Roger Coll – Simplicity. Beauty behind sculptures
Le sculture dell’artista spagnolo Roger Coll (Barcellona, 1979) sono presentate nella prima personale italiana dedicata all’artista nel nuovo spazio espositivo della Galleria CRAG.
Comunicato stampa
Le sculture dell’artista spagnolo Roger Coll (Barcellona, 1979) sono presentate nella prima personale italiana dedicata all’artista nel nuovo spazio espositivo della Galleria CRAG, in via Parma 66/D dal 17 novembre 2022 al 14 gennaio 2023.
Roger Coll si è formato all’Università ETSA - Architettura Tecnica di Barcellona, successivamente all'EASD di Barcellona, EASD Pau Gargallo e EASD di Vic, dove vive e lavora.
La mostra dal titolo “Simplicity. The beauty behind ceramics” comprende un ciclo inedito di sculture in ceramica ispirate alla teoria della bellezza nella semplicità, intesa anche nelle singole parti che compongono il tutto. Plotino diceva che la bellezza consiste nell’unità virtuosa di tutte le forme: “la bellezza è nei molti quando i molti sono visti come uno”. La costruzione di Roger Coll avviene in elementi basilari che nella ripetizione creano qualcosa di più complesso e potente, che libera la sua creatività.
Ogni scultura ha un colore o una lavorazione finale diversa “ed è come una parola che aiuta a definirla. Se fossi bravo con le parole o il ritmo sarei uno scrittore o un musicista ma non lo sono, quindi uso un altro modo per esprimermi. In questo senso, se le opere sono come parole della mia lingua, termini come scala, consistenza o colore sono elementi che aiutano a stabilire il tono e a inviare il messaggio. Detto questo, l'uso del colore non è razionale ma intuitivo. A volte sento che un certo lavoro ha bisogno di quel colore e non di altro. Ma non so spiegare perché” (Roger Coll).
La formazione come architetto ha influenzato il lavoro dello scultore sia dal punto di vista dei materiali, nella forma e nelle caratteristiche, sia dal punto di vista costruttivo. Sin da ragazzo Coll ha avuto un forte interesse per tutti i tipi di materiali, quando nei cantieri della sua famiglia collezionava ogni sorta di piccoli oggetti, schiume, fili, tutto ciò che potesse sembrare scultoreo.
Le sue opere si muovono nello spazio, invadendolo con fluidità ed interagendo con lo spettatore ed i suoi sensi, invitando lo sguardo a percepirne il movimento.