Reggio Emilia sempre più contemporanea: il nuovo museo, Ghirri, l’opera di Fontcuberta

Oltre 27mila visitatori alla mostra su Luigi Ghirri a Palazzo dei Musei prorogata al 2023. Affianca l’esposizione un ciclo di incontri sul fotografo nel trentennale della morte e un’opera d’arte pubblica permanente di Joan Fontcuberta

Reggio Emilia e il suo nuovo Palazzo dei Musei sono capitale del contemporaneo. Visto il successo di pubblico (oltre 27mila visitatori) si è decisa la proroga dell’esposizione organizzata in occasione del Trentennale della sua scomparsa In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive fino al 26 febbraio 2023: curata da Joan Fontcuberta, Matteo Guidi e Ilaria Campioli, si concentra sull’importante serie fotografica realizzata da Luigi Ghirri negli Anni Settanta nel parco Italia in Miniatura di Rimini. E poi l’organizzazione di un importante ciclo di incontri Variazioni di scala, che vuole approfondire molti dei numerosi aspetti già sollecitati dal lavoro di Ghirri e particolarmente presenti in tutta la mostra, come i processi di riduzione in scala del mondo, la distanza fra la realtà e la sua rappresentazione, la trasformazione del mondo in modello, la natura artificiale, il rapporto fra copia e originale e l’archivio fotografico come ecosistema complesso.

Luigi Ghirri, Rimini, 1977 © Eredi Luigi Ghirri

Luigi Ghirri, Rimini, 1977 © Eredi Luigi Ghirri

IL CICLO DI INCONTRI SUL LAVORO DI LUIGI GHIRRI A 30 ANNI DALLA MORTE

Il primo incontro, dal titolo Il saggio del paese, in programma sabato 17 dicembre 2022, ha come protagonista Franco Farinelli, geografo e professore emerito dell’Università di Bologna, i cui studi hanno rivoluzionato il modo di intendere il rapporto fra il mondo e i suoi modelli. Al centro delle sue ricerche, in particolare, vi è la cartografia intesa come strumento di ridefinizione dei principali modelli di descrizione del mondo. Ad animare i successivi incontri saranno Pippo Ciorra (sabato 14 gennaio ore 16), architetto, critico, docente e senior curator per il MAXXI Architettura di Roma, da sempre interessato ai punti di contatto fra fotografia e architettura; Costanza Caraffa (venerdì 3 febbraio 2023 ore 17), direttrice della fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz, le cui iniziative e pubblicazioni hanno contribuito alla creazione di una rete interdisciplinare e internazionale per ripensare le funzioni degli archivi fotografici; Giacomo Mercuriali (sabato 18 febbraio ore 16), studioso di teoria dell’immagine e iconologia, attualmente impegnato in una ricerca sui meme e sul rapporto tra verità e immagini digitali e, infine, Emanuele Coccia, filosofo e professore ordinario presso la Scuola di Studi Superiori in Scienze Sociali (EHESS) di Parigi, nelle cui pubblicazioni ha esplorato, cambiandone significativamente la percezione, la metafisica della vita vegetale e della vita degli oggetti.

Nuovi allestimenti del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia a cura di Italo Rota. Photo Carlo Vannini

Nuovi allestimenti del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia a cura di Italo Rota. Photo Carlo Vannini

IL NUOVO MUSEO DI REGGIO EMILIA RIPROGETTATO DA ITALO ROTA

La cornice di questi eventi è il nuovo museo di Reggio Emilia inaugurato a giugno dell’anno scorso: nato da un’idea progettuale di Italo Rota, è frutto di un percorso lungo 10 anni che ha assistito alla trasformazione del Palazzo dei Musei in via Spallanzani, all’interno del quale sono custoditi tesori di ogni epoca, raccolte e collezioni di archeologica, etnografia, storia dell’arte, storia naturale e di storia della città. Se al piano primo, nelle collezioni storiche, è stato possibile “ascoltare” il passato e al piano terzo lo spazio è per la sperimentazione in un laboratorio continuo di vita e quotidianità, al piano secondo è il momento della “proposta” per l’esperienza full immersion del visitatore. Il secondo piano si apre, infatti, con un video di Ermanno Olmi, I grandi semplici, “sulla capacità dell’uomo di fare manifattura, cioè prendere la materia e farne altro, e si concluderà con le visioni di grandi artisti della fotografia”, ha osservato Italo Rota. “Emerge la meravigliosa anomalia reggiana, fatta di serietà e visionarietà, portatrice di un’utopia che ci si può permettere, che nasce giorno per giorno e contribuisce a cambiare il mondo. Qui tecnologie e produzioni possono diventare atti artistici”.

Joan Fontcuberta, Curiosa Meravigliosa, opera d’arte pubblica permanente, Reggio Emilia

Joan Fontcuberta, Curiosa Meravigliosa, opera d’arte pubblica permanente, Reggio Emilia

CURIOSA MERAVIGLIOSA, L’OPERA D’ARTE PUBBLICA PERMANENTE DI JOAN FONTCUBERTA

E proprio la fotografia è al centro dell’ultimo contributo, in tema di cultura contemporanea, al Palazzo dei Musei. Si tratta di Curiosa Meravigliosa, l’opera d’arte pubblica permanente – di natura partecipativa – realizzata da Joan Fontcuberta in collaborazione con Marazzi, azienda leader nel settore della ceramica, appositamente per il nuovo museo. I cittadini di Reggio Emilia sono stati, infatti, chiamati dal Comune e da Fotografia Europea ad inviare una o più fotografie sui temi della curiosità e della meraviglia, fondanti delle collezioni museali. Una selezione dei 12mila scatti raccolti sono stati ricomposti assieme a fotografie degli oggetti presenti nelle collezioni dei musei, in un’unica grande immagine ottenuta grazie a un software di elaborazione digitale che raffigura un grande pavone. Il soggetto scelto da Fontcuberta attinge alle collezioni zoologiche del museo che conosce molto bene e a cui ha dedicato importanti lavori. Curiosa Meravigliosa si compone di 30 lastre di 120 per 240 centimetri in gres porcellanato foto-impresse che integrano l’architettura esistente e completano l’intervento di riqualificazione della piccola piazza a fianco del Palazzo dei Musei per riportare questo luogo al pieno utilizzo comune e per garantire un nuovo punto di incontro, cominciando dall’arte, attraverso un’azione di coinvolgimento attivo della comunità.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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