I 60 anni dell’Uomo Ragno in una grande mostra a Milano
Sono passati sei decenni dalla pubblicazione della prima storia dell'Uomo Ragno. Un anniversario che sarà presto celebrato anche in Italia, con una mostra ricca di tavole originali e memorabilia
Siamo nel 1962. Dopo il roboante successo ottenuto con la serie a fumetti dei Fantastici Quattro, Stan Lee e Jack Kirby sono a caccia di idee per una nuova storia in grado di appassionare il pubblico e confermare le potenzialità del mercato dei comics negli Stati Uniti.
Geniale e provocatore, ma soprattutto incapace di seguire le strade più semplici e facilmente appagabili, Lee si presenta negli uffici della Marvel con un personaggio del tutto in controtendenza rispetto ai muscolosi e virili protagonisti che tanto erano piaciuti ai lettori americani fino a quel momento. Si chiama Peter Parker, e non ha – almeno all’apparenza – alcuna qualità in grado di conquistare un pubblico in cerca di storie che lo portino lontano dalla realtà. Anzi. La sfida lanciata dallo sceneggiatore è proprio questa: proporre un personaggio il più possibile ordinario, che passa gran parte delle sue giornate in cameretta e che solo eccezionalmente abbandona la sua vita “normale” per indossare i panni di supereroe.
LA GENESI DELL’UOMO RAGNO
Al disegnatore Kirby, fedele compagno di Lee, l’idea piace, eppure la sua mano sembra ancora viziata dalle figure perfette e nerborute che gli avevano garantito il successo. Nella sua prima bozza l’Uomo Ragno appare troppo muscoloso, troppo legato a un immaginario supereroistico “convenzionale” che evidentemente Stan Lee sente il bisogno di lasciarsi alle spalle. È così che entra in gioco il secondo “padre” di Spider-Man: Steve Ditko, incaricato di dare un corpo alla creatura nella mente dello sceneggiatore. Detto fatto: fuori dalla matita del fumettista viene fuori un adolescente normalissimo e non troppo distante dai tipici ragazzini che popolano i corridoi dei college americani.
“Penso che Spidey abbia avuto un effetto così forte perché, fra tutti i supereroi, è forse il più realisticamente umano”, raccontò anni dopo Stan Lee. “Non ha mai abbastanza soldi, è costantemente afflitto da problemi personali e il mondo non sembra propriamente approvare le sue azioni. Anzi, la maggior parte delle persone di solito sospetta e diffida di lui. In poche parole, assomiglia molto a voi e a me. Un concetto che si potrebbe riassumere con la parola ‘immedesimazione’”.
UN SUPEREROE NORMALE
Vero è, infatti, che a sancire il successo straordinario di questa icona della nona arte internazionale, successivamente protagonista di numerose pellicole cinematografiche, fu certamente il suo carattere riservato e la sua apparente ordinarietà. Diversamente dagli altri supereroi vincenti e muscolosi in voga fino a quel momento, Peter Parker è infatti un adolescente genialoide bistrattato dai suoi compagni di classe.
Orfano e cresciuto in casa degli zii a New York, il ragazzo assume poteri speciali in seguito al morso di un ragno radioattivo; proprietà che Parker sfrutta per prendersi prima una rivincita nei confronti dei bulli della scuola, e poi per combattere i criminali della Grande Mela.
A dare forma alle sue avventure saranno negli anni numerosi fumettisti e sceneggiatori. Al vulcanico inventore Stan Lee e al disegnatore Steve Ditko seguiranno John Buscema, John Romita, Todd McFarlane e Humberto Ramos (solo per citarne alcuni): una parata di artisti straordinari che nel corso dei decenni hanno contribuito ad arricchire di nuove sfumature il personaggio, garantendogli longevità e successo.
LA MOSTRA SULL’UOMO RAGNO A MILANO
A sessant’anni dalla pubblicazione della prima storia dell’Uomo Ragno (uscita negli Stati Uniti sulle pagine del numero 15 di Amazing Fantasy), il mitico Spider-Man si appresta a conquistare il pubblico di Milano. Succederà a partire dal prossimo 25 novembre, con una mostra organizzata nell’ambito della Milan Games Week & Cartoomics – la kermesse meneghina dedicata a fumetti e videogame e ospitata nei padiglioni di Fiera Milano Rho.
Realizzata in collaborazione con WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, la rassegna si intitola 1962-2022: Buon Compleanno Spidey!, ed è un corposo omaggio ai sei decenni di vita del personaggio Marvel.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Allestita negli spazi del Padiglione 12 (e visitabile fino al 27 novembre), la mostra presenta sei gigantografie dedicate a parentesi cronologiche differenti della parabola di Spider-Man.
Disposti in sequenza temporale, in maniera da riassumere l’evoluzione grafica del personaggio dal 1962 a oggi, i pannelli descrittivi sono inoltre arricchiti dall’esposizione di tavole originali firmate da alcuni dei disegnatori che ne hanno guidato la storia: da Ross Andru a Mark Bagley, passando per Romita e Humberto Ramos (quest’ultimo ospite dell’evento anche con un talk pubblico in cartellone il 26 novembre). Immancabile, infine, l’omaggio alla “scuola” italiana, che con i suoi autori ha contribuito non poco al rinnovamento del supereroe negli ultimi anni: Gabriele Dell’Otto e Claudio Sciarrone sono i due fumettisti “nostrani” presenti all’interno del tragitto di visita. Tra le chicche per collezionisti anche la copia originale dell’Amazing Fantasy n. 15 del 1962, preziosissimo esemplare autografato da Stan Lee in persona.
Alex Urso
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