Il libro di Pietro Bologna, il fotografo che fugge dalla bellezza

Ogni giorno, per cinque anni, Pietro Bologna ha fotografato con il suo cellulare una porzione di paesaggio anonimo alle porte di Milano. Quegli scatti oggi sono diventati un libro

Il lavoro di Pietro Bologna (Milano, 1972) è raffinato, coerente, sempre molto curato. Nel corso del tempo ha realizzato alcuni preziosi libri-opera, ma solo recentemente è uscito il primo libro sul suo lavoro, Ettaro, per i tipi di Artphilein, casa editrice indipendente svizzera. Non certo un volume antologico, piuttosto una raccolta di foto sulla sua produzione. Il progetto nasce come un dono. Dal 2017 al 2022, mentre passeggia con il cane nella zona della Cascina Battivacco, alla periferia sud di Milano, realizza ogni giorno, con il cellulare, una fotografia, che spedisce a un ristretto gruppo di amici. Faccenda curiosa per un artista che da sempre lavora con l’analogico e stampa, nella camera oscura, all’interno della sua grande casa-studio. Pare una beffa.

Pietro Bologna, Ettaro, dettaglio

Pietro Bologna, Ettaro, dettaglio

IL PROGETTO FOTOGRAFICO DI PIETRO BOLOGNA

Soggetto delle immagini sono parti anonime di una terra nullius, una sorta di riscatto del brutto. “La fotografia”, afferma Bologna, “è per me una fuga dal bello”, dal bello canonico, certo, ma su questo molto ha detto Robert Adams nel suo capitale Sulla bellezza. Guardando la zona delle sue passeggiate su Google Maps, Bologna scopre trattarsi di un ettaro circa di terra, nulla di predefinito. Tra gli amici a cui invia le foto c’è il poeta e scrittore Angelo Lumelli, autore di alcuni testi presenti nel libro, testi densi di riferimenti, che non sono certo chiosa alle fotografie: diciassette sono riferiti alla figura e tre sono liberamente riferiti alle immagini. Le sue non sono definizioni, sono piuttosto passaggi dai quali si sviluppano, rizomaticamente, altre riflessioni. Ma le riflessioni, i pensieri ai quali foto e testi si prestano sono anche i nostri, poiché noi siamo chiamati a percorrere parole e immagini. A viaggiare fra esse in libertà. Immagini belle che svicolano da tale definizione, da Bologna avvertita come un nemico, una chiusura a un’imprescindibile lettura ulteriore.
Ogni foto di Ettaro è un micromondo, un pretesto da cui partire per giungere ad altro. Siamo di fronte a un contesto naturale, a pochi passi dalla città, in cui l’uomo è assente.
Il libro è dunque una sorta di diario per immagini, al quale in questi giorni è dedicata anche una mostra a Lugano, alla galleria Choisi, che, tuttavia, è un corollario al libro.

Angela Madesani

Pietro Bologna – Ettaro
Artphilein, Lugano 2022
Pagg. 120, SFr. 40
ISBN 9791280830043
https://artphilein.org

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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