MirellaXcento | Mirella Bentivoglio: simbolo come struttura 1984/2022
L’Associazione Culturale TRAleVOLTE è lieta di presentare la mostra MirellaXcento – Mirella
Bentivoglio: simbolo come struttura 1984/2022. Dall’archivio fotografico di Corinto
Marianelli, a cura di Manuela De Leonardis, concepita come tributo all’artista, critica d’arte e
poetessa visiva in occasione del centenario della nascita.
Comunicato stampa
L’Associazione Culturale TRAleVOLTE è lieta di presentare la mostra MirellaXcento - Mirella
Bentivoglio: simbolo come struttura 1984/2022. Dall’archivio fotografico di Corinto
Marianelli, a cura di Manuela De Leonardis, concepita come tributo all’artista, critica d’arte e
poetessa visiva in occasione del centenario della nascita.
La mostra documentaria ricostruisce e restituisce un momento del vivace clima di sperimentazione
e rinnovamento del linguaggio artistico della scena romana, relativamente agli anni Ottanta, che
mette in luce il rapporto di reciproca stima e lo scambio culturale tra l’artista e Tito Amodei (Colli a
Volturno1926 - Roma 2018), Padre Passionista, scultore, pittore e critico d’arte nonché fondatore
del Complesso Culturale in Piazza di Porta S. Giovanni.
Dall’archivio fotografico di Corinto Marianelli, che tra gli anni Settanta e Ottanta, ha documentato
l’opera della Bentivoglio sia in studio che in altri contesti, soprattutto tra Roma e Gubbio (Ovo di
Gubbio), proviene il nucleo di circa 100 fotogrammi e provini a contatto vintage realizzati il 6
aprile 1984 in occasione dell’inaugurazione della mostra Mirella Bentivoglio: simbolo come
struttura alla Sala 1 (6-30 aprile 1984) e del suo incontro successivo con un gruppo di studenti.
Nella selezione di scatti in bianco e nero si riconoscono grandi protagonisti del mondo dell’arte,
come Palma Bucarelli, Filiberto Menna, Tomaso Binga, Giustina Prestento, Carlo Lorenzetti,
Franca Zoccoli e la stessa Mirella Bentivoglio, di cui sono esposte due delle opere che hanno fatto
parte di quella personale: E = congiunzione (1973) e La porta dell’essere (1981).
La mostra è corredata da un ampio apparato documentario costituito da vari cataloghi, tra cui le
edizioni originali di Un albero di pagine, di Mirella Bentivoglio / Immagini di una sua azione a
Gubbio, Editrice Eidos, 1976; M. P. Patuelli e Marisa Vescovo, La tradizione del Nuovo - n. 1,
dicembre 1977 (rivista edita dalla Pinacoteca Comunale di Ravenna); Mirella Bentivoglio: simbolo
come struttura, 1984 (catalogo della mostra al Centro di Sperimentazione Artistica Sala 1, Roma, 6-
30 aprile 1984); Arturo Carlo Quintavalle (a cura di), Mirella Bentivoglio. Hyper Ovum, Fabbri
Editori, 1987 (catalogo della mostra alla Torre del Lebbroso, Aosta 14 novembre 1987-31 gennaio
1988); Mirella Bentivoglio, dalla parola al simbolo, Edizioni De Luca, 1996 (catalogo della mostra
a Palazzo delle Esposizioni, Roma 10-28 ottobre 1996); Mirella Bentivoglio e Franca Zoccoli, Le
futuriste italiane nelle arti visive, Edizioni De Luca, 2008; Salvatore Luperto, Mirella Bentivoglio.
L’Assente, Edizioni Milella, 2017. Viene esposta anche la tesi di laurea della curatrice, Manuela De
Leonardis, segno immagine oggetto. Il percorso di quattro artiste contemporanee: Maria Lai,
Tomaso Binga, Mirella Bentivoglio, Elisa Montessori - Università degli Studi di Roma “La
Sapienza” - Facoltà di Lettere e Filosofia (Relatore: Prof. Jolanda Nigro Covre, Correlatore: Prof.
Simonetta Lux - Anno accademico 1989-1990), il cui terzo capitolo è intitolato Le trasformazioni
alchemiche di Mirella Bentivoglio.
Mirella Bentivoglio nata nel 1922 a Klagenfurt (Austria) è morta a Roma nel 2017. Autrice, fin
dalla prima giovinezza, di libri di poesie in italiano e in inglese (editi da Scheiwiller e Vallecchi, e
recensiti da Giorgio Caproni, Italo Defeo, Mario Praz, ecc.), ha in seguito trovato espressione al suo
richiamo per l’uso congiunto del linguaggio verbale e dell’immagine, legandosi ai movimenti
verbovisivi delle neoavanguardie artistiche internazionali della seconda metà del XX secolo,
divenendone una protagonista. Nel 1978 ha curato Materializzazione del linguaggio, allestita ai
Magazzini del Sale per la 38ª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia: una mostra che
presentava il lavoro di 80 artiste italiane e internazionali, e vedeva esposta la cartella Storia del
monumento (1968), comprendente sei pagine, realizzata da Bentivoglio in collaborazione con
Annalisa Alloatti. Le due artiste trasmutano la parola “monumento”, evidenziando i frammenti
linguistici contenuti all’interno della stessa: “nume, me non tu, muto, temo”, smantellando il
significato del monumento come idea astratta. Quest’opera è stata nuovamente esposta alla
Biennale Arte 2022.
www.mirellabentivoglio.it
Corinto Marianelli (Roma 1949) studia Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal
1970 usa il linguaggio fotografico sperimentando still-life, reportage, ritratto, foto d’arte. Ha
documentato l’attività di vari artisti, tra cui E. Mattiacci, C. Accardi, J. Cage, G. Baruchello e M.
Bentivoglio. Tra le mostre personali: 2014 - Pinocchio, Teatro Testoni, Bologna; 2008 - Alla ricerca
del treno di John Cage, Museo d’Arte Moderna, Bologna (2008); Oltre lo scatto, TRAleVOLTE;
1994 - La sonnambula, Temple University, Roma; 1993 - Gli specchi di Corinto, galleria 5,55,
Roma; 1989 - Disarmonia, Centro di Sarro, Roma; 1988 - Alla ricerca del silenzio perduto, Campo
d’Osservazione, Gubbio; 1986 - Week-end: un racconto, Galleria Ferro di Cavallo, Roma; 1983 -
Londra: il reale e il riflesso, Galleria La Margherita, Roma; 1980 - Il treno di Cage, Spazio
Alternativo, Roma; Casale Boccaleone: Utopia 78, Il Fotogramma, Roma; 1978 - Castel di Decima:
un’esperienza di lavoro, Centro Morandi, Roma.