La figura di Luigi Rovati. Genesi della scultura di Giuseppe Ducrot
La mostra presenta i bozzetti e il video che illustrano il processo di realizzazione della scultura in marmo bianco di Carrara che accoglie i visitatori all’ingresso della Fondazione.
Comunicato stampa
La mostra presenta i bozzetti e il video che illustrano il processo di realizzazione della scultura in marmo bianco di Carrara che accoglie i visitatori all’ingresso della Fondazione.
L’opera è dedicata alla figura di Luigi Rovati, che fondò nel 1961 Rotta Research Laboratorium, una biotech anticipatrice, punto di eccellenza internazionale nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci, guidandola fino a diventare una tra le principali multinazionali farmaceutiche italiane. La sua sensibilità per la storia, l’archeologia e la ricerca ispira oggi la Fondazione, che sviluppa le sue idee in un continuum tra arte e scienza.
A raccontare ispirazione e resa dell’opera è Flaminio Gualdoni, autore del testo che accompagna la mostra: “In questa occasione si dice del Luigi Rovati realizzato per la sede della Fondazione Luigi Rovati. È una statua grandeur nature, in marmo statuario di Carrara, collocata sullo stesso piano visivo degli spettatori, evitando la costringente formula retorica del piedistallo. L’opera è tutta calata nel suo contesto, un nobile palazzo neoclassico, dove questa possente figura di medico, ricercatore, imprenditore farmaceutico e umanista a tutto tondo non è celebrata come una gloria del passato, ma come artefice di un presente duraturo. (…) Nella figura intera abbandona ogni sospetto di flessuosità marcata, fissandone un aplomb centrato e volitivo, che finisce per riportare il fuoco visivo sul volto, sulla caratterizzazione essenziale e forte dei tratti. In fondo, riflette Ducrot, ‘la statuaria è un’arte che si guarda e non si guardà, perché tutto infine accade nel volto”.