Venezia Updates: l’imperativo? Esserci. dal Bahrain al Kosovo, tanti paesi “nuovi” infilano i padiglioni alla fine delle corderie. E fanno anche bella figura…
Dal Kuwait alla Croazia, passando dal Bahrain e la Thailandia, la Malesia e il Kosovo, ma senza dimenticare l’Irlanda, l’Estonia, il Cile, il Perù, la Macedonia e l’Ucraina. Alla fine del percorso della mostra principale di Chipperfield le Corderie dell’Arsenale presentano un’infilata di padiglioni di piccoli paesi – ma per nulla marginali – della scena […]
Dal Kuwait alla Croazia, passando dal Bahrain e la Thailandia, la Malesia e il Kosovo, ma senza dimenticare l’Irlanda, l’Estonia, il Cile, il Perù, la Macedonia e l’Ucraina. Alla fine del percorso della mostra principale di Chipperfield le Corderie dell’Arsenale presentano un’infilata di padiglioni di piccoli paesi – ma per nulla marginali – della scena mondiale.
Alcuni di essi, orientali, si confrontano con le nuove architetture che andranno a dialogare con la tradizione. Altri propongono un’analisi dei flussi turistici (Cipro) e di un nuovo modo di pensare gli spazi urbani dopo profondi mutamenti sociali avvenuti in Kuwait, mentre il Kosovo si trova ora ad affrontare una impegnativa e stimolante ricostruzione pos-bellica, l’Estonia con i complessi monumentali post-sovietici, il Cile con il suo soilscape di sale. Tutti con quell’attenzione ed entusiasmo delle realtà emergenti in grado di far confluire le energie verso la creatività…
– Marta Santacatterina
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