Com’è nata la collezione Schiaparelli ispirata all’Inferno di Dante
Una scultura di Gaston Lachaise, la Divina Commedia, il film Casablanca: sono queste alcune delle fonti di ispirazione da cui Daniel Roseberry ha attinto per realizzare i modelli della tanto discussa collezione Schiaparelli che ha sfilato di recente a Parigi. In un video di Vogue seguiamo il direttore creativo a lavoro
Camminando per Parigi, tra i Giardini Tuileries e Place Vendome, sarà facile incontrare Daniel Roseberry, direttore creativo della maison Schiaparelli, con lo zaino in spalla, le cuffie nelle orecchie, diretto sul suo posto di lavoro di buon ora, come tanti parigini. Nel video della serie Day in the Life di Vogue seguiamo il creativo texano a sei giorni dalla sfilata in cui presenterà la sorprendente collezione ispirata all’Inferno di Dante Alighieri.
IL LAVORO DIETRO LA COLLEZIONE SCHIAPARELLI ISPIRATA ALL’INFERNO DANTESCO
Roseberry mostra alle telecamere di Vogue la scrivania dove realizza i suoi schizzi e i bozzetti dei modelli che prenderanno poi forma grazie alle sapienti mani di sarti e ricamatori. Il direttore di Schiaparelli spiega in particolare come è nato il modello ispirato alla scultura “Donna in piedi” di Gaston Lachaise, con la scultura indossabile realizzata appositamente da un artigiano, e il modello denominato “Casablanca”, caratterizzato da uno spettacolare scollo ad ali e preziosi cristalli pendenti, ispirato invece ad un angelo. I modelli di punta della collezione restano comunque i tre abiti corredati dalle teste di un leone, un lupo e un leopardo, liberamente ispirati alle tre fiere poste da Dante a presidio della porta infernale. Roseberry spiega che: “Ogni modello ha la sua storia, un proprio concept, un proprio intento creativo. (…) I modelli con gli animali credo saranno la parte più clamorosa della collezione. Come abbiamo fatto con i fiori la scorsa stagione, abbiamo cercato di creare animali ricamati fotorealistici. Tanti dei personaggi della collezione sono ispirati dall’Inferno di Dante”.
I MODELLI SCHIAPARELLI INDOSSATI DALLE CELEBRITIES
Sulla passerella parigina, ad indossare gli abiti con le teste delle belve – che tante polemiche hanno scatenato tra gli animalisti – c’erano niente poco di meno che Naomi Campbell, Irina Shayk, Shalom Harlow, mentre tra il pubblico sono apparse Kilie Jenner e Chiara Ferragni. Proprio l’influencer italiana ha riportato in voga la moda di Roseberry, scegliendo due abiti haute couture della maison parigina sul palco del blasonato Festival di Sanremo: il primo modello-scultura, che mostra un seno dorato, e l’altro ispirato al body painting di Yves Klein. Anche in questa occasione le polemiche non sono mancate, ma forse quella del direttore creativo texano è tornata ad essere una moda capace di lanciare messaggi, più o meno graditi. Di sicuro è il frutto di un intenso lavoro di ricerca, studio e maestria artigiana.
Roberta Pisa
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