Willem Dafoe ladro di opere d’arte in un nuovo thriller psicologico
Cosa ci fa Willem Dafoe in un appartamento pieno di opere d’arte? A dircelo è il trailer di “Inside”, un nuovissimo thriller ad alta tensione diretto dal regista greco Vasilis Katsoupis
Grazie alla sua incredibile versatilità, Willem Dafoe (Appleton, USA, 22 luglio 1955) è sempre riuscito a sorprendere il grande pubblico indossando i panni dei personaggi più disparati. Dal Gesù de L’ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese, fino al Vincent Van Gogh di Julian Schnabel – passando per il pericoloso criminale lynchiano di Cuore selvaggio o il malvagio Goblin della trilogia di Spider-Man, diretta da Sam Raimi – sono numerosi i ruoli attraverso i quali il celebre attore ha potuto dimostrare tutta la sua bravura nell’alternarsi tra un genere e l’altro. A sostenere una tesi simile è questa volta la sua ultima fatica attoriale. Di cosa stiamo parlando? Di Inside, un nuovissimo thriller psicologico nel quale la star statunitense ci appare in una veste a dir poco particolare.
DI COSA PARLA IL FILM “INSIDE”
Opera seconda del regista greco Vasilis Katsoupis, Inside racconta l’angosciosa disavventura di un ladro di opere d’arte che, intrufolatosi in un super appartamento di lusso per mettere a segno un furto da capogiro, rimarrà chiuso al suo interno senza nessuna apparente possibilità di uscita. Fra disperate richieste di aiuto e rocamboleschi tentativi di fuga, lo sventurato protagonista ce la metterà tutta per garantirsi la sopravvivenza instaurando al contempo un rapporto così intimo con i capolavori che lo circondano da fargli riscoprire un certo estro creativo. Al centro di questo sorprendente thriller vi è l’attrazione innata da parte dell’uomo nei confronti dell’arte: un fascino recondito alimentato tanto da pulsioni e sensibilità genuine quanto dalle leggi del mercato.
Fra le svariate opere che costellano la residenza del collezionista preso di mira da Willem Dafoe – la cui selezione è a cura di Leonardo Bigazzi –, spiccano alcuni ritratti eseguiti da Egon Schiele, due lavori di Maurizio Cattelan (il celeberrimo A perfect day, che vede il gallerista Massimo De Carlo letteralmente appiccicato al muro del suo storico spazio milanese, e un Senza titolo che strizza l’occhio a Zorro e Lucio Fontana), uno still incorniciato tratto dal video Centro di permanenza temporanea di Adrian Paci, un acquerello di Francesco Clemente, e il monumentale Detalhe de Se eu Fosse Vocês Olhava pra Mim de Novo del brasiliano Maxwell Alexandre.
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LA PASSIONE DI WILLEM DAFOE PER L’ARTE
Nonostante la scarsa dignità del personaggio affidato a Dafoe, non sembra del tutto casuale che la scelta per quel ruolo specifico sia ricaduta proprio su di lui. Come infatti è ben risaputo, Willem Dafoe non solo è un grande appassionato d’arte contemporanea (famosa è la sua amicizia con l’artista Bob Wilson, che ha dato vita sia a opere video che allo spettacolo teatrale The Life and Death of Marina Abramovic), ma non è neppure la prima volta che viene coinvolto in progetti cinematografici dedicati in qualche modo al mondo dell’arte e alla creatività in generale. Oltre al già citato Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità si ricordano la parte di Heimir il folle (ambigua figura sciamanica presente nella pellicola The Northman, di Robert Eggers) e il piccolo cammeo nel film Basquiat – ancora una volta di Schnabel – nel quale interpreta uno scultore newyorkese che lavora come elettricista/allestitore per mantenersi. In uscita negli Stati Uniti il 17 marzo, purtroppo non si conosce ancora una data per la distribuzione di Inside nelle nostre sale cinematografiche da parte di IGN Italia. Nell’attesa di scoprire le sorti dello sfortunato delinquente non ci resta altro che prepararci a restare con il fiato sospeso.
Valerio Veneruso
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