L’indiepocalypse è una temuta crisi di sovrapproduzione nel settore del videogioco indipendente, una crisi dovuta alla semplicità della distribuzione digitale e dei nuovi strumenti di sviluppo. Almeno dal 2015 analisti e sviluppatori ne hanno discusso chiedendosi se davvero avverrà o se magari sia persino già avvenuta. Ma Indiepocalypse è anche una raccolta digitale mensile di videogiochi indipendenti, una sfida al mercato videoludico mainstream.
LA ZINE DIGITALE INDIEPOCALYPSE
Andrew “PIZZAPRANKS” Baillie, uno sviluppatore di videogiochi “brevi e strani”, ha creato Indiepocalypse come spazio commerciale per opere simili a quelle che lui stesso realizza. Giochi che il pubblico considera troppo piccoli per essere venduti singolarmente, che rischiano di scomparire tra le uscite quotidiane e che la stampa specializzata neanche copre. Se l’indiepocalypse esiste, è una crisi non di produzione ma di curatela.
“Alcuni sviluppatori mi hanno detto che quello che guadagnano da Indiepocalypse è la maggior parte (o persino l’interezza) di quel che guadagnano con i videogiochi”, ci ha spiegato Baillie. Dei dieci sviluppatori inclusi ogni mese fino a otto vengono selezionati attraverso open call, mentre almeno un altro viene scelto da Baillie cercando di variare il più possibile gli stili videoludici inclusi. “Mi rifiuto di far diventare Indiepocalypse uno stile”, ci ha detto Baillie. “Per questo non ha un logo, un modo preciso di scrivere il suo titolo, niente che possa far credere alle persone che ci sia un modo preciso di creare un videogioco per Indiepocalypse”. Ogni mese è inoltre inclusa un’opera appositamente commissionata, e ai giochi si aggiungono un file PDF in stile zine (rivista amatoriale) e un software per realizzare e stampare simili riviste, Electric Zine Maker di Nathalie Lawhead. Da febbraio 2020 Baillie ha pubblicato almeno 354 videogiochi, ne ha commissionati 26 e ha anche realizzato un numero speciale di Indiepocalypse con kuš!, editore lettone cult nella scena del fumetto indipendente.
INDIEPOCALYPSE 34
Nel numero di novembre 2022 di Indiepocalypse, sponsorizzato dal progetto di critica videoludica Ranged Touch, ci sono un horror sulle violenze sessuali nel mondo dello spettacolo, una reinterpretazione per due persone del classico Nintendo The Legend of Zelda, un simulatore di supervisione di una catena di montaggio automatizzata, un racconto interattivo sulla memoria e uno su una caccia al ladro, un “videogioco di piattaforme” (in stile Super Mario Bros.) in cui l’ambientazione è uno stereogramma, una rivista multimediale interattiva e i regolamenti di due giochi di ruolo da tavolo da giocare con carta, penna e dadi. Infine c’è l’opera commissionata per questo numero: il difficile videogioco di piattaforme ed esplorazione Sylvie Lime di Love ♥ Game (Sylvie & Aria). Questa è insomma la varietà che Baillie e il mondo del gioco propongono e che spesso ci lasciamo scappare.
Le raccolte di Indiepocalypse sono disponibili al costo di $ 15 sulla piattaforma itch.io.
Matteo Lupetti
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