Il 2022 videoludico è stato un altro anno di interessanti uscite tra cui però, come nel 2021, continuano a mancare titoli importanti in esclusiva per le console di quella che viene detta “la nuova generazione,” cioè PlayStation 5 e Xbox Serie S e Serie X. Opere che insomma possano effettivamente dimostrare che questa nuova generazione di macchine serva alla crescita del medium. I titoli ad alto budget più rilevanti, come Elden Ring di FromSoftware e Bandai Namco, continuano a uscire anche sulle console della generazione precedente (PlayStation 4 e Xbox One), e Sony sta piano piano portando le sue serie dalla PlayStation al PC (nel 2023 arriverà Returnal, finora l’unica esclusiva notevole per PlayStation 5). Come ogni anno, Artribune ha scelto le dieci migliori opere videoludiche uscite negli ultimi 12 mesi. Videogiochi, raccolte di videogiochi e videogiocattoli che mostrano le traiettorie future del medium, ne dimostrano le potenzialità uniche e si inseriscono nell’attuale dibattito culturale e artistico.
Matteo Lupetti
ATARI 50: THE ANNIVERSARY CELEBRATION
Uno dei problemi che negli ultimi anni il videogioco sta affrontando è quello di preservare e tramandare le opere del passato, costrette in supporti spesso obsolescenti e snobbate dal pubblico odierno. Atari 50: The Anniversary Celebration di Digital Eclipse ha definito quello che sarà d’ora in poi lo standard che altre simili operazioni dovranno raggiungere e superare. Normalmente vengono realizzate mere raccolte di videogiochi in versioni “emulate,” cioè che funzionano grazie a software che imitano nel modo più fedele possibile il funzionamento delle macchine originali. Sono raccolte anche pregevoli, piene di interessanti materiali dell’epoca come quelle realizzate negli scorsi anni proprio da Digital Eclipse, per esempio la SNK 40th Anniversary Collection. MaAtari 50: The Anniversary Celebration struttura tutto questo all’interno di una serie di percorsi tematici e cronologici dove le opere giocabili, un centinaio di videogiochi per cabinati, computer e console della storia azienda statunitense Atari, sono contestualizzate da testi e video interviste. Il risultato è un vero museo virtuale e interattivo.
Atari 50: The Anniversary Celebration di Digital Eclipse e Atari è disponibile per PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5 e Xbox One e Xbox Serie S e X.
https://atari.com/products/atari-50th-the-anniversary-celebration
DWARF FORTRESS
Dwarf Fortress è il vertice della narrativa procedurale, la narrativa costruita da algoritmi che assemblano in modo parzialmente casuale e fanno interagire blocchi base su cui poi interveniamo anche noi. È parte della collezione permanente del MoMA e ha influenzato Minecraft di Mojang. Sviluppato principalmente dai fratelli Tarn e Zach Adams, è distribuito gratuitamente dal 2006, è continuamente aggiornato e nel 2022 ne è uscita una versione a pagamento con tutorial, supporto per il mouse e sonoro e grafica rinnovati. Una partita inizia con la creazione di un mondo di gioco unico: Dwarf Fortress ne costruisce la geografia e poi simula centinaia di anni di storia delle sue civiltà. A quel punto possiamo scavare e gestire una miniera di nani fantasy fino alla sua inevitabile rovina, leggere gli eventi storici del mondo generato o esplorarlo attraverso un avatar (nella modalità Adventurer, ancora assente in questa edizione). Ogni personaggio ha una personalità, ricordi a breve e lungo termine e una storia personale e ogni oggetto, minerale, pianta o creatura è simulato fino alle sue singole componenti (per esempio, fino ai suoi organi). Una vertiginosa rete di sistemi ed ecosistemi in continua interazione, capace di generare un’infinità di storie.
Dwarf Fortress di Bay 12 Games e Kitfox Games è disponibile per PC.
http://www.bay12games.com/dwarves/
IMMORTALITY
Sam Barlow ha perfezionato l’uso dell’interfaccia (le informazioni a schermo, gli elementi interattivi, i menù) del videogioco come spazio diegetico, cioè interno alla narrazione stessa, da esplorare e da scoprire. Con Immortality, Barlow continua il percorso dei precedenti Her Story e Telling Lies proponendoci un mistero da risolvere investigando un archivio video. Stavolta si tratta di un archivio che contiene location scouting, provini, dietro le quinte, prove e riprese non ancora montate di tre film fittizi, appositamente scritti da Barlow insieme a Amelia Gray, Barry Gifford (autore del romanzo originale di Cuore selvaggio e cosceneggiatore di Strade perdute di David Lynch) e Allan Scott e girati con attori in carne e ossa, tra cui Manon Gage nel ruolo del personaggio principale, imitando tre stili e tre generi diversi dalla seconda metà del Novecento. Il mistero da risolvere è che fine abbia fatto il personaggio interpretato da Gage, l’attrice Marissa Marcel, e perché i suoi unici tre film non siano mai usciti. Ma è anche il mistero del cinema e della sua industria e del suo voyeurismo, e più in generale il mistero di tutta l’arte.
Immortality di Half Mermaid Productions è disponibile per PC e Xbox Serie S e Serie X e su dispositivi Android e iOS per chi possiede l’abbonamento alla piattaforma di streaming Netflix (lo trovate nella sezione Giochi dell’app). È anche parte degli abbonamenti Game Pass di Microsoft.
https://halfmermaid.co/
NORCO
In un presente alternativo una ragazza torna a Norco, sua città natale, dopo la morte per cancro della madre e finisce in mezzo a cospirazioni di multinazionali del petrolio, culti religiosi e intelligenze artificiali che hanno invaso tanto le reti informatiche quanto le radici degli alberi. Nonostante i suoi elementi fantascientifici, Norco nasce da un progetto documentaristico multimediale dedicato alla Louisiana meridionale e iniziato dal suo principale sviluppatore, il geografo Yuts, dopo l’uragano Katrina del 2005. Norco è infatti una località reale della Louisiana, lungo il fiume Mississippi, parte della parrocchia (l’equivalente delle contee in Louisiana) di Saint Charles, e si trova poco a ovest di New Orleans. Il suo nome sta per New Oil Refinery COmpany, perché è stata fondata dalla multinazionale dell’energia Shell, che nel videogioco si chiama Shield ma mantiene tutta la sua centralità nello sviluppo e soprattutto nella distruzione della comunità. La rappresentazione videoludica del mondo come puzzle da risolvere raccogliendo indizi, tracciando collegamenti e cercando segreti diventa in Norco uno strumento di indagine, di reportage e docufiction per un pianeta eroso, persino nella sua memoria storica, persino nella sua memoria familiare, dal capitalismo estrattivo.
Norco di Geography of Robots e Raw Fury è disponibile per PC, Mac, PlayStation 4 e 5 e Xbox One e Xbox Serie S e X. È inoltre parte degli abbonamenti Game Pass di Microsoft.
PENTIMENT
Pentiment è un racconto interattivo ambientato tra un immaginario paesino bavarese e la vicina abbazia benedettina nella prima metà del Cinquecento. Nei panni di un pittore miniaturista, di cui possiamo definire in parte sia il passato sia la carriera, viviamo tre diversi momenti lungo 25 anni di vita di questa comunità e la vediamo cambiare anche in base alle nostre scelte mentre cerchiamo di risolvere una serie di delitti. Attraverso le vite e la quotidianità di personaggi di classi subalterne Pentiment parla di storia, della sua stratificazione e del suo racconto attraverso l’arte (il titolo si riferisce alla correzione di una parte di un’opera pittorica tramite la sovrapposizione di un nuovo strato). Parla di differenze sociali, gestione dei beni collettivi e questioni di genere, di responsabilità del delitto e impatto del castigo, della nascita del Protestantesimo e della transizione dall’epoca degli amanuensi a quella della stampa a caratteri mobili (ma gli esperti di storia e storia dell’arte troveranno qualche forzatura). Persino la grafica è ispirata ai manoscritti miniati con nomi, eventi storici e luoghi spiegati da glosse a bordo pagina, e il carattere tipografico dei dialoghi riprende vari stili di scrittura dell’epoca per rappresentare come il protagonista vede gli altri personaggi.
Pentiment di Obsidian Entertainment e Xbox Game Studios (parte di Microsoft) è disponibile per PC, Xbox One e Xbox Serie S e Serie X, anche come parte degli abbonamenti Game Pass di Microsoft.
https://pentiment.obsidian.net/
RETRO GADGETS
Come i suoi sviluppatori hanno spiegato al podcast Indie Comune del sito italiano N3rdcore, Retro Gadgets prende spunto da console virtuali come Pico-8. Ambienti di sviluppo e di emulazione per console per videogiochi che hanno le loro proprie capacità e le loro proprie limitazioni, ma che in realtà non esistono fisicamente. Retro Gadgets è un videogiocattolo per creare queste macchine immaginarie. Su un tavolo da lavoro virtuale uniamo componenti elettroniche (ugualmente virtuali), programmiamo le macchine da noi montate sfruttando Lua, un linguaggio di programmazione piuttosto diffuso nell’industria videoludica e base anche di Pico-8, e poi condividiamo le nostre creazioni online con il resto dell’utenza, che può scaricarle, studiarle e modificarle. Sono già disponibili macchine pensate per insegnarci le basi della programmazione, mini computer, console con multipli videogiochi, sintetizzatori musicali… Con Retro Gadgets l’attività ludica passa dal giocare prodotti industriali sviluppati da qualche multinazionale all’imparare a creare i nostri videogiochi e le nostre esperienze giocose, anche grazie al supporto della vivace comunità che è già nata intorno a questo software.
Retro Gadgets di Licorice ehf (Marco Bancale) e Studio Evil è appena uscito per PC in modalità Accesso Anticipato, cioè in una versione non definitiva e ancora in sviluppo. L’aggiunta più interessante, già annunciata ma ancora assente, sarà la possibilità di esportare le proprie creazioni per usarle indipendentemente da Retro Gadgets.
https://www.retrogadgets.game/
TEARDOWN
In Teardown siamo il proprietario di una ditta di demolizioni che per sbarcare il lunario deve darsi al crimine. Nelle varie missioni ci troviamo (solitamente) in una delle mappe del gioco con una serie di obiettivi da rubare o distruggere e con la consapevolezza che appena scatterà il primo allarme (per esempio, quando effettivamente ruberemo il primo oggetto) avremo solo un minuto prima che arrivi la sicurezza. Dobbiamo quindi studiare attentamente l’ambientazione e i suoi ostacoli per progettare e preparare un veloce percorso per la nostra fuga, modellando a nostro piacere, con un arsenale sempre più ricco di strumenti, un mondo di gioco completamente interattivo, distruggibile e malleabile. Le mappe possono essere giocate anche in modalità “sandbox,” senza obiettivi, e sono disponibili molteplici “mod,” modifiche del gioco realizzate dalla sua utenza per aggiungere nuovi strumenti e nuovi livelli. Da anni il videogioco rincorre l’idea di creare “simulazioni immersive,” opere in cui interagiamo in soggettiva e soprattutto con naturalezza con un mondo di gioco in cui ogni elemento viene simulato e calcolato per rispondere alle nostre idee e alle nostre azioni. Teardown è uno dei videogiochi che più ci si è avvicinato.
Teardown di Tuxedo Labs è disponibile per PC.
TRIENNALE GAME COLLECTION VOLUME 2
Realizzata per la 23esima Esposizione Internazionale della Triennale di Milano e curata da Pietro Righi Riva di Santa Ragione, la seconda Triennale Game Collection raccoglie cinque opere videoludiche appositamente commissionate a Yijia Chen e Dong Zhou (Optillusion), Fern Goldfarb-Ramallo (con parti cantate da Eve Hessas), Star Maid Games (Nina Freeman e Jake Jefferies), Akwasi Afrane Bediako e Llaura McGee (con collage realizzati in collaborazione con Bri Chew, musiche di Laura Ryder, traduzione in italiano di We Are Müesli e doppiaggio di Marta Pizzogallo). Opere pensate per accompagnare l’ultima esposizione universale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries che si è svolta nel 2022 e la sua mostra centrale, Unknown Unknowns (“ciò che non sappiamo di non sapere”) curata da dall’astrofisica Ersilia Vaudo. Il videogioco si confronta qui con l’ignoto, uno dei temi centrali dell’Antropocene, dell’era del cambiamento climatico, della riduzione della biodiversità, dell’acidificazione degli oceani, delle pandemie globali. Quella che James Bridle, nel suo omonimo e celebre saggio edito in Italia da Not di Nero Edizioni, ha definito “la nuova era oscura.”
Triennale Game Collection Volume 2 è disponibile gratuitamente per PC, Mac e dispositivi Android e iOS. Inoltre, è ancora disponibile gratuitamente online la prima Triennale Game Collection, curata ancora da Righi Riva nel 2016 per le ventunesima Triennale e con videogiochi di Mario von Rickenbach e Christian Etter, Tale of Tales, Cardboard Computer, Pol Clarissou e Everest Pipkin
https://triennale.org/game-collection
VIRTUOSO
La realtà virtuale può farci muovere con il nostro corpo e in maniera intuitiva in spazi virtuali impossibili fisicamente e può farci interagire con strumenti che non potrebbero esistere altrimenti. È una potenzialità ancora relativamente poco sfruttata, come è alla fine relativamente poco sfruttata nei videogiochi tradizionali, spesso interessati invece a simulare e fingere il mondo fisico e le sue regole. È invece la potenzialità su cui si basa Virtuoso, videogiocattolo e software di composizione musicale che permette di creare canzoni basate su loop di suoni e rumori usando la nostra voce e una serie di strumenti musicali appositamente progettati per essere suonati con i controller dei visori per la realtà virtuale. Le nostre composizioni possono essere poi condivise con il resto dell’utenza, che può rielaborarle, e possono essere esportate in formato .wav, ma è anche possibile collegare direttamente Virtuoso a software musicali di Windows come Ableton e Reaper usando un apposito programma.
Virtuoso di Really Interactive e Fast Travel Games è disponibile per Meta Quest e Quest 2 e per PC (usando visori per la realtà virtuale compatibili).
https://virtuoso-vr.com/
WAYWARD STRAND
I videogiochi hanno spesso timore di non farci vedere tutto ciò che possono offrire. Ci incoraggiano a scoprire ogni loro segreto, a raccogliere ogni loro oggetto, a completare ogni loro missione, rendendo disponibili persino mappe che mostrano dettagliatamente tutte le possibili attività. Wayward Strand mette invece al centro proprio la possibilità, e anzi la necessità, di non vedere e non fare tutto, di non massimizzare la nostra produttività. Nell’Australia degli Anni Settanta, una ragazzina aiuta per tre giorni la madre nell’ospedale in cui lavora trascorrendo tempo con gli anziani pazienti. In Wayward Strand non abbiamo obiettivi precisi da raggiungere: possiamo esplorare l’ospedale per scoprirne la storia, parlare con gli altri personaggi o anche semplicemente sederci in silenzio per far loro compagnia. Intanto il tempo scorre continuamente, anche quando non facciamo niente, e gli ospiti e i membri del personale dell’ospedale vivono la loro vita indipendentemente da noi: qualsiasi cosa facciamo ci perderemo eventi, incontri e conversazioni che stanno accadendo altrove. In questo modo, Wayward Strand racconta un mondo che non esiste solo per essere consumato.
Wayward Strand di ghost pattern è disponibile per PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5 e Xbox One e Xbox Serie S e X.
https://waywardstrand.com/
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