Asta di Arti decorative di Cambi
Un’asta dedicata alle Arti decorative del XX secolo. Protagonisti i vetri da collezione.
Comunicato stampa
Cambi ha in calendario a Milano per il 27 febbraio un’asta dedicata alle Arti decorative del XX secolo. Protagonisti i vetri da collezione
Chiuso il 2022 con un turnover di oltre 42 milioni di euro, un record per la maison, Cambi sta avviando il nuovo anno con i primi appuntamenti: l'asta di "Filatelia e Storia Postale" che si è svolta a gennaio nel capoluogo lombardo e il Design e le arti decorative che si terranno a breve tra Genova e Milano.
Partiamo segnalando l'appuntamento meneghino dedicato alle Arti decorative del XX secolo che sarà organizzato in due tornate il 27 febbraio e che vedrà protagonisti la mattina una selezione di vetri francesi del primo Novecento, realizzati dai più grandi maestri dell’epoca, accanto ad opere in ceramica di produzione italiana ed europea, che spaziano dai primi del Novecento fino agli anni ’70. La sessione del pomeriggio sarà invece dedicata interamente all’Arte Vetraria Muranese con una raccolta di più di duecento pezzi che datano dagli anni ’20 fino ad oggi.
«L’asta Vetri e Ceramiche del Novecento - afferma il responsabile del Dipartimento Arti Decorative del XX Secolo Marco Arosio - è una selezione di oggetti di grande qualità che rappresentano il meglio della produzione artistica in Italia e in Europa. Il Novecento è stato il secolo più innovativo e ricco in termini di ideazione e creazione nelle arti decorative. Tutti gli oggetti in asta, per l’epoca in cui sono stati creati, sono di grande fascinazione per i nuovi collezionisti e ben inseribili nell’arredo contemporaneo»
Un monumentale vaso di Émile Gallé creato a Nancy nei primi del Novecento, con un decoro di delphinium a cammeo e grandi foglie stima 3-4 mila euro. Ancora del mastro vetraio francese, una lampada di grandi dimensioni in vetro a cammeo con piede a clava a decoro di paesaggio boschivo e cappello circolare con decoro di montagne e rami con pigne offerta a 8-10 mila euro (lotto 32).
Sempre nate dal fuoco, un gruppo di lampade in ferro battuto, opera dei tre maggiori maestri italiani Alessandro Mazzucotelli, Carlo Rizzarda e Umberto Bellotto. Di quest'ultimo ne spicca una da terra in ferro battuto con piedi arcuati zoomorfi e cappello a spirali di ferro con decoro di lamierini traforati e catene. Diffusore in vetro soffiato e ingabbiato (€ 1.500/2.000).
Capolavoro dello stile Liberty, un raro vaso in ceramica di Galileo Chini con anse applicate in forma di serpenti e decori di lustri metallici (lotto 6, € 2.000/ 3.000), tra i capolavori degli anni Venti invece, un vaso in maiolica su disegno di Pietro Melandri decorato da rami e fiori a smalti policromi su fondo d’oro zecchino, che incorniciano due figure di centauri (lotto 92, € 3.000/ 3.500).
I top lot
Naturalmente non può mancare in un’asta del Novecento Gio Ponti, il più grande architetto italiano, con due piatti della serie Le mie donne, capolavori eseguiti alla pittoria di Doccia a Sesto Fiorentino nel 1925 su suo disegno. "Domitilla" (lotto 98) e "Agata" (lotto 99), grandi piatti del diametro di 48 cm in terracotta maiolicata con decoro nel cavetto di nudino di donna e sul fondo paesaggio di architetture classiche. Nella tesa decoro di pilastrini rastremati a raggiera. Il primo è stimato 10-12 mila euro, il secondo poco meno (8-10 mila).
Il Futurismo che si sposa poi col gusto Art déco della decorazione all’aerografo contraddistingue un nucleo importante di ceramiche create da Rometti a Umbertide, da Galvani a Pordenone, da Tosin La Freccia a Vicenza. Il dopoguerra è ben rappresentato da una rara ciotola di Enzo Mari di produzione limitata per Danese Milano e da due ceramiche di Ettore Sottsass per Bitossi di Montelupo. Di quest'ultimo, il contenitore per dolci in ceramica rossa con decoro in foglia oro (lotto 105) stima € 1.200 / 1.500 mentre la coppa in ceramica su alto piede con interno in foglia d'oro (una riedizione del 1998 del modello originale creato nel 1958) quota € 400 / 500.
I vetri di Murano
La seconda tornata pomeridiana interamente dedicata a Murano inizia con i primi soffiati degli anni ‘20 di Vittorio Zecchin e alcuni oggetti rari di Carlo Scarpa per la MVM Cappellin. L’oggetto più affascinante: una rara coppa in vetro incamiciato con decoro di murrine ad anelli concentrici su piede troncoconico in vetro blu con decoro di foglia d’argento (Lotto 133, 8.000 - 10.000€).
L’asta prosegue poi con altre creazioni di Carlo Scarpa per Venini e molti vasi su disegno di Ercole Barovier, dagli anni ’30 al ’70, alcuni probabilmente unici. Opera di grande valore, che guadagna la copertina del catalogo, una scultura uscita dai forni della vetreria La Fucina degli Angeli di Egidio Costantini e realizzata su disegno di Marx Ernst nel 1968. La scultura più grande (Cm 31x21x4) raffigurante un volto in vetro cristallo trasparente iridato con un occhio rosso, uno blu e bocca blu stima 4-5 mila euro. Le altre, più piccolo, 1.500-2.000 l'una.
In asta una ricca selezione di oggetti per abbellire e arredare la propria casa, come ad esempio portaritratti con cornice in vetro a torciglione, servizi di bicchieri, bottiglie e lampade su disegno di grandi maestri quali Fulvio Bianconi e Gio Ponti e realizzate da Venini. Infine, la proposta di una straordinaria collezione di vetri sommersi a più strati di Flavio Poli, disegnati per la Seguso Vetri d’Arte e per la Vetreria Cenedese di Murano.