Clara Garesio / Giuseppe Pirozzi – Genesi
Al Museo Provinciale Campano di Capua la bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi.
Comunicato stampa
La bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi dal titolo Genesi, a cura di
Lorenzo Fiorucci, in programma al Museo Provinciale Campano di Capua dal 12
febbraio al 26 marzo 2023, propone al pubblico un duplice itinerario attraverso l’ampia e
variegata produzione espressa dai due maestri nel lunghissimo percorso della loro attività
artistica. Si tratta di un’accurata selezione di sculture prevalentemente fittili – tutti
esemplari unici, tra cui alcuni bronzi e alcune opere storiche inedite – che dialogano tra
loro, con gli spazi e con i reperti museali, così da stabilire rimandi tematici e di forma-
colore-materia. Il fil rouge tra le opere esposte è rappresentato infatti dall’idea della
rivelazione della vita come momento creativo e come dono e dal principio della
nascita/genesi in quanto metafora dell’intuizione artistica, in relazione alla presenza
pregnante delle sculture votive delle Matres Matutae, riproducenti l’antica divinità italica,
venerata come dea del principio e della nascita e come protettrice delle partorienti.
La mostra, che inaugura domenica 12 febbraio 2023, alle ore 11.00, ha ricevuto il
Matronato dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli e i Patrocini
del Comune di Capua, della Provincia di Caserta, dell’AiCC - Associazione Italiana Città
della Ceramica e della rivista La Ceramica Moderna & Antica.
Clara Garesio espone una summa della propria ricerca artistica che, a partire dalla matura
consapevolezza del patrimonio culturale e tecnico della grande tradizione ceramica
italiana, l’ha condotta negli anni a sperimentare, con inesaurito slancio creativo, sempre
nuove possibilità espressive dell’arte del fuoco. Il repertorio delle opere spazia dalla
riedizione delle tipologie canoniche dell’universo ceramico, come la piastra, il piatto e il
vaso, alle forme originali scultoree di sua invenzione: su tutte la ceramista distende a
pennello trame di segni a cui il forno conferisce effetti sorprendenti di luce e colore che
sembrano voler celebrare la meraviglia del miracolo della vita.
Giuseppe Pirozzi presenta un corpus di sculture a tutto tondo e ad altorilievo in terracotta
risalenti all’ultimo ventennio e una piccola serie di bronzi degli anni Novanta, con un gesso
della stagione informale. Per lo scultore la pratica del fare arte rappresenta una modalità
di sublimazione e di rielaborazione in forme di equilibrio e bellezza degli stimoli prodotti dal
presente, una sorta di pausa di raccoglimento attraverso la quale meditare l’esperienza
del vissuto – e quindi del pensiero e della memoria – per poi elaborarla in linguaggio
espressivo, così da restituirle una dimensione tangibile e da farne lo strumento di una
comunicazione coll’altro.
Clara Garesio nasce a Torino nel 1938 e attualmente vive e lavora a Napoli.
Si forma alla Civica Scuola d’Arte Ceramica di Torino e poi all’I.S.A. per la Ceramica G.
Ballardini di Faenza, dove termina il Magistero nel 1957. Dal 1958 è docente di discipline
ceramiche e artistiche nella scuola pubblica e in corsi speciali (Società Umanitaria).
Conduce al contempo una personale e continua ricerca artistica prevalentemente in
campo ceramico, pur praticando svariati altri ambiti espressivi.
Dal 2021 è membro dell’International Academy of Ceramics. Tra gli altri riconoscimenti:
Premio Faenza (sez. studenti), 1956; Premio Internazionale Terra di Piemonte, 2005;
Premio alla Carriera Viaggio attraverso la Ceramica, 2006; acquisizione UE dell’opera In
women’s hands, donata all’ONU e ora al Palais des Nations di Ginevra, 2013; acquisizione
UE dell’opera Imagining “in women’s hands” per la sede EEAS di Bruxelles, 2014;
Menzione d’Onore al 39° Concorso Internazionale della Ceramica di Gualdo Tadino e
copertina n. 296 della rivista La Ceramica Antica & Moderna, 2017; Cittadinanza Onoraria
del Comune di Atrani, 2019.
Le sue opere sono esposte in rassegne e mostre personali e acquisite alle principali
collezioni ceramiche museali e private. Di lei scrivono, tra gli altri, E. Alamaro, F. Bertoni,
E. Biffi Gentili, G. Cefariello Grosso, E. Dellapiana, L. Hockemeyer, A. Morone, A.
Pansera, V. Sgarbi.
Giuseppe Pirozzi nasce nel 1934 a Casalnuovo di Napoli e oggi vive e lavora a Napoli.
Nel 1954, con la frequenza del corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha
inizio la sua attività artistico-espositiva con opere di scultura e grafica. Dal 1964 al 2001 è
docente della stessa Accademia. Dal 2000 è Accademico Scultore dell’Accademia
Nazionale di San Luca.
Partecipa a numerosissime mostre, ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti della
critica e, dal 1964, tiene moltissime personali, tra cui: Sala del Fiorino a Firenze, Galleria
2000 a Bologna, Il Girasole a Roma, Galleria R.G. a Curaçao, Le Ore a Milano, Art Line a
Los Angeles, Lo Spazio a Brescia, Ist. Italiano di Cultura a Bruxelles, La Bussola a Torino,
Agorà a Marsiglia, Spazio Linati a Milano, FineArtStudio a Bruxelles, Castel Nuovo a
Napoli, Villa Rufolo a Ravello, MANN a Napoli, Galleria del Carbone a Ferrara, Castel
Sant’Elmo Museo Novecento a Napoli. Presta inoltre la propria opera per interventi
d’architettura e arredo urbano e, quale vincitore di concorsi nazionali, realizza numerose
sculture monumentali per spazi pubblici. Le sue opere si trovano in musei e collezioni
private in Italia e all’estero.
Dall’inizio degli anni Sessanta la sua attività artistica figura in molteplici pubblicazioni: si
interessano al suo lavoro tra i maggiori critici d’arte italiani, come G. Appella, L. Caramel,
L. Carluccio, R. Causa, V. Corbi, E. Crispolti, G. Di Genova, V. Sgarbi, L. Vergine.