Tár: Cate Blanchett è una direttrice d’orchestra nel film di prede e predatori
L'interpretazioni di Lydia Tár nel nuovo film di Todd Field è valsa a Cate Blanchett la Coppa Volpi per la Migliore interpretazione femminile alla Mostra del Cinema di Venezia 2022. Ora concorre anche agli Oscar 2023. Ecco il trailer del film
Cate Blanchett è Lydia Tár nel nuovo film di Todd Field e nessuna, eccetto lei, avrebbe potuto fornire ad un personaggio così decadente una tale autorità. Lydia Tár è una direttrice d’orchestra, compositrice, docente, una di quelle donne che ce l’ha fatta, ha ottenuto il successo con tanta determinazione. Tár non è però un film di trionfo o un film celebrativo. È un racconto drammatico a metà tra reale e surreale. Un film crudele ed elegante al tempo stesso, in cui il regista non fa altro che spargere presagi e false piste sul cammino della protagonista, alimentando lentamente e volutamente uno stato d’animo di terrore e paranoia. Uno stato d’animo che potrebbe spingere lo spettatore a giudicare le sorti della donna, ma che si ferma e frena un secondo prima che questo possa avvenire. Nessuno a fine film potrà dire con certezza se Lydia Tár è il mostro, la vittima o è entrambi.
IL PROFILO DI LYDIA TÁR
Lydia Tár è una donna misteriosa e affascinante, colta, preparate e inarrestabile. È il direttore principale di una grande orchestra tedesca, chiamata dai colleghi “maestro” (sì, al maschile!). È appassionata ed esigente, ha un successo da vera rockstar e uno stile di vita da tour internazionale. È sposata con il primo violino della sua orchestra (Nina Hoss) e hanno una figlia, Petra. La vita di Lydia Tár ha tutti gli elementi per essere invidiabile ma, come si suol dire, non è tutto oro quello che luccica. Si dice di Lydia Tár che ama circondarsi di giovani donne; la sua assistente personale (Noémie Merlant) è un’altra aspirante direttrice ed è tenuta in bilico da Lydia. Inoltre Lydia è perseguitata da un ex allievo; ha favorito l’ingresso di una nuova violoncellista e la sua masterclass alla Juilliard è andata in fumo per discordanti motivi ideologici con uno studente.
IL SET PIÙ LIBERO E FLUIDO
Tár, nelle sale cinematografiche italiane dal 9 febbraio con Universal Pictures, è un film tra i più premiati della stagione sin dalla Coppa Volpi per la Migliore interpretazione femminile alla Mostra del Cinema di Venezia 2022. “Tár riguarda l’esperienza femminile, ma è anche al di là dell’esperienza femminile. È davvero, davvero complicato e il pubblico ha fatto spazio a quella complicazione – ha dichiarato Cate Blanchett, ritirando il recentissimo London Critics’ Circle Film Award – Personalmente, è stato il set cinematografico più libero, fluido, esilarante, stimolante e creativamente pericoloso in cui sia mai stata. Ed era pieno di ambiguità e delle cose che noi, come specie, troviamo così difficile da focalizzare, discutere e definire, non solo le cose all’interno dei sistemi in cui lavoriamo, ma dentro noi stessi”. Non resta che incrociare le dita per gli Oscar 2023: yla Blanchett è assolutamente la favorita.
Margherita Bordino
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