Le fantasmagorie di Jannis Kounellis in mostra a Roma
È il colore il protagonista della mostra di Jannis Kounellis all’Attico di Roma. Un omaggio a un artista che ha dialogato con la galleria romana più volte durante la sua carriera
Jannis Kounellis (Il Pireo, 1936 ‒ Roma, 2017) più che un pittore era un vero e proprio costruttore di immagini, capace di inventare simmetrie sconosciute in paesaggi imprevisti. Del resto, come spesso affermava, “l’opera è sempre dialettica nello spazio”.
Artista di sintesi, a caratterizzarlo sono i colori di base e gli allestimenti modulari. La mostra negli spazi dell’Attico si concentra sull’idea di un progetto più che di una esposizione.
LA MOSTRA DI JANNIS KOUNELLIS A ROMA
L’alfabeto visivo viene rimodulato e la materia irrompe in un’esperienza circolare di viaggio.
Il linguaggio diviene così ermetico quanto classico, mitico quanto il Partenone che l’artista riusciva a scorgere dalla finestra di casa, chiave di volta di un’esperienza dove l’essenza del colore confligge con i soffitti barocchi, nella linearità delle forme verso l’opulenza del contenitore.
JANNIS KOUNELLIS TORNA ALL’ATTICO DI SARGENTINI
Un leggero e costante scompiglio oscillante tra due ‒ a volte tre ‒ dimensioni delinea una visione onirica a tratti caleidoscopica. Arte povera, metallo, rossi, gialli e blu. Una margherita alimentata da una fiamma ossidrica che diventa emblema di vita, illusione di realtà, puro artificio.
Michele Luca Nero
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