Si legge “tutto d’un fiato” Il design e l’invenzione del Made in Italy, il libro pubblicato da Einaudi per le cure di Elena Dellapiana. Questo perché l’autrice, docente di Storia dell’Architettura e del Design al Politecnico di Torino, nello scegliere un argomento attuale, corposo, quanto avvincente qual è quello del Made in Italy, è riuscita a conciliare la visione accurata, propria di un approccio scientifico, con la capacità di catturare l’attenzione anche di un pubblico interessato ma composto non solo da addetti ai lavori.
Non, quindi, una storia del design in Italia attenta all’analisi, pur fondamentale, dei protagonisti, delle tendenze e del dato progettuale, quanto una visione dal taglio antropologico centrata sull’analisi di quel processo di costruzione volto a definire, a tracciare, a comunicare l’immagine dell’Italia nel mondo a partire dalle esposizioni del XIX secolo sino agli Anni Ottanta del Novecento.
IL LIBRO DI ELENA DELLAPIANA SUL MADE IN ITALY
Dellapiana conduce il lettore lungo un percorso che svela come il Made in Italy, di cui oggi tanto si parla e che è sempre più al centro della programmazione economica e culturale, sia, grazie a un complesso iter di costruzione che procede dal Risorgimento, se non dall’età rinascimentale, sino ai nostri giorni, un brand globale e riconosciuto. Un brand che porta effetti sicuramente positivi e dall’innegabile beneficio economico e sociale, pur nel rischio di ingabbiare progettisti e mercato in un cliché ultra sperimentato, da cui sarà, nei prossimi anni, molto difficile affrancarsi. La fortuna, il successo dell’immagine Italia per come si è costruita nel tempo contiene al suo interno, paradossalmente, delle criticità da non sottovalutare. Sorta di “parola-valigia”, per citare un’efficace espressione dell’autrice, l’espressione “Made in Italy” racchiude aspetti diversi: gli oggetti, gli arredi, il cibo, gli abiti e le scarpe, le borse, le automobili, le motociclette, ma, soprattutto, le atmosfere e gli stili di vita.
IL MADE IN ITALY E GLI ALTRI PAESI
Una visione ad ampio raggio quella che traspare con evidenza dalle pagine del libro e che spiega la ragione della scelta di considerare, nel taglio adottato, anche altri palcoscenici quali gli Stati Uniti, il Nord Europa e la Francia. Paesi che hanno contribuito, pur se con modalità diverse, alla costruzione della fortuna del marchio Italia nel mondo. In particolare gli Stati Uniti, il cui contributo, come nelle arti visive e nella moda, ha fornito alla nostra penisola visibilità e promozione sia culturale sia di mercato. Diversamente, e appare una scelta motivata, non sono state esaminate altre realtà quali l’America Latina, la Germania, l’Inghilterra o la Spagna perché non costituiscono, secondo l’autrice, elemento di comparazione utile.
Una lettura lucida e rigorosa, per concludere, quella di Dellapiana, e ancor più apprezzabile sia perché non cede alle pur comprensibili tentazioni di un falso entusiasmo sia perché condotta senza chiose moralistiche e semplicistiche; una narrazione che può offrire, sul fronte del metodo e della riflessione, molti spunti per una valutazione del sistema Italia.
Gabriella De Marco
Elena Dellapiana – Il design e l’invenzione del Made in Italy
Einaudi, Torino 2022
Pagg. 320, € 25
ISBN 9788806251406
https://www.einaudi.it
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