Dritta
Mostra di pittura.
Comunicato stampa
L’arte è una cosa che colpisce dove meno la si aspetta, ha strategie imbattibili che risalgono da ancestrali meandri della natura umana, essa stravolge mondi e ne inventa di nuovi. Attraverso di essa vita, morte e miracoli dell’umanità hanno trovato la loro casa ideale. Ha inventato Dio e gli ha dato un volto. Ha cantato i miti attraverso l’oralità mnemonica di antichi aedi, ha prosperato tra le mura imponenti di Roma, ha soffiato eterni toni ed imprevedibili combinazioni musicali volando dentro le composizioni di Mozart e di Battiato. Ha danzato sulle morbidissime punte di Svetlana Zacharova, fino a farla levitare. Ha dato la pittura e la poesia.
Una cosa che penso è che ciò che si può considerare mirabile nelle opere dell’arte sia l’incantesimo dato dalla certezza evidente con la quale l’autore dell’ opera ci apre a mondi nuovissimi nei quali però, allo stesso tempo sentiamo di appartenere da sempre. Possono essere le visure più astratte,
ma manipolate dall’autore che va dritto, senza certezze nel suo procedere, che non può essere progetto se non nel suo stesso divenire. Insomma, gli autori che preferisco sono quelli che vanno dritti e fiduciosi verso l’ ignoto, coraggiosamente, distratti nel loro da fare, impenetrabili da consensi o dissensi, coloro i quali ci hanno dato le loro cose preziosissime senza chiederci un bel nulla in cambio, forse desiderosi solo di un poco di amore ma senza osare chiederlo.
Loro quattro sono così: Taelis Correa, Sasha Mazzucco, Mirela Morreale e Dario Vaiarelli, hanno fatto parte, qualche anno fa, della folta quantità di studenti dell’accademia con i quali mi intrattengo da ormai 25 anni di insegnamento. Io sono invecchiato, loro sono sempre della stessa età, ma questa è un’altra storia.
Questi quattro pittori sono diversi, tra di loro, sono diversi da noi, come d’altra parte ‘...ogni uomo è a suo modo anormale’ come dice in uno dei Comizi d’ amore di Pasolini, Giuseppe Ungaretti rispondendo a una domanda dell’altro poeta che gli chiedeva cosa ne pensasse di un uomo che ama un altro uomo.