Giulia Mangoni – La strega si trasforma persino in vento
La mostra presenta una nuova produzione di opere con cui l’artista italo-brasiliana indaga il folclore della Ciociaria tra creature fantastiche, tradizioni orali e immaginario archivistico.
Comunicato stampa
Operativa Arte Contemporanea è lieta di presentare La strega si trasforma persino in vento, prima personale in galleria di Giulia Mangoni.
La mostra presenta una nuova produzione di opere con cui l’artista italo-brasiliana indaga il folclore della Ciociaria tra creature fantastiche, tradizioni orali e immaginario archivistico.
Attingendo a riferimenti antichi e coniugando le storie orali con la memoria collettiva e l'archivio, l’artista sovverte i confini tra finzione e realtà, evocando un mondo naturale ricco di fenomeni magici e forze fantasmatiche che coesistono con il quotidiano.
Attuando una reinterpretazione di antichi miti del meraviglioso, la figura-archetipo della strega in particolare assume un ruolo cruciale. Rappresentata come un essere ibrido e sfaccettato, figura umana evanescente, la strega diventa il simbolo di un immaginario onirico in grado di reinventarsi attraverso la trasformazione e l’immaginazione.
L’arte intima, potente e collettiva di Giulia Mangoni costruisce un universo di mitologie personali che oscilla tra grottesco e fantastico. Abitato da creature bizzarre dalle sembianze spesso animalesche, l’artista ci fornisce un bestiario immaginario come strumento per l’esplorazione di mistici mondi paralleli e narrazioni misteriose e simboliche.
Nata nel 1991 a Isola del Liri, Frosinone, Giulia Mangoni è cresciuta tra Italia e Brasile e ora vive e lavora alla sua città natale. Negli ultimi anni, Mangoni ha partecipato a mostre a livello nazionale ed internazionale, tra cui personali: Bits & Cream. Metabolizzazione d’Archivio, presso ArtNoble gallery, Milano; From the Island of Liri, a cura di Juliana Leandra presso Dreambox Lab, New York, più recentemente Nambur da IUNO projects, Roma; e mostre collettive: Ladder to The Moon presso Monitor Gallery, Roma; VIVERE DI PAESAGGIO, a cura di Mirta di Argenzio presso APALAZZO gallery, Brescia; The New Abnormal, Straperetana a cura di Saverio Verini e Roma Pittura Emergente Oggi curata da Cesare Biasini Selvaggi presso 21gallery Treviso. Nel 2020 Mangoni ha partecipato al programma di borse di studio presso CASTRO Projects a Roma, con la borsa di studio Scovaventi Italian Fellowship.
È stata una delle artiste protagoniste di Una Boccata D’Arte con il progetto di Fondazione Elpis, Galleria Continua e Threes Productions intitolato Il Salmerino Viandante, a San Lorenzo Dorsino nel Trentino-Alto Adige, curato da Valerio Panella.
È stata vincitrice del premio Skinner Connard’s Travel Prize e del premio Chadwick Healey Prize per la pittura.
Con la curatela di Beatrice Benella