Era solo ieri – Luca Bertolo / Elena Volpato

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA NAZIONALE
Via Delle Belle Arti 56, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
04/02/2023

ore 17

Artisti
Luca Bertolo
Curatori
Elena Volpato
Generi
incontro - conferenza

Era solo ieri è un progetto a cura di Maria Luisa Pacelli che coinvolge tre artisti e due storici dell’arte, che ha come obiettivo quello di interrogarsi sul significato che può avere oggi un museo di arte antica, come la Pinacoteca di Bologna, per un artista contemporaneo e, allo stesso tempo, il ruolo che possono giocare gli artisti nel fornirci delle chiavi di lettura per metterci in relazione con il nostro patrimonio storico.

Comunicato stampa

In occasione di ART CITY Bologna 2023 la Pinacoteca Nazionale di Bologna propone tre
appuntamenti con il pubblico incentrati sul rapporto tra ricerca artistica contemporanea e patrimonio
storico, raccolti sotto il titolo
Era solo ieri.
Inoltre, il museo resterà straordinariamente aperto fino alle 24.00 durante l’ART CITY White Night di
sabato 4 febbraio, quando sarà possibile visitare la mostra dedicata a
Giulio II e Raffaello. Una nuova
stagione del Rinascimento a Bologna, che terminerà il giorno successivo, e la mostra
EX organizzata
dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con l’Accademia di Ravenna.
Era solo ieri è un progetto a cura di Maria Luisa Pacelli che coinvolge tre artisti e due storici dell’arte,
che ha come obiettivo quello di interrogarsi sul significato che può avere oggi un museo di arte antica,
come la Pinacoteca di Bologna, per un artista contemporaneo e, allo stesso tempo, il ruolo che possono
giocare gli artisti nel fornirci delle chiavi di lettura per metterci in relazione con il nostro patrimonio
storico.
Il primo appuntamento, che avrà luogo giovedì 2 febbraio alle 17.00 presso l’Aula Gnudi della
Pinacoteca, è un dialogo pubblico tra Pier Giovanni Castagnoli, storico dell’arte e critico, e il pittore
Flavio de Marco. A partire da un autoritratto dell’artista, ispirato al ritratto del mercante Georg Giese
dipinto nel 1523 da Hans Holbein e oggi alla Gemäldegalerie di Berlino, Castagnoli e de Marco si
confronteranno su temi inerenti la storia dell’arte e la ricerca artistica.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito pinacotecabologna.beniculturali.it
Venerdì 3 febbraio, alle 17.00 Sabrina Mezzaqui ed Elena Volpato guidano il pubblico alla scoperta
di alcune opere del museo. Il filo conduttore della visita, che si svilupperà nelle sale del Trecento e del
Quattrocento, è dato dalla lettura, in cinque tappe, del racconto di Jorge Luis Borges Il libro di sabbia.
Ognuna delle cinque letture sarà seguita dalla presentazione di altrettante opere della Pinacoteca
contenenti la rappresentazione di libri. Si tratta di opere realizzate dal Maestro dei Polittici, Jacopo di
Paolo, Giusto de’ Menabuoi, Giovanni Martorelli e Francesco Del Cossa dalle quali si trarranno
alcune riflessioni sul significato dei libri nella cultura visiva di quei secoli e su quanto i dettagli messi in
evidenza possano oggi raccontarci.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito pinacotecabologna.beniculturali.it
L’ultimo appuntamento si terrà sabato 4 febbraio alle 17.00, quando saranno Luca Bertolo ed Elena
Volpato a guidare il pubblico alla scoperta di alcune opere del Cinquecento e del Seicento, partendo
dal volume Antichi Maestri di Thomas Bernhard. Il percorso si soffermerà su alcuni dipinti di Giorgio
Vasari, Ludovico Carracci, Guido Reni e Michele Desubleo che saranno presentati come esempi, di
volta in volta positivi o negativi, per porre in discussione alcune tra le più comuni consuetudini,
tipiche degli storici dell’arte e assunte dalla maggior parte dei visitatori di musei, in fatto di
presentazione, interpretazione e fruizione delle opere.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito pinacotecabologna.beniculturali.it
In occasione della ART CITY White Night, sabato 4 febbraio le sezioni del Medioevo e del
Rinascimento della Pinacoteca, dove è allestita la mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del
Rinascimento a Bologna, resteranno aperte dalle 19 alle 24 con ingresso gratuito.
Dalle 20 alle 23, cinque operatori dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e della società Senza Titolo
saranno a disposizione del pubblico per illustrare alcune opere del museo.
La Pinacoteca ospita poi nel Salone degli Incamminati la quinta edizione del progetto espositivo
EX, a cura di Carmen Lorenzetti e promosso dell’Accademia di Belle Arti di Bologna in
collaborazione con l’Accademia di Ravenna, che mira a riportare all’attenzione del pubblico storia e
memoria dei due istituti che negli anni hanno formato decine di artisti oggi riconosciuti a livello
nazionale ed internazionale.
La mostra include opere di Giovanni Blanco (1980), Jacopo Casadei (1982), Rudy Cremonini
(1981), Domenico Grenci (1981), Enrico Minguzzi (1981) e Nicola Samorì (1977).
La mostra inaugura sabato 4 febbraio alle ore 18.00 (con orario prolungato fino alle 24 in occasione
della ART CITY White Night) e prosegue fino al 12 marzo 2023.
Infine, domenica 5 febbraio, ultimo giorno di apertura della mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova
stagione del Rinascimento a Bologna, la Pinacoteca sarà aperta dalle 9.00 alle 19.00 con ingresso gratuito
nell’ambito dell’iniziativa del Ministero della Cultura Domenica al Museo.
I PROTAGONISTI DEGLI INCONTRI
ERA SOLO IERI
Pier Giovanni Castagnoli, classe 1946, è stato allievo di Francesco Arcangeli all’Università di
Bologna dove si è laureato nel 1970 e dove è stato docente di Problemi di storiografia delle Arti (1973-
1983) e Storia dell’Arte Contemporanea (1983-1992). È stato docente anche presso l’Istituto Universitario
di Architettura di Venezia e l’Università di Padova.
Oltre all’attività accademica Castagnoli ha dedicato una parte consistente del proprio impegno
professionale alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici, ha diretto la Galleria Civica d’Arte
Moderna di Modena (1982-1987), la Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1987-1994) e la GAM -
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (1998-2008).
È autore di moltissimi saggi, cataloghi e libri di storia dell’arte contemporanea.
Flavio de Marco è nato a Lecce nel 1975, è un pittore e scrittore italiano diplomato all’Accademia di
Belle Arti di Bologna, oggi vive e lavora a Berlino.
La sua ricerca riflette sul mondo contemporaneo come luogo in cui la nostra visione è filtrata
attraverso schermi onnipresenti e immagini standardizzate. Utilizza lo schermo del computer come
cornice per rappresentare il mondo di oggi e indaga questo spazio virtuale come un nuovo modello
per la pittura.
Espone per la prima volta nel 1997 e da allora sono seguite numerose mostre personali in Italia e
all’estero in spazi pubblici e privati fra i quali la Künstlerhaus Bethanien di Berlino, la Frankendael
Foundation di Amsterdam, l’Estorick Collection of Modern Art e l’Istituto Italiano di Cultura di
Londra, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, il Museum Frieder Burdan / Salon Berlin di
Berlino, il Palazzo dei Diamanti di Ferrara e la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma.
Le sue opere sono oggi presenti in importanti collezioni pubbliche e private.
Sabrina Mezzaqui, nata a Bologna nel 1964, vive e lavora a Marzabotto (BO), è Diplomata
all’Istituto Statale d’Arte di Bologna e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Molti suoi lavori sono una materializzazione dello scorrere del tempo e mettono in gioco il senso del
fare manuale nella ripetizione per ore e ore di gesti minuti. Un altro elemento chiave del suo lavoro è
la scrittura che compare in molte opere sotto diverse forme. Negli ultimi anni ha sperimentato
modalità di lavoro condiviso (Tavolo di Lavoro di Marzabotto, Parma, San Gimignano, Cesena,
Maccastorna) ed ha avviato la pratica della copiatura calligrafica dei quaderni di pensatrici del ‘900.
Ha esposto in molti spazi pubblici in Italia e all’estero fra cui il MAR di Ravenna, la GAM di Torino,
la Triennale di Milano, il Maxxi di Roma o il Mambo di Bologna; il PS1 di New York, il Musée d'art
moderne et contemporain di Saint-Étienne o l’Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires.
Luca Bertolo è nato a Milano nel 1968, inizia la sua formazione alla Statale di Milano in Scienze
dell’informazione ma lascia questo percorso per trasferirsi a Londra. Tornato in Italia si diploma in
pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dal 2015 insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha partecipato a mostre in spazi
pubblici e fondazioni d’arte tra i quali il MART di Rovereto, il MAN di Nuoro, la Fondazione del
Monte di Bologna, la Fondazione Prada di Milano, la GAM di Torino, il Centro Luigi Pecci di Prato,
la 176/Zabludowicz Collection di Londra, il MACRO di Roma, e la Kettle’s Yard di Cambridge.
Ha pubblicato articoli su riviste e blog come Flash Art, Il Giornale dell’arte, Exibart, Artribune,
Warburghiana, Doppiozero, Le parole e le cose, ATP Diary.
Elena Volpato nata a Venezia nel 1973, ha dato vita nel 1999 alla Videoteca GAM, prima collezione
pubblica di video d’artista in Italia. Dal 2009 è conservatrice responsabile delle collezioni del
contemporaneo della GAM di Torino. Ha collaborato alla realizzazione di rassegne di video d’artista
in numerose istituzioni internazionali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia o la Tate
Modern di Londra. Ha pubblicato numerosi saggi dedicati a diversi temi di arte contemporanea. Ha
collaborato con Saturno, supplemento culturale del Fatto Quotidiano nel 2011 e 2012.
Dal 2017 al 2019 ha curato le mostre di FLAT, Fiera Libro Arte Torino tra cui: Lettura per voci e silenzio
e Dieter Roth. Le Pagine.
Ha curato presso la GAM di Torino numerose mostre monografiche di artisti come Ian Kaer, Martha
Rosler, Eva Marisaldi e Paolo Icaro e alcune collettive come Sul Principio di Contraddizione, 2021 e Hic
sunt dracones, 2022.