Luca De Angelis – La Stagione Straniera
La stagione straniera è il titolo della mostra con la quale la Fondazione Coppola è lieta di presentare, in seguito al premio Level 0 di ArtVerona 2021 e in collaborazione con la Galleria Annarumma, il lavoro di Luca De Angelis.
Comunicato stampa
La stagione straniera è il titolo della mostra con la quale la Fondazione Coppola è lieta di presentare, in seguito al premio Level 0 di ArtVerona 2021 e in collaborazione con la Galleria Annarumma, il lavoro di Luca De Angelis, in esibizione dal 19 novembre 2022 al 12 marzo 2023. Si tratta per lo più di lavori di piccole e medie dimensioni, che insistono quasi interamente su un unico soggetto: il paesaggio e la figura, o la figura nel paesaggio, un tema classico della pittura ma trasportato dall’artista in una dimensione in cui tra queste due polarità c’è un dialogo profondo, tattile e ravvicinato.
Che tipo di paesaggio è dunque quello che appare nei suoi dipinti? Un paesaggio sempre angusto, articolato attorno a un primo piano molto ravvicinato, sfarzosamente sgargiante, esotico e irreale: di alberi, piante, foglie e fiori che difficilmente si potrebbe nominare e si sviluppano intrecciandosi in andamenti sinuosi e curvilinei ma segnati da contorni secchi su una superfice spessa, con la trama del lino sempre in evidenza. Una specie di pattern o viluppo opulento che, proliferando in ogni zona della superficie, tende a negare allo spazio la profondità, o a restringere la possibilità di visione su porzioni, anche minime, di orizzonte o cielo.
Questi luoghi “stretti”, tendenzialmente prossimi alla bidimensionalità, sono abitati da figure che non corrispondono a ritratti di persone conosciute, ma che l’artista fa emergere per emanazione dal paesaggio, facendo incontrare in essi immagini tratte da riviste e blog di moda e suggestioni che rinviano a corpi e volti, dai profili angolosi e taglienti, di dipinti di autori amati come Felice Casorati e Ubaldo Oppi, solo per fare due esempi.
Alcune figure sono colte di sorpresa, e appaiono sfuggenti, riluttanti a un incontro con l’osservatore, mostrandosi di profilo o completamente assorti in un paesaggio che sembra appartenere solo a loro; altre invece rivolgono i loro occhi allo spettatore - soprattutto quando, come in alcuni dipinti, sono raffigurate in spazi angusti (incidentalmente simili a quelli interni del Torrione) sullo sfondo di una finestra o di un tessuto.
I dipinti di De Angelis, allestiti nei quattro piani del Torrione in una progressione che va dal basso verso l’alto, invitano così lo spettatore, attraverso gli angoli e le svolte del percorso espositivo, a fare esperienza di un’alterità profonda, di una dimensione di rallentamento ed estraneità - a cui il titolo della mostra, La stagione straniera, allude – chiamando a un rapporto ravvicinato e prolungato con ognuno dei soggetti esposti.
Luca De Angelis nasce a San Benedetto del Tronto nel 1980. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Urbino e di seguito al Biennio di Arti Visive. Nel 2013 riceve il primo premio nella sezione arte emergente del Premio Fondazione Francesco Fabbri. Nello stesso anno viene invitato da Andrea Bruciati a partecipare alla residenza di pittura Painting Practices presso Nogaredo al Torre (UD). Nel 2014 è vincitore del Premio special under 35 del Premio Combat e nello stesso anno la Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea acquisisce l’opera “Pioneer” esposta alla fiera di Artverona. Sempre nel 2014 presenta Portrait of a man, un progetto di mostra personale presso gli spazi della galleria Remont di Belgrado. Nel 2016 la Galleria Civica di Modena acquisisce il disegno Senza titolo e nello stesso anno l’Auditorium Parco della Musica di Roma ospita il progetto di mostra personale Dropout curata da Claudio Libero Pisano. Nel 2018 presenta Messinscena al Palazzo Ducale di Urbino, mostra personale curata da Umberto Palestini. Nel 2021 vince il premio Level 0 con la Fondazione Coppola di Vicenza all’interno di Art Verona.
Attualmente vive e lavora a Milano.