natura del brand UGG. Al vincitore è conferito un premio di 20mila euro per reinventare gli iconici boots del brand nel segno di sostenibilità ambientale, artigianalità e sperimentazione.
“Non potremmo essere più entusiasti della nostra collaborazione con il Fashion Council Germany e siamo molto colpiti dalla operatività di ognuno dei talentuosi designer emergenti che hanno partecipato al Rising Voices Award“, ha dichiarato Nicks Ericsson, Senior Director of Purpose, Sustainability and DEI di UGG. “Abbiamo assistito a un’incredibile qualità dal lato della design innovation da parte di tutti i finalisti ed è stato un onore lavorare con la giuria al fine di proclamare i vincitori“.
Christiane Arp, invece, ha replicato: “Noi della giuria siamo stati sopraffatti dal gran numero di candidature innovative e creative. I dieci finalisti offrono una panoramica rappresentativa del potenziale creativo della Germania. La sostenibilità nel design, nei materiali e nella produzione è uno dei punti cardine delle nuove generazioni. L’approccio olistico al design dei tre vincitori, Milk of Lime, Karen Jessen e Nicole Knüppels del marchio di moda Butterflies & Feathers, è ciò che ci ha maggiormente convinto“.
L’esperienza immersiva Der Berliner Salon si conclude con un’installazione che coinvolge gli studenti delle più importanti realtà formative territoriali.
FASHION HUB: IL PUNTO D’INCONTRO TRA DESIGN E MODA IN ITALIA
Come si è mossa invece l’Italia nel valorizzare le nuove generazioni di creativi durante la Milano Fashion Week?
Un evento similare a The Berliner Salon è Fashion Hub, che viene proposto in un luogo altrettanto simbolico per la città di Milano, l’ADI Design Museum, uno dei più grandi musei d’Europa dedicato al design, nonché uno spazio divulgativo e di ricerca.
Fashion Hub è un’occasione per riflettere sul rapporto tra design e moda, su cui ADI e Cnmi – Camera Nazionale della Moda Italiana costruiscono la loro intesa. La cerimonia d’inaugurazione ha premiato i tre vincitori dello Young Designer Dhl Award, Endelea, Dhruv Kapoor e Gentile Catone. L’obiettivo è supportare il talento di designer emergenti a cui Dhl fornirà un aiuto concreto nel loro processo di espansione nei mercati internazionali.
Al colosso internazionale delle spedizioni si aggiunge quello automobilistico KIA. Infatti, il vincitore del Kia Designers Award è Edoardo Terribilini, che ha avuto l’opportunità di curare il wrapping dell’auto KIA esposta all’esterno del Fashion Hub.
Sempre nell’ottica del supporto ai talenti emergenti, Cnmi ha messo a disposizione lo spazio presentazioni del Fashion Hub per differenti progetti, come Who is on Next? 2022, Fashion Ukraine ‒ iniziativa culturale dove 13 brand ucraini hanno esposto 15 capi esclusivi ‒ e la sesta edizione di Designer for the Planet, che mira a valorizzare il panorama della moda sostenibile italiana.
I giovani insomma sono piuttosto supportati. Ma molto si dovrebbe ancora fare. Un passo decisivo potrebbe essere il maggior coinvolgimento nei calendari ufficiali delle varie settimane della moda, senza doverli relegare alle ultime giornate e a contesti marginali o di nicchia.
Alessia Caliendo
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