Judith Neunhäuserer – A Series of Clairvoyant Investigations

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DORIS GHETTA
Pontives 8 - 39046 , Ortisei, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

39046 Ortisei (BZ)
Mar – Ven, 15.00 – 18.00
e su appuntamento [email protected] o +39 351 841 7401

Vernissage
01/03/2023

ore 18

Artisti
Judith Neunhäuserer
Generi
arte contemporanea, personale

Affascinata dai simboli e dal modo in cui interagiscono tra loro dando vita a sistemi di significati, la giovane artista altoatesina Judith Neunhäuserer esplora nelle sue opere il rapporto tra scienza e religione.

Comunicato stampa

In occasione di GARASC, il progetto di Galleria Doris Ghetta dedicato a giovani artisti/e emergenti, Judith Neunhäuserer inaugura A Series of Clairvoyant Investigations, dedicato alla chimica occulta e al rapporto tra scienza e religione.
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Galleria Doris Ghetta è lieta di annunciare A Series of Clairvoyant Investigations di Judith Neunhäuserer (1990, Brunico, Italia) nella sede di Ortisei che inaugurerà mercoledì 1 marzo alle ore 18.00 a Pontives 8, Ortisei (BZ). L’artista sarà presente durante l’inaugurazione.

Affascinata dai simboli e dal modo in cui interagiscono tra loro dando vita a sistemi di significati, la giovane artista altoatesina Judith Neunhäuserer esplora nelle sue opere il rapporto tra scienza e religione, studiando il modo in cui leggiamo, interpretiamo e comprendiamo il mondo. A partire, ad esempio, dai miti e dai sogni che si raccontano essere alla base di nuove scoperte, Neunhäuserer indaga il confine tra disincanto e mistica, prevedibilità e ispirazione, calcolabilità e ritualismo.

Da oltre due anni l’artista si occupa di chimica occulta, una disciplina usata in passato per cercare di accedere a una conoscenza superiore, ovvero al sapere del futuro, e che prometteva – attraverso pratiche oggi considerate pseudoscientifiche – di poter comprendere la struttura interna ultima della materia. Nell’ambito di GARASC, un progetto di Galleria Doris Ghetta dedicato ad artiste/i emergenti che vogliono sperimentarsi con l’ecosistema delle gallerie d’arte, il progetto di Neunhäuserer raccoglie alcuni dei più recenti risultati della sua ricerca, che si ispira ai disegni di una pubblicazione del 1908 intitolata Occult Chemistry: A Series of Clairvoyant Observations on the Chemical Elements (Chimica Occulta: Una serie di osservazioni chiaroveggenti sugli elementi chimici) di Annie Besant e Charles Webster Leadbeater. Riprendendo le tavole di questo volume, nei suoi disegni l’artista mostra le presunte strutture di alcune molecole come l’idrogeno. Stratificando i livelli di lettura e metaforicamente di accesso alle conoscenze, Neunhäuserer ricopre la tavola di legno o la carta con un primo strato con pastelli a olio, che ricopre a sua volta con una stesura uniforme di china nera che nasconde tutto. Quindi gratta la superficie per svelare gradualmente parte delle informazioni e accedere in questo senso all’occulto.

Il lavoro di Neunhäuserer mescola arti visive, cultural studies, saperi scientifici e pratiche spirituali per capire come la chimica occulta e in generale la relazione tra scienza e religione possano raccontare bene i linguaggi e le simbologie contemporanee, facendo così luce sui modelli con cui guardiamo e plasmiamo il mondo. Comprendendo i metodi di ricerca e il modo con cui si arriva a produrre nuovi saperi, Neunhäuserer traccia così una linea diretta con l’esoterismo sviluppato in passato, mostrando come il desiderio di andare oltre una visione esclusivamente materialistica del mondo possa essere ancora attuale.

BIO

Judith Neunhäuserer (1990, Brunico, Italia) vive e lavora a Monaco e Milano. Ha studiato Scultura all’Accademia di Belli Arti e Studi religiosi e culturali alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco e alla Bilgi-University di Istanbul. Ha partecipato ad una spedizione in Antartide presso la Stazione Neumayer III, ha lavorato nel laboratorio sotterraneo spagnolo LSC Canfranc e viaggiato da Genova a New York City sulla CMA CGM Puget. Recentemente è tornata dal Circolo Polare Artico. Ha tenuto delle mostre personali internazionali tra cui quella presso Art Polygon, Gwangju in Corea; Kunstinsel, Monaco; Goldstein Galerie con il collettivo Art Ashram, Francoforte; basement (con Cornelia Mittendorfer), Vienna. Ha anche partecipato a numerose mostre di gruppo e ha all’attivo diverse pubblicazioni, residenze (tra cui alla Cité Internationale des Arts di Parigi e Residency 11:11 a Londra), conferenze e premi (tra questi: NEUSTART KULTUR grant by Stiftung Kunstfonds Bonn, Erwin und Gisela von Steiner-Stiftung Munich, Alexander Tutsek-Stiftung Munich).