Intervista a Omar Hassan: l’artista-pugile che diventa stilista

Le vie di Omar Hassan sono infinite: dopo la boxe e i quadri presi a pugni, l’artista-pugile entra nel mondo della moda con una felpa eco-friendly a filiera innovativa. Da indossare o da collezionare?

Pittore, scultore, pugile e, da adesso, anche fashion designer: Omar Hassan (Milano, 1987) fa il suo ingresso nel mondo della moda attraverso una collaborazione con FUTURECLO, presentata nello studio di design Hangar Manzoni di Pescarenico (Lecco). L’artista milanese, in sinergia con il brand di abbigliamento, ha realizzato una felpa 100% cotone, di un’unica taglia e genderless, numerata e fabbricata soltanto quando viene effettuato l’ordine. Pensata per affiancare i brand della moda nella transizione ecologica, e creata attraverso tecnologie digitali che riducono lo spreco di risorse materiali ed energetiche, può essere sia indossata che collezionata. Ogni felpa ha inoltre un’etichetta con un codice QR che permette di scoprire la filiera, i partner produttivi e le certificazioni del prodotto. Un incrocio tra moda e rispetto per l’ambiente, tra creatività Made in Italy e innovazione. Effervescente è il termine utilizzato dalla Founder dell’Hangar Manzoni, Alessandra Del Bon, per parlare dell’artista. Tra le righe di questo confronto, Omar Hassan racconta l’entusiasmo per il progetto, i primi passi nella moda e le sfide che ha incontrato nel dialogo tra fashion e opere d’arte.

Omar Hassan. Photo Francesca Binda

Omar Hassan. Photo Francesca Binda

INTERVISTA A OMAR HASSAN

Perché, da artista, ti sei lanciato in una collaborazione di moda?
Per me ha un valore etico. Per la prima volta, dopo infinite proposte di collaborazione, ho trovato quello che cercavo: la vera eco-sostenibilità. L’idea è nata circa un anno fa, quando FUTURECLO mi ha contattato per propormi un progetto ricco di entusiasmo: una felpa che avrei potuto realizzare in totale libertà. Credo fermamente nell’iniziativa perché, non essendoci un magazzino da smaltire, non c’è pericolo di spreco. Sono riuscito a fare con la moda quello che faccio da sempre nella vita: opere d’arte. Più nello specifico, sul tessuto 100% cotone, è come se avessimo sezionato e incollato l’ultimo dei 121 quadri della serie che ho realizzato con i guantoni da boxe.

Omar Hassan. Photo Francesca Binda

Omar Hassan. Photo Francesca Binda

La felpa è genderless: oltre all’eco-sostenibilità, c’è anche un’attenzione verso temi come la fluidità di genere?
Nella vita faccio arte e ci inglobo tutto. L’arte non ha bandiere né colori.

Si tratta di streetwear?
Non vuole legarsi a questa tendenza. Al contrario, cerca di abbracciare un pubblico più ampio, coprendo tutte le età: ho collezionisti di ottant’anni che hanno preso la felpa per custodirla e clienti giovani che la indossano per andare in giro. È come un quadro: a seconda di come uno la veste, diventa sua.

Presentazione della linea di moda firmata da Omar Hassan in collaborazione con FUTURECLO

Presentazione della linea di moda firmata da Omar Hassan in collaborazione con FUTURECLO. Photo Francesca Binda

Come fai ad abbracciare un pubblico così ampio se, nel progetto, ci sono concetti come “blockchain” e “QR code”?
Questa è solo una parte. Ciò che è davvero interessante è la filiera. Se compri la felpa, viene prodotta appositamente per te. Ci vuole soltanto un po’ più di attesa perché viene realizzata interamente a mano dalle sarte. Alcune hanno settant’anni e le ho conosciute di persona mentre selezionavano i tessuti da tenere e quelli da scartare: “chest chi l’è bun, chest chi no”. La blockchain e il codice QR sono un plus, un valore aggiunto: ciò che davvero conta è il prodotto fisico e il processo che c’è dietro.

Credi che il mondo dell’arte stia facendo abbastanza per l’ambiente?
Ci sono momenti in cui fa più rumore e periodi in cui è più silenziosa, ma l’arte fa la sua parte e non ha mai smesso. Poi arriva la moda, che dall’arte prende spunto: pensa a quanti stilisti si ispirano ai quadri famosi. Il dialogo tra questi due mondi esiste da sempre e sempre esisterà.

Per un pugile abituato a ricevere pugni…
Non nel mio caso, perché sono fortissimo…

Presentazione della linea di moda firmata da Omar Hassan in collaborazione con FUTURECLO

Presentazione della linea di moda firmata da Omar Hassan in collaborazione con FUTURECLO. Photo Francesca Binda

Alla Fondazione Stelline hai esposto un quadro che recita: “Siamo tutti pugili, ognuno è il pugile della propria vita”. Quanto sacrificio hai messo nella collaborazione?
Tanto, tanto, tanto. Quando vado nelle scuole, ai ragazzi dico sempre: “il treno non arriva mai nel salotto di casa”. Devi alzarti, fare, disfare, muoverti, andare in stazione. Le cose possono venire oppure no, ma bisogna sempre provarci.

Arte, pugilato, moda: come fanno a convivere in te passioni così distanti fra loro?
Ne aggiungo altre due o tre: canto, compongo musica, scrivo. Essendo nato in mezzo a due culture, ho una predisposizione al nuovo e, ovunque vada, raccolgo tutte le energie che trovo.

Primo impatto nel mondo della moda?
Sicuramente ha prevalso l’entusiasmo di fronte alla novità. Però non sono stato io ad andare verso la moda: è stata lei a cercare me. Io mi sono limitato a farla dialogare con i miei quadri.

L’elenco di brand di moda che hanno avuto una svolta green è molto lungo: Vivienne Westwood, Armani, Stella McCartney… Omar Hassan sarà il prossimo?
Ho portato avanti questo bellissimo progetto perché ci credo e non mi precludo nulla, ma resto sempre un pittore.

Andrea Achille Dell’Oro

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