Lorenza Baroncelli nominata direttrice del Dipartimento di Architettura del MAXXI di Roma
L'architetta e curatrice quarantaduenne vanta un brillante curriculum, dall'assessorato alla Rigenerazione Urbana di Mantova alle collaborazioni con grandissimi architetti e artisti da Rem Koolhaas a Carsten Holler, fino alla direzione artistica della Triennale di Milano
Lorenza Baroncelli è la nuova direttrice del Dipartimento di Architettura del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma: a deciderlo il CdA della Fondazione MAXXI riunitosi alla presenza del neopresidente Alessandro Giuli, Caterina Cardona, Piero Lissoni e Monique Veaute. Quasi un anno dopo la pubblicazione del bando per il reperimento del successore di Margherita Guccione, che ha ricoperto il ruolo di direttrice fino al 2021, la scelta è ricaduta su Baroncelli, il cui mandato inizierà il primo febbraio 2023 e durerà tre anni. Guccione continuerà a ricoprire il ruolo di direttrice scientifica del Progetto Grande MAXXI – il colossale cantiere che porterà il museo romano ad ampliarsi e rinnovarsi profondamente nei prossimi anni – e come consulente interna per i progetti speciali di architettura e fotografia contemporanea.
CHI È LORENZA BARONCELLI, NEODIRETTRICE DEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DEL MAXXI
Brillante il curriculum di Baroncelli, classe 1981, architetta e curatrice italiana, nonché visiting professor al Politecnico di Vienna. Dal 2018 al 2022 è stata direttrice artistica della Triennale di Milano, dove ha coordinato le attività artistiche, di comunicazione e fundraising, e sotto la cui direzione è stato inaugurato il primo Museo permanente del Design Italiano curato da Joseph Grima ed è stata tenuta la XXII Esposizione internazionale Broken Nature: Design that takes on human survival curata da Paola Antonelli. Ha collaborato con grandi enti e istituzioni internazionali come le Serpentine Galleries di Londra, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Biennale di Architettura di Venezia e collaborato con architetti del calibro di Stefano Boeri, Rem Koolhaas, Herzog & de Meuron, Bjarke Ingles, Elizabeth Diller; curatori come Hans Ulrich Obrist, Julia Peyton Jones, Klaus Biesenbach; e artisti come Tino Sehgal, Olafur Eliasson, Philippe Parreno, Dominique Gonzalez-Foester, Carsten Holler, Ko Joeng-a, Liam Gillick, Yoko Ono, e Maurizio Cattelan.
Esperta in management di progetti di rigenerazione urbana, è stata assessora alla Rigenerazione Urbana a Mantova, prima in Italia, come anche consulente per le strategie urbane e culturali per il premier albanese e artista Edi Rama. Ha lavorato in Brasile per la segreteria di Habitaçao e in Colombia sulle politiche di trasformazione degli insediamenti informali; ha tenuto conferenze pubbliche in tutto il mondo e ha scritto per numerose testate di settore e non, inclusa Artribune.
IL FUTURO DEL MAXXI DI ROMA E IL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO
La nomina di Baroncelli – che cade a poche settimane da quella di Alessandro Giuli come presidente, scelto lo scorso novembre in pieno allineamento con gli ideali del nuovo governo – sembra smentire la teoria che avrebbe visto il MAXXI entrare sempre più nell’orbita conservatrice dell’esecutivo Meloni. In realtà, per il momento, l’arrivo di Baroncelli dimostra che nessuna occupazione è in corso: la neodirettrice è stata infatti assessora di una giunta di sinistra a Mantova e candidata a Roma a fianco del renziano Giachetti. Una nomina quindi che appare basata sulle qualità e la competenza, piuttosto che sulle relazioni politiche o sulle logiche di parte. Ne va dato atto a Giuli.
Ma al Maxxi le novità (ancor più grandi di questa) dovranno arrivare a breve. Al museo romano, infatti, manca in questo momento un direttore artistico (Hu Hanru ha terminato il suo incarico lo scorso 31 dicembre). Con tutta probabilità il neodirettore sarà nominato dal nuovo Consiglio di Amministrazione, che si formerà dopo le elezioni regionali nel Lazio: il toto nomi ruota attorno a figure come Arturo Galansino, Francesco Bonami, Luca Beatrice e Francesco Stocchi, quest’ultimo vociferato in pole position. Se così sarà, anche l’età media dei vertici artistici del museo si abbasserà significativamente visto che anche Stocchi è un under 50. Resterà poi da nominare il nuovo capo dipartimento per l’arte, a meno che Bartolomeo Pietromarchi non riesca a mantenere la sua posizione.
Giulia Giaume
www.maxxi.art
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