Berthe Morisot, la pittrice impressionista troppo spesso dimenticata

Fu tra le fondatrici del movimento impressionista, ma la storia dell'arte non le ha riconosciuto i dovuti meriti: Berthe Marie Pauline Morisot è stata un'artista talentuosa e dallo stile unico, che ci ha lasciato capolavori indiscutibili

Era il 14 gennaio del 1841 quando a Bourges, in Francia, da una ricca famiglia borghese nacque Berthe Marie Pauline Morisot: figlia di un funzionario statale d’alto rango e della pronipote del celebre pittore Jean-Honoré Fragonard, la piccola crebbe in un ambiente dove cultura e arte erano di casa. Il trasferimento nella vivace Passy, nei pressi di Parigi, contribuì a enfatizzare questo amore per le arti, grazie alla presenza di molti creativi e letterati, che resero la cittadina un vero e proprio centro culturale e furono assidui frequentatori di casa Morisot.

LA FORMAZIONE ARTISTICA DI BERTHE MORISOT

Berthe e i suoi fratelli furono perciò da subito introdotti alle arti, tanto che il padre, Edme Tiburce Morisot, riservò per loro uno studio dove dipingere e creare. La ragazza era particolarmente attratta dalla pittura e ebbe maestri d’eccezione, che la fecero familiarizzare con i grandi capolavori presenti al Louvre. Nonostante la sua inclinazione, non poté purtroppo iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Parigi, allora preclusa alle donne.

BERTHE MORISOT: UN’IMPRESSIONISTA A TUTTO TONDO

Il punto di svolta nella sua carriera avvenne quando fu introdotta nel prestigioso atelier di Jean-Baptiste Camille Corot, con il quale cominciò a dipingere en plein air. Proprio grazie alla nuove frequentazioni artistiche, conobbe un giorno il pittore Édouard Manet e tra loro fu chimica a prima vista. Édouard ritrasse Berthe in molti suoi dipinti e, nonostante le voci di una presunta relazione amorosa tra i due, lei sposò il fratello di lui, Eugène Manet. Nel 1873, a 32 anni, fu la sola donna ad unirsi al nascente movimento impressionista. Con Manet, Monet, Pissarro, Sisley, Degas, Renoir, allestì la fatidica mostra nello studio del fotografo Nadar, presentando nove sue opere, tra acquerelli, pastelli e olii. Fu assidua sostenitrice e attivo membro del gruppo, esponendo suoi lavori ad ogni esibizione impressionista. Si allontanò dall’attività artistica solo per un brevissimo periodo, legato alla nascita della sua unica figlia Julie Manet, cui è stata tra l’altro recentemente dedicata una mostra a Parigi.

L’ARTISTA DIMENTICATA

Come spiega il video di BTM – Behind the Masterpiece che vi proponiamo, a Berthe fu difficile dipingere all’aperto, poiché per l’epoca era disdicevole che una donna si dedicasse alla pittura. La peculiarità delle opere della Morisot sono dunque i soggetti femminili, ritratti nei momenti più intimi e familiari, solitamente preclusi ai pittori uomini. Il suo sguardo non fu tuttavia mai superficiale, ma attento ai tratti psicologici dei suoi modelli. Nonostante sia a tutti gli effetti tra le fondatrici del movimento impressionista, Berthe Morisot fu sepolta a 54 anni con una lapide che riporta la banale dicitura “Berthe Morisot, vedova di Eugène Manet” e sul certificato del decesso fu trascritto che l’artista era “senza professione”. Fortunatamente fu successivamente ricordata dai suoi colleghi ed estimatori, tanto che nel primo anniversario della scomparsa, fu organizzata una retrospettiva interamente a lei dedicata con 394 delle sue opere. Tuttavia, ancora oggi, il suo nome viene a torto ricordato faticosamente tra la cerchia dei grandi impressionisti.

Roberta Pisa

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

Scopri di più