Figurati!
Quando la pittura abbandona l’aspirazione ad essere rappresentazione, quando cioè riesce a dimenticare la propria origine e la lunga storia imitativa che l’ha caratterizzata, diventa contemporanea.
Comunicato stampa
Martedi 29 novembre 2022 si inaugura “Figurati!”, introdotta da Bohdan Stupak con i lavori di Alfio Giurato, Andrea Mariconti, Nicolò Quirico, Lorenzo Tonda, Sergio Padovani, Stefano Bosis, Mai Gurewitz e Szymon Oltarzewski. La mostra sarà visitabile fino al 20 gennaio 2023, dal martedi al venerdi dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento.
La società moderna ci fornisce l'immagine di un uomo dinamico, connesso con il mondo e con molteplici alternative. Ma proprio questa presunta e assoluta libertà lo obbliga a misurarsi con l’incertezza, il rischio e, talvolta, il vuoto esistenziale. L'esistenza, intesa nel suo continuo divenire e trasformarsi, può portare dunque una sensazione di solitudine di fronte al mondo.
Se la vita contemporanea ha nella velocità la caratteristica principale, l'aspetto più radicale della pittura è invece proprio quello di introdurre un rallentamento. Non solo nel momento creativo, ma anche nella sua visione, divenendo così e indipendentemente dalle sue forme, un’arte contemplativa. E se la pittura rischia di pagare la separatezza del medium rispetto alla contemporaneità per la mancanza di sincronia con il proprio spazio-tempo, rischiando di apparire obsoleta, è anche vero che esiste, e non puoi farne a meno (“You can't kill painting!”, come esclamato da Philip Taaffe negli anni Ottanta a una tavola rotonda di Flash Art). Quando la pittura abbandona l'aspirazione ad essere rappresentazione, quando cioè riesce a dimenticare la propria origine e la lunga storia imitativa che l'ha caratterizzata, diventa contemporanea.
Nei lavori di Alfio Giurato (Catania, 1978) e Andrea Mariconti (Lodi, 1978) la figura umana è messa in relazione all'esistenza collettiva, in Nicolò Quirico (Monza, 1966) la contrapposizione tra parte razionale e irrazionale, tra bene e male è resa evidente dalla tensione delle parti, in Stefano Bosis (Milano, 1979) e Sergio Padovani (Modena, 1972) la solitudine viene rappresentata come interazione con la natura. Per la prima volta esposti in galleria lo scultore Szymon Oltarzewski (Lesko, Polonia, 1977) presenta delle figure velate, blocchi di marmo che celano figure in cui il tema della conservazione è anticipatore di una probabile movimentazione, Lorenzo Tonda (Fiesole, 1992) rappresenta l'ozio dell'uomo contemporaneo accompagnato costantemente dal mondo digitale, mentre Mai Gurewitz (Israele, 1999) dipinge momenti solitari di vita quotidiana.
La mostra segue a distanza di 15 anni la prima collettiva “Figurati!”: era infatti il novembre del 2007 quando veniva inaugurata da Federico Rui Arte Contemporanea la collettiva con i lavori di Nicola Samorì, Marco Fantini, Greta Frau, Marco Luzi, Anna Madia, Andrea Mariconti e Simona Bramati, poi ospitata al Museo Officina delle Arti di Reggio Emilia (febbraio 2008).
*** english text
Federico Rui Arte Contemporanea is pleased to present “Figurati!”, introduced by Bohdan Stupak with works by Alfio Giurato, Andrea Mariconti, Nicolò Quirico, Lorenzo Tonda, Stefano Bosis, Sergio Padovani, Mai Gurewitz and Szymon Oltarzewski. The show will open on November 29, 2022, and run through January 20, 2023.
Modern society provides us with the image of a dynamic man, connected with the world and with multiple alternatives. But this presumed and absolute freedom forces him to measure himself with uncertainty, risk and, sometimes, existential emptiness. Existence, in its continuous becoming and transforming, can therefore bring a feeling of loneliness in front of the world.
If the “speed” is the peculiarity of the modern life, the most radical aspect of painting is to introduce a slowdown. Not only in the creative moment, but also in its vision, thus becoming, regardless of its forms, a contemplative art. The lack of synchrony with its own space-time makes painting appear as a separate medium from contemporaneity. But, as Philip Taaffe exclaimed in the 1980s at a Flash Art round table, “you can't kill painting!”. When painting discards his aspiration to be representation and imitative, it becomes contemporary.
In the works of Alfio Giurato (Catania, 1978) and Andrea Mariconti (Lodi, 1978) the human figure is related to collective existence, in Nicolò Quirico (Monza, 1966) the contrast between the rational and the irrational, between good and evil is made evident by the tension of the parts, in Stefano Bosis (Milan, 1979) and Sergio Padovani (Modena, 1972) solitude is represented as an interaction with nature. For the first time exhibited in the gallery, the sculptor Szymon Oltarzewski (Lesko, Poland, 1977) presents veiled figures, blocks of marble that conceal figures in which the theme of conservation anticipates a probable movement, Lorenzo Tonda (Fiesole, 1992) represents the idleness of contemporary man constantly accompanied by the digital world, while Mai Gurewitz (Israel, 1999) paints solitary moments of everyday life.
The exhibition follows, after 15 years, the first collective "Figurati!": it was in fact November 2007 when Federico Rui Arte Contemporanea inaugurated the collective with the works of Nicola Samorì, Marco Fantini, Greta Frau, Marco Luzi, Anna Madia, Andrea Mariconti and Simona Bramati, later hosted at the Officina delle Arti Museum in Reggio Emilia (February 2008).