Silvia Valeri – d’Anima e d’Animali
Spazio Urano presenta la mostra d’Anima e d’Animali di Silvia Valeri a cura e con un testo critico di Roberta Melasecca.
Comunicato stampa
Martedì 31 gennaio 2023 alle ore 18.00 Spazio Urano presenta la mostra d’Anima e d’Animali di Silvia Valeri a cura e con un testo critico di Roberta Melasecca.
In mostra una serie di acquerelli ed opere a tecnica mista, realizzati tra il 2020 e il 2022, che vogliono riflettere sulla triade animale umano - animale non umano - natura. Durante il periodo della mostra, che sarà visitabile fino al 18 febbraio 2023, sono in programma momenti di approfondimento e discussione che coinvolgono altri artisti, curatori e storici dell’arte che si confronteranno sul tema.
“How will we live together? Come vivremo insieme? Il titolo posto già dalla Biennale Architettura 2021, nel cuore degli ultimi eventi pandemici, è un interrogativo antico che trova l’inizio del suo immaginario dalla Torre di Babele ad Aristotele, alle rivoluzioni francese, americana ed industriale fino ai nostri tempi contemporanei in cui il cambiamento climatico e la rapida trasformazione tecnologica e delle norme sociali hanno reso ancora più urgente individuare una pluralità di risposte. Come vivremo insieme sposta il centro del problema da una visione esclusivamente antropocentrica ad una realtà ampliata nella quale l’essere umano è parte di un ecosistema dilatato e complesso. Come vivremo insieme si inserisce, anche, all’interno di un serrato dibattito filosofico, etico, scientifico e religioso che riguarda tutti noi in prima persona, sia come singoli individui che come come componenti di organizzazioni sociali e culturali [...]
Come vivremo insieme è la domanda che dobbiamo, dunque, porci ogni giorno nelle nostre scelte quotidiane quali responsabili dell’angolo di mondo in cui viviamo ed operiamo. Come vivremo insieme è anche la domanda che ha mosso le istanze artistiche di Silvia Valeri nella sua ricerca d’Anima e d’Animali, nell’esigenza di riflettere sia su di un piano etico e sia sul concetto di riappropriazione di un’anima sensitiva che riconosce agli animali non umani l’essere uno con il proprio corpo, valore che va affermato e rispettato. [...]
Se lo scrittore ed esploratore sudafricano Laures van des Post poteva così affermare che gli animali non umani rendono possibile la coscienza riflessiva perchè sono l’immagine riflessa di noi stessi, nelle opere di Silvia Valeri si assiste non ad un processo di antropomorfizzazione degli animali ma, al contrario, ad un percorso di riscoperta dell’animalità nell’animale umano come personificazione di uno spirito comune a tutti gli esseri. L’artista, dunque, sembra riprendere, nelle diverse serie di acquerelli realizzati tra il 2020 e il 2022, l’ontologia basata sul tema dello sguardo, come la descrive la filosofa Élisabeth de Fontenay: lo sguardo degli animali si posa su di noi in modo disarmante, ci convoca e ci interroga. Il mondo dello sguardo è il mondo del significante, un mondo possibile, aperto, nel quale entrare in contatto con la realtà animale senza tentare di dominarla. È una poetica del volto che permette di elaborare e realizzare un nuovo umanesimo che abbatte il confine dell’universo sensibile e di quello interiore per fondare una diversa consapevolezza collettiva. I volti degli animali appaiono, nelle opere di Silvia, nella dimensione del sogno e dell’altrove, nelle profondità spirituali e psichiche, incarnando quanto affermava lo psicoanalista, saggista e filosofo statunitense James Hillman [...]
Così i volti delineati dall’artista hanno le sembianze zoomorfe di un non-umano onnipresente come sovra-umano nel sentimento religioso e raccontano di una animalità che attraversa continuamente le nostre vite, dell’animale presente fuori e dentro di noi. Silvia Valeri realizza un bestiario sommerso che dipinge mediante il filtro dell’animalità e che interpreta il rapporto simbiotico tra il paesaggio umano e quello animale alla luce di un sentimento “sacro” di bellezza. [...]
Scopriremo in d’Anima e d’Animali un piccolo, intenso e non esaustivo atlante filosofico-artistico, in mutevole divenire, che l’artista distribuisce a piccoli tratti, disseminando ombre e colori, celando occhi, svelando anime. Ci sentiremo osservati nel mentre continueremo a chiederci come vivremo insieme.” (dal testo critico di Roberta Melasecca)
Silvia Valeri nasce a Roma nel 1981. Artista, arte terapeuta e operatrice sociale, dopo aver studiato restauro dei dipinti e degli affreschi alla scuola delle arti ornamentali "San Giacomo" del Comune di Roma, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove si diploma in Pittura presso la cattedra del Prof. Orti e della Prof.ssa Tiziana D'Acchille, e successivamente al biennio specialistico in Arte per la Terapia dove studia prevalentemente i processi e i medium dell’arte visiva in funzione alla relazione d’aiuto in contesti psichiatrici e di disabilità. I suoi mezzi espressivi sono principalmente quelli del disegno e della pittura e dell’installazione. Oltre alla sua personale ricerca artistica, porta avanti lo studio dell'arte intesa anche come strumento privilegiato e funzionale nella relazione d'aiuto, nell'integrazione e in contesti di disagio e/o crescita personale. Da diversi anni insegna disegno e pittura privatamente in scuole e associazioni culturali di Roma e provincia, crea e conduce laboratori di arte terapia, lavora come operatrice sociale, collabora con diversi artisti, non solo appartenenti al mondo delle arti visive, ma anche del teatro, della musica, della performance.