La terra del reale
Nel cuore di Via Tribunali, tra il Duomo e Forcella, tribunali138 è ormai da molti anni sede di sperimentazioni, laboratori in progress, esposizioni, happening, concerti.
Comunicato stampa
Nel cuore di Via Tribunali, tra il Duomo e Forcella, tribunali138 è ormai da molti anni sede di sperimentazioni, laboratori in progress, esposizioni, happening, concerti. Nella sua nuova veste lo spazio si apre al pubblico, dal lunedì al venerdì, proponendosi con la sua offerta originale come nuova irrinunciabile tappa dell'esperienza di visita a Napoli: chi sarà accolto potrà conoscere infatti il lavoro fotografico del padrone di casa/reporter e la sua carriera lunga 50 anni, con la possibilità di acquistare le opere che compongono l’Archivio Ferrara, un fondo in progress dal 1970.
E proprio dalle immagini dei movimenti di contestazione di quegli anni (il primo manifesto militante realizzato è nel 1974) si passa a quelle del terremoto del 1980 e della ricostruzione post sisma, per poi mettersi idealmente in viaggio con l'autore da Napoli verso il mondo, nelle zone di conflitto, con i reportage dal Libano, dai Territori occupati e dalla Guerra del Golfo. E infine tornando a Stromboli, a Procida.
Tra le fotografie più amate di Ferrara c'è lo scatto del 5 luglio 1984 allo stadio San Paolo, quando Diego Armando Maradona salì per la prima volta le scale degli spogliatoi ed incontrò il suo pubblico. Del 2016 è l'immagine realizzata nei campi di liquirizia di Rossano Calabro; andando a ritroso ecco Secondigliano (1991), l’Ospedale delle Bambole (1989), le Catacombe di San Pietro ad Aram (1988). E ancora i fotogrammi di Femminielli, un lavoro partito dagli anni ‘80 giunto fino a Res e bis. Il dualismo dei Femminielli (Roma 2018). Nel percorso di Ferrara non poteva mancare la Napoli delle avanguardie, quella di Lucio Amelio e Graziella Lonardi Buontempo, con protagonisti artisti quali Joseph Beuys, Andy Warhol, Keith Haring.
Tribunali 138 custodisce inoltre le fotografie dell’archivio Viviani, donato dalla famiglia a Ferrara, che poi lo ha riordinato. Tra le curiosità anche opere di Giorgio Sommer, il più noto fotografo paesaggistico, Fabrizio Lombardi, Sergio Fermariello; Joseph Beuys, Stelio Maria Martini, Josef Koudelka, Riccardo Dalisi, Leonardo Cammarano, Armando De Lisio, e i mosaici di Sofia Ferraioli.
Sarà, inoltre, possibile la consultazione della vasta biblioteca (oltre 2000 volumi) di saggi, riviste, testi teorici sulle arti visive e sulla fotografia. Uno spazio aperto anche oltre che agli appassionati anche alle scuole.