La prima mostra di design di Ai Weiwei al Design Museum di Londra

In primavera al Design Museum di Londra sarà protagonista Ai Weiwei. Una serie di installazioni site-specific e di sculture racconteranno la pratica dell’artista, per la prima volta in stretta connessione con il design. E ci sarà una mega scultura fatta coi Lego

Da un rotolo di carta igienica in marmo a una gigantesca opera in Lego: la nuova mostra Ai Weiwei: Making Sense al Design Museum di Londra aprirà in primavera e sarà la prima esposizione che inquadrerà il lavoro di Ai Weiwei attraverso la lente d’ingrandimento dell’architettura e del design. La mostra raccoglierà una serie di installazioni site-specific e un corpus di sculture che racconteranno tutta la storia e la ricerca dell’artista degli ultimi decenni. “Non stiamo presentando Ai Weiwei come un designer o come un architetto, ma stiamo usando il suo lavoro e il suo pensiero per riflettere sul design e sull’architettura”, racconta Justin McGuirk, capo curatore del Design Museum e curatore della mostra.

Ai Weiwei, Design Museum, Londra

Ai Weiwei, Design Museum, Londra

CHI È L’ARTISTA AI WEIWEI

Ai Weiwei (Pechino, 1957) è un implacabile e poliedrico artista e attivista che lavora districandosi tra arti visive, installazioni, architettura, pubblicazioni, performance, film e comunicazione.
Fin dagli esordi della sua carriera, Ai investe molti sforzi nel valorizzare il potenziale di internet come “strumento per la democrazia”, come più volte lo ha definito. L’artista si impegna fin dagli anni Duemila nella sua attività di condivisione di denunce sociali (spesso rivolte contro il governo cinese), servendosi dei propri canali social, passando da Twitter a Instagram. La sua abilità comunicativa riesce a offrire il massimo impatto visivo ed emotivo agli spettatori, come accaduto nel 2017 a Palazzo Strozzi a Firenze, che ha offerto all’artista l’intero spazio espositivo compresa la facciata esterna per la realizzazione della prima grande retrospettiva italiana a lui dedicata; o nel 2018, quando l’artista, in aperta polemica contro Donald Trump e le sue politiche isolazioniste, realizza delle installazioni con il filo metallico usato quotidianamente per le barriere di sicurezza, coinvolgendo alcuni luoghi strategici della città tra cui la Doris C. Freedman Plaza a Central Park e il Collegio Cooper Union nell’East Village fino ad arrivare alle pensiline degli autobus; oppure l’installazione realizzata con i Lego che rappresenta l’opera San Giorgio e il drago (1516) di Vittore Carpaccio per l’Abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia. Tornando al tema della mostra londinese, Ai Weiwei ha sviluppato un attivo interesse verso l’architettura lungo tutti i suoi anni di carriera: quasi tutti i suoi lavori in questo ambito hanno avuto però fino ad ora la forma della collaborazione, come il Serpentine Pavilion griffato Ai Weiwei ed Herzog & deMeuron inaugurato nell’ambito del London Festival del 2012. “Per me l’architettura ha un forte valore estetico, e include un giudizio morale. Ci possono essere questioni filosofiche a suo riguardo, e in questo senso è connessa all’arte. Non le divido mai per davvero, sono solo due diverse espressioni della stessa cosa. L’architettura è arte, applicata”, racconta l’artista.

Ai Weiwei

Ai Weiwei

IL DESIGN MUSEUM DI LONDRA

Il Design Museum è tra gli spazi contemporanei più importanti nell’ambito del design e dell’architettura. È stato fondato nel 1989 da Sir Terence Conran, designer, ristoratore e scrittore inglese. Il museo oggi si trova al 224-238 di Kensington High Street, nella parte centro-occidentale della città. Il progetto di rivalutazione degli spazi e di ristrutturazione che ha trasformato il Commonwealth Institute nel nuovo Design Museum di Londra porta la firma dell’architetto John Pawson, designer britannico di fama mondiale, noto per il suo stile minimalista.

Design Museum, Londra

Design Museum, Londra

LA MOSTRA DI AI WEIWEI AL DESIGN MUSEUM

Attraverso il suo impegno con la cultura materiale, l’artista esplora la tensione tra passato e presente, mano e macchina, prezioso e senza valore, costruzione e distruzione. Per quest’esposizione Ai Weiwei lavora con oggetti e materiali diversi, passando da manufatti storici cinesi a mattoncini di Lego per raccontare l’idea di storia, di memoria, di demolizione e di sviluppo. L’artista riflette sulle necessità primarie dell’uomo e sulla domanda di prodotti usa e getta che si è verificata in momenti difficili come durante la crisi del coronavirus. A questo proposito saranno esposte tre sculture: tre giganti rotoli di carta igienica a grandezza naturale realizzati in marmo e in vetro. La riflessione sui luoghi, sulla cultura e sul cambiamento vedrà anche la realizzazione di diverse zone, denominate “campi”, che ospiteranno installazioni site-specific: ci sarà un “campo” di Lego, uno spazio in cui l’artista metterà tutti i mattoncini che gli sono stati donati dopo che nel 2015 l’azienda gli aveva interrotto la fornitura di materiale a seguito dei suoi ritratti, realizzati proprio in Lego, di prigionieri politici. “Questa sarà una mostra sui valori culturali e su come cambiano nel tempo”, racconta McGuirk.

Gloria Vergani

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