I Martedì Critici – Nicola Samorì

Informazioni Evento

Luogo
FACOLTA' DI ARCHITETTURA VALLE GIULIA
Via Antonio Gramsci 53, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
13/12/2022

ore 18

Artisti
Nicola Samorì
Curatori
Davide Ferri, Alberto Dambruoso
Generi
incontro - conferenza

Ospite del dodicesimo appuntamento stagionale de I Martedì Critici sarà Nicola Samorì.

Comunicato stampa

Martedì 13 dicembre avrà luogo il dodicesimo appuntamento della nuova stagione de I Martedì Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall'Associazione Culturale I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.

La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell'arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diversi luoghi della cultura, tra cui la Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura - Sede di Valle Giulia, l'Accademia di Belle Arti di Frosinone e l'Accademia di Belle Arti di Roma.

 
Ospite del dodicesimo appuntamento stagionale de
I Martedì Critici
sarà
Nicola Samorì
 

 

Nicola Samorì è nato nel 1977 a Forlì e si è diplomato nel 2004 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Pittore e scultore, nel suo percorso si evidenzia il tentativo di mettere in pericolo forme derivate dalla storia della cultura occidentale: in esse l’apertura del corpo rappresentato e della superficie pittorica si mostrano senza soluzione di continuità e si ha l’impressione che la nascita di una nuova opera comporti sempre il sacrificio di una antica.

A partire dal 2010 si affacciano nei suoi lavori le prime scorticature del pigmento, processo evidente in tre mostre del 2011: Baroque, LARMgalleri, Copenaghen; Scoriada, Studio Raffaelli, Trento; Imaginifragus, Christian Ehrentraut Gallery, Berlino. L’anno successivo si tiene la sua prima personale in una sede museale: Fegefeuer, Kunsthalle, Tubinga. Con la mostra Die Verwindung, allestita presso Galleria Emilio Mazzoli di Modena nel gennaio 2013, “l’artista ha finito per castigare ciò che aveva composto, giungendo così all’inevitabile e irrinunciabile assassinio della pittura” (Alberto Zanchetta).

Nel 2014 si sono succedute mostre personali e collettive allo Schauwerk di Sindelfingen, al MAC di Lissone, alla Kunsthalle di Kiel e negli interrati palladiani di Palazzo Chiericati a Vicenza. L’anno successivo è selezionato per partecipare alla 56ma Biennale di Venezia, e inserito nel progetto espositivo Codice Italia curato da Vincenzo Trione.

Sempre nel 2015 il TRAFO Centre for Contemporary Art di Stettino gli dedica una vasta monografica dal titolo Religo. Sono del 2016 i progetti personali alla Galleria Monitor di Roma e il primo solo show presso la sede di Lipsia della Galerie EIGEN + ART, a cui segue la partecipazione alla 16° Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e la mostra Gare de l’Est al Teatro Anatomico di Padova.

Nel 2017 partecipa alla collettiva Art in Art presso il MOCAK di Cracovia e hanno luogo due monografiche al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e alla Neue Galerie di Gladbeck. Fra il 2017 e il 2018 prende parte alla mostra The New Frontiers of Painting presso la Fondazione Stelline di Milano, dove ritorna nella primavera del 2019 in occasione della mostra The Last Supper after Leonardo. Nel 2018 gli esperimenti con la tecnica dell’affresco condotti nei due anni precedenti confluiscono nella mostra Malafonte alla Galerie EIGEN + ART di Berlino.

A fine 2019 tiene la personale Cannibal Trail, presso il Yu-Hsiu Museum of Art, Caotun (Nantou, Taiwan), la prima in Asia; a inizio 2020 allestisce a Napoli, presso la Fondazione Made in Cloister e il Museo Archeologico, il progetto Black Square e in settembre con la mostra personale In abisso torna nella sede berlinese della Galerie EIGEN + ART. In novembre apre una personale al Museo Mart di Rovereto dedicata alla figura di Santa Lucia, una delle immagini-guida degli ultimi anni del suo lavoro. Nel 2021 viene presentata a Palazzo Fava di Bologna l’antologica dal titolo Sfregi, un percorso di diciassette anni di lavoro in oltre ottanta opere.