Luigi Stoisa – Cotti al sole

Luigi Stoisa lavora sulle metamorfosi della materia e sui lineamenti poetici che una pittura e una scultura drammatica sanno rendere “racconto” del mondo contemporaneo.

Comunicato stampa

“Corpi di terra e catrame come se imprigionati fuoriuscissero dallo spazio metallico
e consumistico cercando di urlare e camminare in uno spazio vuoto e metafisico.
Narcisi ferrosi si tingono di ossidi colorati.”
- Luigi Stoisa

Piemontese, classe 1958, Luigi Stoisa lavora sulle metamorfosi della materia e sui
lineamenti poetici che una pittura e una scultura drammatica sanno rendere
“racconto” del mondo contemporaneo. Cotti al sole è una mostra di corpi di terra e di
catrame, come se, annota l’artista, “imprigionati fuoriuscissero dallo spazio metallico
e consumistico cercando di urlare e camminare in uno spazio vuoto e metafisico.
Narcisi ferrosi che si tingono di ossidi colorati”. Già dagli anni Ottanta, il lavoro di
Stoisa, con presenze in eventi nazionali e internazionali, mira ad una denuncia
poetica del vuoto esistenziale. La sua idea di “realia” (il tema unico delle esposizioni
della Nuova Pesa nelle stagioni 2021-2025) si incardina nell’ossessiva presenza di un
desiderio di liberazione dalle materie degli obblighi quotidiani.
Luigi Stoisa è stato protagonista di importanti eventi espositivi personali e collettivi
in sedi quali Fundación Joan Miró di Barcellona (Spagna, 1985), De Appel
Foundation di Amsterdam (Paesi Bassi, 1986), Museo d’Arte Contemporanea Luigi
Pecci di Prato (Italia, 1988), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Nizza
(Francia, 1993), Neue Nationalgalerie di Berlino (Germania, 1996), Complesso
Monumentale San Michele a Ripa Grande di Roma (Italia, 2004), Reggia di Caserta
(Italia, 2005), XVIII Biennale di Scultura di Carrara (Italia, 2008), Palazzo Litta di
Milano (Italia, 2010), Accademia di Belle Arti di Torino (Italia, 2010), The Frost Art
Museum di Miami (USA, 2011), Palazzo Chiablese di Torino (Italia, 2011), Reggia di
Venaria (Italia, 2017).