Conservazione e valorizzazione del patrimonio. Il ministro Sangiuliano intervistato su Sky
Intervistato a Sky TG24, il neo ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano illustra la sua visione e le prossime linee di intervento, dai musei a pagamento al piano assunzioni nei musei italiani. Citando spesso il “Manifesto dei conservatori” di Giuseppe Prezzolini
“Anche le opere d’arte fanno parte dell’ambiente, e chi protesta per tutelare l’ambiente dovrebbe avere a cuore anche le opere d’arte. Tutelare l’ambiente non significa solo tutelare la natura, ma tutto quello che l’umanità ha prodotto nel fluire della storia, tutto quello che hanno realizzato Leonardo, Giotto, van Gogh”. Con queste parole il neo ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano risponde alla prima domanda dell’intervista rilasciata a Sky TG24, in merito alle azioni di protesta da parte degli attivisti ambientalisti che negli ultimi mesi si susseguono nei musei di tutto il mondo, avendo come oggetto proprio le opere d’arte. E questo non è l’unico tema toccato nel corso dell’intervista: il ministro ha infatti ripreso le fila dei dibattuti musei gratis, delle assunzioni in ambito culturale, del PNRR, del caro bollette e dei progetti a medio e a lungo termine.
GENNARO SANGIULIANO: NO AI MUSEI GRATIS
“Sui musei penso che l’Italia sia troppo generosa. Abbiamo già la prima domenica gratuita ogni mese. Il Louvre costa 17 euro, il Moma a New York che prima era gratuito oggi costa 25 dollari, la Torre Eiffel costa più della Torre di Pisa che personalmente preferisco”, ha sottolineato il ministro, che ha inoltre fatto una considerazione ulteriore: “vedere scendere il miliardario americano dal panfilo da 100 milioni di dollari, come mi capita durante l’estate in vacanza a Positano, e in limousine vederli andare a visitare Pompei, un parco archeologico unico al mondo, direi che 17,50 euro possono spenderli”. Circa gli ingressi gratuiti nei musei, Sangiuliano ha aggiunto: “già non facciamo pagare tutti i giovani dell’Unione Europea fino ai 18 anni, poi dai 18 ai 25 anni pagano due euro, cifra abbastanza irrisoria, poi come è giusto e sacrosanto non pagano i disabili e poi c’è un sistema di convenzioni per gli anziani e con i comuni, direi che noi italiani siamo già molto generosi”.
I MUSEI ITALIANI TRA CARENZA DI PERSONALE E ASSUNZIONI
Altro tema affrontato nel corso dell’intervista è quello del personale dei musei, di cui molti direttori hanno accusato la carenza – tra tutti il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che lo scorso 1 novembre non ha aperto al pubblico per problemi di organico. “Il personale dei musei è al momento sottodimensionato rispetto alle piante organiche, ma qualcosa sta già cambiando: c’è stato un concorso di 1052 unità quasi tutte assunte, altre 500 sono arrivate dalle liste di collocamento e ipotizzo nuovi concorsi da bandire e assunzioni a tempo determinato per il PNRR”, ha dichiarato Sangiuliano. “Il mio impegno è riportare o comunque incrementare la pianta organica dei musei puntando soprattutto sui giovani, che sono nativi digitali e che hanno una formazione importante dalle nostre università superiore anche ad altri paesi”.
IL MINISTRO SANGIULIANO CITA IL MANIFESTO DEI CONSERVATORI DI GIUSEPPE PREZZOLINI
Parlando del rapporto con Sgarbi, che nei giorni scorsi ha definito se stesso e Sangiuliano “due conservatori”, il ministro ha risposto: “sono assolutamente d’accordo con lui, anche io sono per la conservazione e la tutela del patrimonio, e proprio perché sono un conservatore, sa cosa diceva Prezzolini nel suo ‘Manifesto dei conservatori’? ‘Il progressista è la persona di domani, il conservatore è la persona di dopodomani’. Il conservatore”, continua Sangiuliano, “è colui che è chiamato a innovare una società salvaguardandone i valori fondanti e l’identità profonda”. Sangiuliano continua a citare Prezzolini anche quando gli vengono chiesti quali sono i suoi sogni da ministro: “fare della cultura un valore aggiunto della nostra economia, il restauro di Palazzo Fuga a Napoli, e aprire la cultura a tutti gli italiani”. E continua: “gli italiani devono sentirsi eredi di una grande tradizione, Prezzolini denunciava il concetto di inadeguatezza degli italiani di oggi rispetto alla grandezza del loro passato, che vuol dire Rinascimento, Umanesimo, il mondo greco-romano, la cultura non solo materiale ma anche quella immateriale; e c’è tanto da fare”.
Desirée Maida
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