StigmaTe dal disagio esistenziale alla società della bellezza
La mostra, a cura della professoressa Sibilla Panerai (Università G. d’Annunzio, Pescara), restituisce al pubblico quanto accaduto nei sei mesi di laboratori svoltisi da luglio a dicembre 2022 e si pone quale punto di riflessione sullo stigma legato ai disturbi della sfera mentale ed emotiva e sul rapporto che intercorre tra benessere collettivo e personale.
Comunicato stampa
Inaugura sabato 21 gennaio al Museo Michetti (Piazza S. Domenico 1, Francavilla al Mare) alle 17.30 l’esposizione StigmaTe, che nasce da un progetto di formazione in terapia artistica condotto dall’artista e performer Mandra Stella Cerrone presso il Centro di Salute Mentale di Chieti sotto la supervisione del suo direttore, lo psichiatra e psicoanalista Marco Alessandrini. La mostra, a cura della professoressa Sibilla Panerai (Università G. d’Annunzio, Pescara), restituisce al pubblico quanto accaduto nei sei mesi di laboratori svoltisi da luglio a dicembre 2022 e si pone quale punto di riflessione sullo stigma legato ai disturbi della sfera mentale ed emotiva e sul rapporto che intercorre tra benessere collettivo e personale.
Mandra Stella Cerrone, che ha elaborato una personalissima sintesi di tecniche psicosciamaniche, fototerapia, drammateatro, potenziamento della creatività e terapia artistica, lavora da sempre sulla relazione tra arte e vita e sul potere curativo e trasformativo dell’arte, proponendo al pubblico performance e laboratori dal profondo impatto emotivo, anche attraverso le attività del suo studio Mystic Driver Art Lab, promotore della mostra. «Nella mia ricerca- afferma l’artista- l’arte è la medicina sacra che innesca processi di conoscenza e trasformazione influenzata all’interno da tecniche non convenzionali di guarigione. Tutte le mie performance sono atti poetici, pubbliche e private, tentano di fondere in un unico atto la natura estetica, artistica e terapeutica». Questo l’approccio con cui l’artista ha formato gli operatori del Centro Diurno del Centro di Salute Mentale di Chieti, sviluppando diverse pratiche artistiche, dalla fotografia evolutiva, attraverso autoscatti, ritratti e manipolazione fotografica, che svela emozioni e immagini che sfuggono all'indagine verbale, alla psicogenealogia fino alle rappresentazioni teatralizzate e simboliche di sé, del proprio vissuto o di opere della storia dell’arte, scelte poi dai partecipanti quale chiave di volta di un sentire collettivo.
“La pratica artistica è il mezzo attraverso il quale riabilitare il proprio Sé e liberare il potenziale creativo e rigenerativo insito in ognuno di noi: le opere d’arte nascondono infinite possibilità di guarigione per il pubblico e per l’artista”, afferma la curatrice, Sibilla Panerai, che rilegge con sensibilità il materiale prodotto nei laboratori, riconoscendone l’intrinseca autonomia artistica.
Nell’interazione tra arte e psicoanalisi è centrale il ruolo del direttore del Centro di Salute Mentale Marco Alessandrini, amatore d’arte ed esperto di arteterapia che, aderendo al progetto StigmaTe, ha saputo dare ai suoi pazienti le condizioni per esprimere le parti più bisognose di sé: “Fare arte diventa perciò in questo progetto sia ‘fare’ sé stessi, sia sovvertire ruoli, etichette diagnostiche, paure. Tentare, in un rapporto non gerarchico tra conduttori e pazienti, di far emergere in un solo atto, un nuovo Sé in persone dal mondo interno frammentato è il germe di una società anch’essa nuova e più coesa, creativa”, spiega lo psichiatra. Sono visibili in mostra (fino al 31 gennaio, dal martedì alla domenica dalle 16 alle 20), quelli che Alessandrini chiama “un mosaico di atti creativi che rispecchia il comporsi stesso della mente di ogni partecipante in questa avventura di metamorfosi e cura”.
Per la realizzazione dell’esposizione, promossa da Mystic Driver Art Lab con il patrocinio del Comune di Francavilla e dell’assessora alla cultura Cristina Rapino, si ringraziano la Fondazione Michetti, Zaira Fusco, gli sponsor TecnoGlass, Pasetti, Pass2000, Ermes e Ico, gli operatori del C.S.M., i pazienti e i loro familiari.