Londra in asta
La città che ha ospitato le ultime Olimpiadi vi ha convinto, intrigato, stregato? Christie’s l’aveva previsto, e il 3 settembre vanno in asta le icone di Londra. Insomma, non proprio la torre dell’orologio, ma ci si può aggiudicare un double-decker o un vestito della Tatcher…
Da Christie’s, a South Kensington, dal 27 luglio è andata in scena una mostra che parla della città inglese attraverso le sue icone più interessante. Fino al 3 settembre, però, data in cui i collezionisti più feticisti si contenderanno immagini, opere, oggetti che raccontano una storia. Si chiama My London: Art & Icon, l’appuntamento tutto pop voluto dalla casa d’asta britannica, forse per celebrare il proprio luogo d’adozione. E non si smentisce per niente, con i suoi 150 lotti che attraversano tutte le discipline, dalle arti visive alla moda, agli oggetti ricordo.
E se certi pezzi, quali un originale “bus double-decker Routemaster”, rosso fiammante, stimato tra le 20 e le 30.000 sterline, rischiano di assecondare una certa follia in salsa londinese e i collezionisti più improbabili, le opere pittoriche di Edward Seago, di David Shepherd, di John Atkinson Grishaw faranno accorrere gli estimatori della pittura degli ultimi due secoli. Mentre le signore più severe non mancheranno di notare gli abiti di Margaret Thatcher. Ce n’è anche per chi è meno facoltoso, ma vuole rischiare. Il pezzo più cheap costa, infatti, 500 sterline.
Sempre a Londra (in King Street), e sempre per volontà di Christie’s, si svolge quest’estate l’asta dedicata a Andrew Wyld (1949-2011), il delear connoisseur di cui si è battuta, in due parti, la collezione di acquerelli appartenenti alla scuola britannica. I nomi? Da John Constable a David Cox, da John Robert Cozens a Peter de Wint fino a Thomas Gainsborough e alla star J.M.W. Turner.
Santa Nastro
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #7
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