Quotidiana – Andreas Zampella
Sesta mostra della sezione PORTFOLIO, con l’opera Passaggio al buio di Andreas Zampella (Salerno, 1989).
Comunicato stampa
Dal 17 febbraio al 12 marzo 2023 apre al pubblico, al Museo di Roma a Palazzo Braschi, la mostra di Andreas Zampella, nell’ambito di QUOTIDIANA, il programma espositivo sull’arte italiana contemporanea promosso dalla Quadriennale di Roma e da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
QUOTIDIANA rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale, per il quale la Quadriennale di Roma ha ricevuto un contributo da parte di Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali.
In mostra Passaggio al buio, un dipinto di piccole dimensioni concepito e realizzato in una condizione di penombra, all’interno di un ambiente illuminato unicamente dai raggi di luce mattutina che provengono da prese d’aria. In corrispondenza di una di queste, l’artista immagina la presenza di un elemento di vegetazione spontanea germogliata sul muro. All’interno di un contesto straniante, Zampella pone l’accento su un dettaglio vitale. Lo fa attraverso il dialogo precario che esso riesce a costituire con un altro elemento, un fugace raggio di sole. Questo cercarsi sottile della Natura nell’assedio di uno spazio umano è presente nell’opera e si espande anche nello spazio della mostra, in una ideale continuità tra dimensione immaginaria e realtà, che ci ricorda come la divisione tra mondo dell’esperienza emotiva e mondo fisico sia solo una fragile convenzione che ogni giorno siamo capaci di abbattere.
Andreas Zampella (Salerno 1989) è un artista visivo italiano, ha studiato Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo lavoro si compone come una pièce teatrale, fatta di scenografie, oggetti di scena e attori, indagando così il rapporto tra realtà e rappresentazione. I suoi lavori danno corpo a tensioni sempre al limite tra stanchezza e ansia, lamento e accusa, obbligo e noia, individuo e collettività. Oltre a diverse mostre personali e collettive ha partecipato a residenze d’artista e tenuto workshop sulla relazione tra opera e ambiente, tra pittura e spazio. Attualmente vive e lavora a Milano. Tra le sue personali: Piano d’ascolto, a cura di Nicolas Martino, presso la galleria Andrea Festa Fine Art, Roma (2022), Andreas Zampella, a cura di Nicolas Ballario, Armenia Studio/project room, Milano (2021), Dinamiche, a cura di Lorenzo Canova, Università del Molise, Campobasso (2017). Tra le sue mostre collettive e residenze: Simposio di pittura, a cura di Luigi Presicce e Francesco Luretta, Fondazione Lac o Le Mon, Lecce (2022), Incerta et.cetera a cura del collettivo curatoriale del LUISS Master of Art, Roma (2018), Forum culturale internazionale di San Pietroburgo, a cura di A.B.A. di Napoli, San Pietroburgo (2018). Le sue opere sono in collezioni private e pubbliche tra cui la collezione Museo Limen e la collezione Fondazione Teatro San Carlo.
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QUOTIDIANA è il programma espositivo che, a partire da settembre 2022, coinvolge le due sale al piano terra del Museo di Roma, aperte al pubblico con un palinsesto di mostre ideate e prodotte dalla Quadriennale, con l’obiettivo di approfondire alcuni orientamenti significativi dell’arte italiana del XXI secolo. Nell’atrio d’ingresso, che connette le due sale, è allestito uno spazio di lettura dove sono messi a disposizione del pubblico i testi critici sviluppati dai curatori delle due rassegne.
Il programma si divide in due cicli espositivi. In Paesaggio, ogni due mesi, sei curatori italiani e stranieri riflettono su traiettorie artistiche attraverso un testo critico e una mostra con poche opere essenziali. In Portfolio, undici artisti under 35 sono presentati in mostra una volta al mese con una sola opera. A raccontarne la ricerca è un portfolio sviluppato da Gaia Bobò, curatrice in residenza alla Quadriennale.
Nel mese di febbraio 2023, per la sezione Paesaggio è in corso fino al 12 marzo 2023 la mostra di Eva & Franco Mattes (Brescia 1976), nata da una riflessione di Nadim Samman, curatore al KW Institute for Contemporary Art di Berlino.