L’estetica di Blumarine è cambiata dopo l’incontro tra il direttore creativo Nicola Brognano e la stylist Lotta Volkova, e questo è un dato di fatto. Ma abbiamo constatato durante il terzo giorno di Milano Fashion Week, documentando il backstage della collezione autunno – inverno 2023/24 del brand italiano diventato poi internazionale, che i primissimi anni Duemila sono ritornati sulle passerelle. Facendo un passo in avanti e prediligendo un aspetto più duro, riflesso nell’allestimento composto da massi, terriccio e un logo fiammeggiante posizionato al centro della passerella post-apocalittica.
LA STORIA DEL BRAND BLUMARINE
Blumarine nasce a Carpi nel 1977 grazie al talento imprenditoriale di Gianpaolo Tarabini e Anna Molinari, la quale presenta la prima collezione nel 1981 e stupisce sin da subito per le sue creazioni. Molte delle quali delicate, giovanili e provenienti dal mondo della maglieria. Qualche anno dopo viene fondato il gruppo Blufin e aperto il primo negozio monomarca. In tanti ricorderanno le T-shirt decorate con il logo tempestato di strass e il Bluvi, un golfino con il collo bordato in visone (oggi reinterpretato in eco fur). Perché Anna Molinari è una visionaria, che per raccontare le sue collezioni si è spesso affidata al fotografo anticonvenzionale e sensuale per eccellenza, Helmut Newton, il quale ha contribuito a cambiare per sempre l’immaginario del brand fornendo una chiara connotazione visiva. Nadja Auermann, Monica Bellucci, Eva Herzigova e Carla Bruni sono solo alcune delle testimonial che negli anni hanno animato l’universo Blumarine. Dopo oltre un decennio in cui il marchio si è eclissato, a causa di un’estetica globale che privilegiava il minimalismo o il brutalismo, ecco che riemerge grazie a Nicola Brognano e all’aiuto della stylist Lotta Volkova. Proiettandosi nuovamente sulla scena internazionale grazie ad un linguaggio accattivante e contemporaneo.
LA SFILATA AUTUNNO- INVERNO 2023/24 DI BLUMARINE
In uno scenario post apocalittico, le guerriere Blumarine della collezione autunno – inverno 2023/24, un misto tra Giovanna d’Arco e Tomb Raider, sono pronte a sfidare i lampi di fuoco del logo metallico che brucia al centro della scena. Sulle note di Michel Gaubert, sound designer noto anche per il suo profilo social sulla pop culture, sfilano silhouette le cui armature sono in jersey drappeggiato, declinato sia negli abiti fluidi sia nei pantaloni ultra-slim. Le uniformi vengono riconosciute nei lunghi cappotti e nei bomber con colli in shearling strizzati, per sancire la forza e la maestosità degli eroi e delle eroine Blumarine, con cinghie e lacci in cuoio. La collezione valorizza anche gli iconici abiti con ruche in georgette trasparente, riemersi dagli archivi della maison, le cui lunghezze asimmetriche sono contraddistinte da pezzi di tessuto tentacolari. Sempre nel rispetto delle codificazioni del brand, persiste il focus sulla sensuale maglieria così come sulle iconiche rose che diventano puro abbellimento per le maniche a guanto. Anche accessori in passerella, dalle sporte a tracolla alle polsiere in pelle e ai tacchi a stiletto. Il dualismo è la chiave di lettura di questa collezione pronta a spalleggiare la romanticità del brand, che suggerisce pura armonia nell’essere fiere combattenti della propria quotidianità.
Alessia Caliendo
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