Addio musa. Morta a Parigi Martine Franck, grande fotografa della Magnum e compagna di Henri Cartier-Bresson
Era riuscita ad averla vinta su una specie di sortilegio, che spessissimo colpisce chi sceglie di essere compagno di vita di grandi personaggi: farsi inghiottire dalla loro ombra. E invece lei, Martine Franck, aveva saputo sublimare la vicinanza di un marito come Henri Cartier-Bresson, sviluppando una fortissima personalità e solo dopo la sua morte, avvenuta […]
Era riuscita ad averla vinta su una specie di sortilegio, che spessissimo colpisce chi sceglie di essere compagno di vita di grandi personaggi: farsi inghiottire dalla loro ombra. E invece lei, Martine Franck, aveva saputo sublimare la vicinanza di un marito come Henri Cartier-Bresson, sviluppando una fortissima personalità e solo dopo la sua morte, avvenuta nel mese di agosto del 2004, dedicandosi a raccogliere la sua eredità con la Henri Cartier-Bresson Foundation. Nella quale si è impegnata fino a pochi giorni fa, quando è morta a Parigi sconfitta da una grave malattia.
Nell’emancipazione in realtà era stata favorita dalla grande differenza di età col Maestro, una trentina di anni, e dal fatto di aver raggiunto il successo giovanissima. Nata ad Anversa nel 1938, dopo aver girato il mondo al seguito della famiglia – Stati Uniti, Gran Bretagna, Madrid – era giunta a Parigi, dove nel 1964 era stata uno dei membri fondatori del celebre Theatre du Soleil. Ma intanto aveva avviato la sua carriera come fotografa, corrispondente – sempre dal 1964 – da Parigi per Time-Life, assistente di Eliot Elisofon e Gjon Mili, poi collaboratrice di testate come Fortune, Sports Illustrated, New York Times, Vogue, per approdare alla mitica agenzia Magnum nel 1983. Ampia anche la sua fortuna espositiva, coronata dall’omaggio resole dai Rencontres d’Arles nel 2004.
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