È morto Valerio Castelli, architetto e art director di Olivetti, Flou e Kartell
Figura di riferimento nella divulgazione e promozione della cultura del progetto e nella curatela di mostre ed eventi, Valerio Castelli è scomparso all’età di 76 anni. Vincitore nel 1977 del Compasso d’Oro, è stato art director di Olivetti, Flou e Kartell, l’azienda fondata dal padre nel 1949
“Nella mia vita ho fatto tante cose, anche diverse e lontane dal mondo stretto dell’architettura e del design. Però questa idea di fare delle cose per promuovere e divulgare il design in tutto il mondo è sempre stata una mia voglia, una passione che ho coltivato a fianco alla stretta attività professionale”. Così, nel 2020, in un’intervista per il canale YouTube di Listone Giordano in cui ricordava il primo incontro con Michele De Lucchi, l’architetto Valerio Castelli ripercorreva le eterogenee esperienze di un’esistenza dedicata, per oltre quattro decenni, alla diffusione della cultura del progetto, nonché alla promozione di iniziative nel settore design, spesso in aziende leader. Proprio per questo la sua scomparsa, avvenuta domenica 29 gennaio all’età di 76 anni, ha suscitato un profondo cordoglio all’interno della comunità italiana del design, con ricordi e manifestazioni di vicinanza rivolte, in primis, alla moglie Caterina Mosca. Insieme, nel 2011, avevano fondato MoscaPartners, realtà che opera nell’organizzazione e progettazione di manifestazioni ed eventi culturali, per il design e l’architettura, con all’attivo collaborazioni con affermati brand.
MORTO L’ARCHITETTO VALERIO CASTELLI
Nato nel 1946, Valerio Castelli si era laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1971. Proprio lo stesso ateneo frequentato da sua madre, dall’architetta e designer Anna Castelli Ferrieri, a sua volta cofondatrice nel 1949 con il marito – l’ingegnere chimico Giulio Castelli, già allievo del Premio Nobel Giulio Natta – della nota azienda di arredi e accessori in plastica Kartell. Il design ha dunque rappresentato una presenza costante fin dall’infanzia per Castelli, che nel tempo ha progressivamente legato il proprio profilo professionale “al mondo del progetto e della comunicazione con una particolare sensibilità ed interesse verso tutto ciò che contribuisce ad affermare l’identità di un’impresa o di un prodotto. I settori di intervento sono stati soprattutto quelli che ruotano intorno al mondo del design ma più in generale quello dei beni durevoli e dei servizi”. Art Director per oltre 25 anni di Flou e per 15 anni di Kartell (vincendo, nel 1977, il Compasso d’Oro per la ricerca, la progettazione, la promozione e lo sviluppo dell’immagine), ha ricoperto il medesimo ruolo anche per Olivetti, divenendone quindi responsabile del Design Management dei nuovi prodotti dal 2004 al 2008. Al 2011 risale la fondazione, con la moglie Caterina Mosca, della società MoscaPartners che, fra i progetti milanesi più rilevanti, ha firmato Palazzo Litta Cultura, esito di una partnership pubblico-privato, e il format Design Variations in occasione dell’annuale Design Week.
COMUNICARE E PROMUOVERE IL DESIGN SECONDO VALERIO CASTELLI
“Secondo me il design è sempre di più una disciplina che appartiene a tutti noi, nel senso che il progetto è nel fare quotidiano di tutti noi ed è uno di quei mestieri che può contribuire a migliorare la qualità della nostra vita e del nostro futuro. Bisognerebbe coinvolgere molto di più gli architetti e i designer bravi a fare molte più cose per migliorare la nostra vita di tutti i giorni. Non parlo soltanto degli oggetti. Parlo proprio di intervenire progettualmente, con il proprio pensiero”, proseguiva Castelli nell’intervista per Listone Giordano. Una convinzione che ha rappresentato uno dei pilastri della sua attività nel campo della divulgazione del design e della promozione culturale. Cofondatore, con il compianto Alessandro Mendini e con Giovanni Cutolo, della rivista Modo (di cui è stato art director dalla nascita, nel 1977, fino al 1982), nel 1983 è stato tra i fondatori della scuola postuniversitaria di design Domus Academy, divenendone amministratore delegato dal 2001 al 2003. A partire dal 2007, e per gli otto anni successivi, Castelli ha ideato, animato e curato a Milano il progetto Design Library, che lui stesso raccontava così: “Quasi un hobby! Tutti i giovedì sera, per anni, ho fatto conferenze, invitando un po’ tutti gli architetti e designer internazionali in un luogo in cui avevo messo tutti i libri miei e della mia famiglia. Era diventata una biblioteca pubblica, dove la gente veniva e poteva studiare e consultare i libri”. Il risultato? Oltre 230 le conferenze realizzate, nell’ambito del format denominato I Giovedì del design.
Valentina Silvestrini
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