Il tempo della pittura

  • MAGTRE

Informazioni Evento

Luogo
MAGTRE
Via flaminia, 26 cap 00196, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
12/01/2023

ore 17

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva.

Comunicato stampa

Il tempo della pittura
MAGTRE Via flaminia, 26 cap 00196 Roma
Giovedi 12 Gennaio 2023
Dalle 17.00 alle 20.00
Finissage 19 gennaio 2023
Marco Affaitati
Lorenzo Cappella
Roberto Ciangola
Guido D’Angelo
Antonella Nardi

IL TEMPO DELLA PITTURA

Il pittore è un occhio, e la materia viva della pittura fluisce attraverso il corpo dell’artista, che diventa mezzo attraverso cui la visione si estrinseca, rivelando lo studio del mondo visibile, il mondo che avvolge l’occhio. (Lorenzo Cappella)
La tela è un registratore di azioni e appunti, uno storytelling di strati grafico-pittorici ed emozionali. Il tempo della pittura, scandito dal ritmo lento del colore a olio è un tempo di introspezione, di maturazione di significati esistenziali. (Marco Affaitati)
La prima regola per il pittore è imparare a non vedere. Destinare il senso principe dell'illusione a l'oscurità, a quella profondità del nulla dove forse è ancora possibile scorgere una traccia generatrice, lieve vibrante, indistinta. Vedere altro. Nominare con altro nome. Con altre linee disegnare il mondo. Il pittore è tenuto a mantenere una nuova lucidità, a cercare i segni della realtà negli interstizi, dietro gli angoli, tra le pieghe. (Guido D’Angelo)
Il quadro è sempre un paesaggio interiore omnicomprensivo degli “sguardi” sedimentati. Un paesaggio di forze che si trasmettono dal dentro al fuori. Questo movimento di trasmissione è l’unica verità che consente l’uscita dal caos infernale delle immagini. Il pittore può solo sperare di acquisire nuovi occhi per seguire i suggerimenti che gli arrivano dai sogni. (Roberto Ciangola)
Il pittore è un "soggetto" dentro al mondo costituito dalla sua stessa carne. Tramite questa accezione gli è permesso l’accesso al fondo primigenio in cui visibile e invisibile sono compartecipi nella strutturazione del reale. il pittore coagula/condensa suggestioni, intuizioni, accadimenti attraverso la pittura che è il suo linguaggio privilegiato rendendo esplicito il residuo della visione. (Antonella Nardi)
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