L’arte digitale irripetibile di teamLab conquista il Brasile
Dopo il successo ottenuto dalle sedi museali aperte a Tokyo e Shanghai e a pochi mesi dall'inaugurazione di teamLab Massless Beijing a Pechino, il collettivo specializzato in installazioni immersive di digital art da oltre vent'anni sbarca in Brasile, a San Paolo
Dallo scorso 25 gennaio 2023 teamLab ‒ il collettivo internazionale che da anni approfondisce il dialogo fra arte e tecnologia grazie a poderosi interventi installativi digitali ‒ accoglie il pubblico di San Paolo con la mostra Impermanent Flowers Floating in an Eternal Sea all’interno del Farol Santander São Paulo, polo multiculturale situato nel centro della città.
LA MOSTRA DI TEAMLAB IN BRASILE
La rassegna indaga il modo in cui gli esseri umani comprendono il mondo, i suoi confini e la percezione degli stessi. Le opere presenti sono basate sul concetto, molto caro a teamLab, di Ultrasubjective Space, che punta a stravolgere il normale rapporto fra opera e spettatore, mediante l’eliminazione di un punto di vista fisso. Quando il punto di vista è fisso, si perde il senso del proprio corpo, la percezione è ristretta per concentrarsi su un singolo punto, da cui si è completamente attratti; quando si osserva un’immagine mediante uno schermo, lo spazio in quell’immagine sembra esistere solo dall’altra parte dello schermo stesso, che, pertanto, diventa confine.
Gli schermi delle opere basate su Ultrasubjective Space non diventano quindi un confine, offuscando i limiti tra lo spazio dello spettatore e l’opera d’arte. Il punto di vista è mobile, si muove insieme allo spettatore, che può liberamente camminare mentre osserva le immagini scorrere e mutare davanti ai propri occhi. Non creando un punto focale, l’occhio non è guidato da nessuna parte, permettendo a chi guarda di sperimentare lo spazio e il tempo creati da opere d’arte che sono in continuità con il corpo, senza frontiere.
L’ARTE NON RIPETIBILE DI TEAMLAB
Filo conduttore della mostra è la ciclicità della natura: in Continuous Life and Death at the Now of Eternity i fiori ripetono incessantemente il processo della vita e della morte. I fiori cambiano ogni giorno, insieme alle stagioni e in tempo reale. Quando il sole sorge, nel luogo in cui si trova l’opera d’arte, il mondo dell’opera d’arte diventa più luminoso; quando il sole tramonta, diventa più scuro. Il tempo reale in cui esiste lo spettatore, il tempo della città e il tempo in cui i fiori vivono e muoiono nell’opera d’arte si intrecciano e sovrappongono, sono complementari e in diretta comunicazione.
Caratteristica fondamentale di queste opere è la loro unicità: non si tratta infatti di immagini preregistrate che vengono riprodotte in continuazione. L’immagine è generata da un programma per computer che crea l’opera d’arte in tempo reale e cambia continuamente: ciò che si configura non può essere riprodotto o replicato, l’immagine, catturata in un istante, non potrà più essere vista successivamente. L’obiettivo è quello di consentire ai visitatori di sperimentare, attraverso il loro corpo, una sorta di progressivo offuscamento dei confini delle categorie di spazio e tempo, in un percorso unico e irripetibile.
Maria Giovanna Esposito
San Paolo // fino al 21 maggio 2023
Impermanent Flowers Floating in an Eternal Sea
FAROL SANTANDER SÃO PAULO
Rua João Brícola 24
https://www.farolsantander.com.br/#/sp
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati