Anna Caruso – La stanza che ho dimenticato
Mostra personale.
Comunicato stampa
“La memoria è un mostro: tu ti dimentichi, essa no. Credi di avere una memoria, ma è la memoria che ha te.” (John Irving, Preghiera per un amico)
Il progetto nasce dalla riflessione sulla memoria e sulla percezione visiva dei ricordi. Attraverso una pittura fatta di sovrapposizione e trasparenze, Anna Caruso indaga i meccanismi di ricreazione della memoria e di percezione del tempo, accostando figure e spazi mentali che si compongono sulla tela come un falso ricordo a cui il cervello concede fiducia.
Non è il luogo specifico a essere rilevante, né la presenza umana a definirne la sostanza. L’intera rappresentazione, piuttosto, oscilla fra il mistero che sottende la nostra inadeguatezza e il timore sottile – talvolta ossessivo – di un destino comune cui siamo tutti votati.
I temi affondano le radici in vicende autobiografiche, manipolando ricordi disconnessi e consapevolezze attuali, delineate nelle figure dei soggetti, spesso tagliati, moltiplicati e iscritti nel contesto, a suggerire la falsità di una memoria imprecisa. La parte dipinta, organizzata in un tessuto figurale destrutturato e giocato sullo spaesamento dei segni e dei significati mentali, si contrappone allo spazio assente della tela bianca, che resta una predominante in cui – ancora una volta – l’osservatore deve muoversi in autonomia.
Il dialogo con lo spettatore, infatti, è parte integrante dell’opera: viene richiesto uno sforzo partecipativo e cognitivo al pubblico, che viene lasciato libero di interagire con il dipinto e con i quesiti che il lavoro propone. Le velature e le sovrapposizioni di livelli pittorici, infine, creano una visione simultanea che allontana chi guarda dal fulcro dell’azione, affinché nulla sia reale o definitivo, ma tutto passi attraverso il filtro personale della rielaborazione per moltiplicarne i significati.
BIOGRAFIA
Anna Caruso si laurea nel 2004 in pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Mostre personali recenti: “La Casa intorno al vaso”, a cura di Davide Dall’Ombra, Casa Testori (Novate Milanese), 2019; “The Third Memory”, Thomas Masters Gallery (Chicago), 2019; “Sillabari di Goffredo Parise”, a cura di Flavio Arensi, Studio d’Arte Cannaviello, 2016; “Sei se Ricordi”, a cura di Lorenzo Respi, Anna Marra Contemporanea, 2016.
Nel 2019 partecipa alla residenza “Santa Giulia Frantoio Arte” a cura di Arianna Baldoni con conseguente mostra “Paesaggi Liquidi” presso Palazzo Appiani (Piombino). Mostre collettive presso: Thomas Masters Gallery (Chicago), Studio d’Arte Cannaviello (Milano), Spazio 22 (Milano), Galerie Michael Schultz (Berlino), Esentai Gallery (Almaty), Villa Reale (Monza). Premio speciale “Gioco del Lotto” , VII Talent Prize, 2014; Premio Lissone 2014 (finalista), Premio Terna 06 (finalista); Premio Arte mondatori 2013. (finalista).
Gilda Contemporary Art