L’arte contemporanea e la Lingua dei Segni. Al Castello di Rivoli meeting internazionale sull’accessibilità museale per le persone sorde. Con case history da New York
Torniamo a parlare della Summerschool al Castello di Rivoli, perché il 1 settembre sarà una giornata particolare per l’istituzione piemontese, che potrà fregiarsi di un doppio primato: in primis, quello di essere il primo museo italiano di arte contemporanea a dedicare una giornata di studi internazionale alla riflessione sul tema dell’accessibilità museale a favore delle […]
Torniamo a parlare della Summerschool al Castello di Rivoli, perché il 1 settembre sarà una giornata particolare per l’istituzione piemontese, che potrà fregiarsi di un doppio primato: in primis, quello di essere il primo museo italiano di arte contemporanea a dedicare una giornata di studi internazionale alla riflessione sul tema dell’accessibilità museale a favore delle persone sorde. E poi, quello di vantare una metodologia all’avanguardia rispetto all’approccio a questa realtà. Il silenzio racconta l’arte, così si chiama questo progetto unico al mondo, è stato presentato a New York nel 2011 presso l’Istituto di Cultura Italiana ed il MetropolitanMuseum, confluendo nel Dizionario di arte contemporanea in Lingua dei Segni,edito da Allemandie realizzato dal Dipartimento Educazione del Museo in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino. Proprio in quella occasione è stato avviato il network che sabato 1 Settembre (tra le 10 e le 17) si incontrerà per il programma della Summerschool presso il Castello: sono già numerosissime le persone sorde e udenti iscrittesi, provenienti da tutta Italia. I docenti invitati a intervenire al workshop – dedicato ad adulti e bambini sordi, ma anche a operatori culturali e museali, educatori, interpreti, studenti, insegnanti – sono due famosi operatori/educatori museali provenienti dal Metropolitan Museum, dal Guggenheim, dal MOMA di New York. Stiamo parlando dei ricercatori Emmanuel Von Schack, sordo, e Hollie Ecker, udente, entrambi impegnati nello sviluppo di progetti in Lingua dei Segni, rivolti alle persone sorde, ma di fatto aperti a chiunque. La testimonianza della loro esperienza servirà a far comprendere come i programmi che adottano questo linguaggio possono in realtà affascinare e arricchire l’esperienza di tutti i visitatori.
All’incontro, moderato dalla professoressa Elena Radutzky, una dei più autorevoli esperti di Lingua dei Segni Italiana, che vive tra Roma e New York, interverrà anche Carlo di Biase dell’Osservatorio sull’Accessibilità presso l’ENS (Ente Nazionale Sordi): sarà lui a illustrare una guida multimediale appena realizzata con Palazzo Massimo alle Terme e con ISSR (Istituto Statale Sordi di Roma) da usare su dispositivi hi-tech (tablet e smartphone) durante la visita in un museo.
Si tratterà dunque una giornata interamente dedicata alla formazione, durante la quale saranno prese in esame le migliori pratiche messe in atto da diversi musei europei e statunitensi, in favore delle persone sorde; quattro le lingue utilizzata: Lingua Americana dei Segni ASL, Lingua Italiana dei Segni LIS, Italiano parlato e Inglese. Alle ore 17, al termine della giornata di studi, il pubblico potrà seguire negli spazi del Museo la performance site specific Corpi e Spazi a cura di Elena Rolla. Un evento completamente accessibile a tutti, poiché totalmente privo di musica.
– Claudia Giraud
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