Venezia Updates: per la Biennale 2014 si affaccia (via Twitter) il nome di Rem Koolhaas. E intanto Wolf D. Prix di Coop Himmelb(l)au stronca Chipperfield: “solo una passerella di celebrities”
Neanche il tempo di tagliare il nastro dell’inaugurazione della sua Biennale, e già il mondo dell’architettura pensa al dopo Chipperfield. Ma non paiono essere, almeno per ora, motivazioni critiche a spingere i rumors: anche perché gli stessi vengono dall’entourage dell’archistar inglese, ovvero dall’assistant director Kieran Long. Che in un post affidato a Twitter si è […]
Neanche il tempo di tagliare il nastro dell’inaugurazione della sua Biennale, e già il mondo dell’architettura pensa al dopo Chipperfield. Ma non paiono essere, almeno per ora, motivazioni critiche a spingere i rumors: anche perché gli stessi vengono dall’entourage dell’archistar inglese, ovvero dall’assistant director Kieran Long. Che in un post affidato a Twitter si è detto certo che l’edizione 2014 della kermesse lagunare sarà diretta da Rem Koolhaas, il boss di OMA appena annunciato vincitore del RIBA Jencks Award, che gli sarà consegnato – ennesimo riconoscimento di una travolgente carriera – in novembre. Un salto verso la direzione quasi ovvio, dopo due edizioni della Biennale nelle quali lo studio olandese ha guadagnato collocazioni centralissime nel Palazzo delle Esposizioni ai Giardini.
Ce ne sono eccome, invece, di motivazioni critiche, nel pesante attacco sferrato a Chipperfield e alla sua mostra da Wolf D. Prix, cofondatore del viennese studio Coop Himmelb(l)au: nessuna discussione critica aperta sui temi dell’architettura contemporanea, troppa importanza data alle celebrità. Questo il succo di un suo comunicato, (banalmente) intitolato The Banal, nel quale accusa gli architetti invitati di “giocare”, mentre la professione soffre per l’impotenza e l’irrilevanza di fronte a politici, investitori e burocrati. “Piuttosto che mostre noiose, sarebbe stato utile uno sguardo dietro le quinte del processo decisionale”, afferma, affondando poi il coltello contro un Chipperfield che “incoraggia la cooperazione con le autorità, piuttosto che la resistenza”.
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