L’arte contemporanea nelle nuove architetture milanesi: il caso Covivio
Lo scorso 26 ottobre, durante una serata evento, è stata svelata al pubblico la nuova opera di arte contemporanea "Altra Natura" a Milano. Realizzata da Pamela Diamante per Symbiosis, progetto di rigenerazione urbana di Covivio, arricchisce la città di un'altra installazione pubblica
C’è una nuova opera che pulsa in un grande edificio milanese: è “Altra Natura” di Pamela Diamante (Bari, 1985), posta nella corte interna del Building D nel business district milanese Symbiosis di Covivio.
L’OPERA “ALTRA NATURA” DI PAMELA DIAMANTE
Altra Natura è stata realizzata dall’artista barese Pamela Diamante appositamente per Symbiosis, la nuova struttura milanese inaugurata a sud di Porta Romana. Si tratta di una installazione pulsante che raffigura una forma di vita emersa dalla terra. A metà tra mondo vegetale e animale, l’opera ricorda un bozzolo al cui interno una luce intermittente testimonia la presenza di un cuore battente. Interamente realizzata a mano, Altra Natura è stata sviluppata strato su strato, quasi interamente in loco. L’artista, ex soldatessa, è stata chiamata a creare un’opera contemporanea capace di esprimere la relazione armoniosa di elementi diversi, attraverso l’edizione d’esordio del Premio Acquisizione Covivio, rivolto ad artisti emergenti e organizzato in partnership con Miart.
IL PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA SYMBIOSIS
Parte dall’idea di realizzare spazi da vivere il progetto Symbiosis di Covivio, che si pone l’obiettivo di effettuare la rigenerazione urbana dell’intera zona di Porta Romana a Milano. Grazie alla progettualità architettonica di studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel, un’area storicamente strategica per lo sviluppo economico di Milano, con vocazione industriale e produttiva, è stata convertita in un nuovo polo urbano mixed-use. Di qui il nome Symbiosis, che vuole creare relazioni e sinergie per mettere in connessione il pubblico e il privato. Ponendo attenzione ad alti standard ambientali, la struttura non prevede parcheggi, ma collegamenti ciclabili che le garantiscono facile accessibilità; il dialogo tra interni ed esterni proietta poi i fruitori degli spazi verso l’ambiente circostante, parte integrante dei luoghi.
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