La casa d’aste Bonino ha venduto un Canova da record
È stato aggiudicato in asta per oltre un milione di euro il gesso di Antonio Canova Amore e Psiche di proprietà di Veneto Banca e vincolato per la sua importanza culturale
Si è conclusa con un nuovo record d’asta per un gesso di Antonio Canova (1757-1822) l’asta organizzata a Roma dalla casa Bonino per le proprietà di Veneto Banca, Meraviglie Atto I. Da Canova a Manet. È stato infatti aggiudicato per € 1.228.500 il gruppo Amore e Psiche stanti, risultato più alto di sempre per l’artista per questo genere di opera. Ideato dallo scultore di Possagno e realizzato con la sua supervisione, l’opera fu probabilmente eseguita da Vincenzo Malpieri e Giuseppe Torrenti, tra i suoi più famosi “gessini”, ovvero gli aiutanti responsabili per la predisposizione dei gessi da cui si realizzavano poi i marmi così come di quelli che venivano al contrario ricavati dai marmi. L’opera arrivava da Veneto Banca, il gruppo bancario attualmente in liquidazione coatta amministrativa, insieme a una veduta veneziana di Johan Richter (1665-1745) e a Veduta di Saragozza, da Velázquez del 1865, attribuita dalla specialista Maria Teresa Benedetti a Édouard Manet (1832-1883)
AMORE E PSICHE DI CANOVA IN ASTA DA BONINO
Da una stima preasta tra i 200.000 e i 300.000 euro, il gruppo scultoreo in gesso dedicato alla storia di Amore e Psiche da Le Metamorfosi di Apuleio, che nei secoli ha ispirato miriadi di pittori e scultori, ha trovato a fine gennaio un nuovo proprietario per oltre un milione di euro. La nuova aggiudicazione va ad aggiornare il record d’asta per un’opera in gesso di Antonio Canova e arriva giusto in coda alle celebrazioni dell’anno canoviano nel 2022, a 100 anni dalla scomparsa del maestro. Un risultato reso ancora più eccezionale visto il vincolo posto dallo Stato italiano per l’interesse culturale riconosciuto all’opera e i limiti alla sua circolazione e al mercato fuori dai confini nazionali. Il gesso sarà esposto, fino al 12 marzo 2023, ai Musei Civici di Bassano per la mostra Io Canova, genio europeo. L’opera in marmo da cui questo gesso è tratto fu realizzata da Canova nel 1796-1797 e acquistata da Gioacchino Murat, per entrare nelle collezioni del Louvre.
IL RECORD D’ASTA PER UN GESSO DI CANOVA
Amore e Psiche stanti diventa così la più costosa opera in gesso di Antonio Canova mai aggiudicata in asta, doppiando l’ultimo miglior risultato del 1999 (il gruppo Venere e Adone venduto a € 602.000 da Finarte a Milano), e la quarta in assoluto. Se sul podio restano salde, infatti, alle prime tre posizioni, le sculture in marmo che sono state protagoniste dei cataloghi di Sotheby’s, Christie’s e Hotel de Ventes Monte-Carlo tra il 2017 e il 2019 – con cifre record rispettivamente di € 5 milioni, 3,7 milioni e 2 milioni – il gesso di Bonino è riuscito invece a superare anche la Danzatrice in marmo aggiudicata da Dorotheum a Vienna nel 2019 a € 1.148.000. Nulla sappiamo intanto dell’acquirente che l’ha conquistato, né in particolare se si tratti di un soggetto privato o istituzionale. Mentre è stato reso noto che il nuovo proprietario è stato sollevato dalla casa d’aste della commissione sull’acquisto.
Cristina Masturzo
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